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Riqualificare energeticamente con Knauf Insulation

SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION

Oggetto dell’intervento di ristrutturazione energetica curata da Knauf Insulation è un complesso industriale costituito da più capannoni disposti in aderenza l’uno all’altro a Campobasso (Molise), una zona nota per il clima invernale estremamente rigido, in netto contrasto con le elevate temperature e l’alto tasso di umidità sviluppate dal funzionamento dei macchinari produttivi presenti. Queste particolari condizioni, associate ad uno scarso isolamento esistente, sono state causa di gravi problemi di condensa superficiale all’intradosso del solaio di copertura: un fenomeno talmente pronunciato e prolungato nel tempo che si manifestava con delle precipitazioni interne di gocce di acqua, causando disagio all’ambiente lavorativo e danni alla struttura stessa.

SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION
SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION

Dal punto di vista costruttivo, la struttura portante verticale si presenta costituita da pilastri in conglomerato cementizio armato prefabbricato, disposti a maglia regolare con pannelli prefabbricati di chiusura. Il compito di risanamento si è presentato impegnativo sia per la superficie complessiva molto estesa della copertura di oltre 15.000 mq, sia per la struttura stessa su cui intervenire, caratterizzata da un solaio non libero ma ingombrato dalla presenza di travetti con tralicci d’acciaio a struttura lineare, con altezza di circa 2 metri e chiusa sia all’intradosso che all’estradosso da lamiere grecate. Per ottimizzare i tempi di intervento e soprattutto i costi, che potessero essere sostenibili per la committenza, senza causare interruzione o spostamento della attività produttiva, l’Ing. Giovanni Sardella a cui è stata affidata la progettazione e la direzione dei lavori, ha scelto di realizzare un intervento di isolamento utilizzando la lana di vetro da insufflaggio Supafil Loft 045 di Knauf Insulation, che ha garantito una soluzione efficace e risolutiva sotto tutti i punti di vista.

Area intervento
Area intervento

“Data la peculiarità dello stato dei luoghi, le gravose condizioni in cui versava e le importanti superfici coinvolte, dopo aver eseguito i sopralluoghi preliminari di raccolta informazioni” spiega l’ing. Sardella “si è proceduto con una serie di simulazioni al fine di progettare un intervento di riqualificazione che non solo fosse risolutivo delle problematiche riscontrate, ma anche economicamente accettabile per la committenza. I risultati hanno messo in luce che l’unica possibilità per soddisfare entrambi gli obiettivi detti fosse l’insufflaggio dall’interno del solaio di copertura con il materiale prodotto da Knauf Insulation: Supafil Loft 045”. La tecnica dell’insufflaggio applicata ai solai orizzontali consente di lavorare sull’estradosso del solaio di sottotetto, con l’ulteriore vantaggio di progettare e dimensionare in completa libertà lo spessore di isolante da utilizzare in funzione delle necessità di coibentazione rilevate.

Le fasi di cantiere

L’organizzazione del cantiere è stata fondamentale sia per garantire il corretto svolgimento dei lavori nelle ottimali condizioni di efficienza e sicurezza, che per evitare di interferire con i cicli produttivi in atto all’interno del complesso industriale. Dato l’enorme quantitativo di materiale isolante occorrente, il cantiere si è avvalso di uomini e mezzi in numero superiore a quello di un normale cantiere di insufflaggio. Basti considerare che le lavorazioni procedevano con l’utilizzo contemporaneo di ben 400 m di tubazioni collegate alle macchine insufflatrici. La logistica è stata progettata considerando il posizionamento delle macchine insufflatrici, con le scorte quotidiane di materiale isolante, in adiacenza al perimetro del complesso produttivo, in corrispondenza della cui posizione venivano disposte le sole tubazioni di trasporto nella porzione di solaio limitrofa. Di volta in volta che veniva completata l’area in prossimità delle macchine, estesa per quanto le tubazioni consentissero, le squadre di posatori e le macchine si spostavano sempre lungo il perimetro del complesso, ricominciando la lavorazione sulla porzione successiva di solaio.

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I vantaggi di Supafil

Supafil Loft 045 è una lana di vetro da insufflaggio studiata appositamente per l’applicazione in posa libera e insufflaggio aperto di sottotetti e controsoffitti. La sua composizione e le sue proprietà fisiche assicurano una completa distribuzione sulla superficie del solaio, isolando perfettamente ogni dettaglio di spazi difficilmente accessibili, spazi irregolari o dalle geometrie complesse, senza risentire di limitazioni create da travi, travetti od ostacoli di qualsiasi genere. Inoltre la posa libera, consente di poter effettuare l’isolamento senza rimuovere eventuali precedenti isolanti, risparmiando sui costi di smantellamento e smaltimento. Supafil Loft 045 presenta ottime proprietà termoisolanti (Conducibilità termica dichiarata di λD 0,045 W/mK) a cui si associano elevate proprietà acustiche di fonoassorbimento e incombustibilità (Classe A1), con ottimo rapporto costo/prestazioni. La lana di vetro è inoltre un materiale ecocompatibile, prodotto con materie prime inorganiche, costituite per massima parte da materiali di riciclo che lo rendono ecocompatibile e perfettamente ecosostenibile. Inoltre la natura minerale garantisce l’inalterabilità nel tempo delle proprietà termiche, acustiche e meccaniche. La tecnologia produttiva della lana di vetro da insufflaggio Supafil garantisce un prodotto pronto all’uso e privo di leganti.

SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION
SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION

I risultati

Dal punto di vista tecnico la posa di uno spessore di isolante di 35 cm ha comportato il raggiungimento di un valore di resistenza termica superiore a 8,0 m2K/W. L’intervento ha permesso di conseguire il raggiungimento di un notevole grado di comfort interno e la completa, immediata risoluzione dei problemi di condensa superficiale rilevati. Si è trattato di un intervento unico in Italia per le dimensioni delle superfici isolate mediante insufflaggio, che ha messo in luce gli enormi vantaggi prestazionali ed economici sia della tecnica di intervento che del materiale utilizzato. L’intervento ha consentito il pieno soddisfacimento delle aspettative di spesa economica della committenza, ed inoltre grazie alla velocità di posa tipica della tecnica e la non invasività, i lavori di riqualificazione energetica non hanno costituito il minimo intralcio ai cicli produttivi in atto che hanno potuto proseguire senza interruzioni anche durante lo svolgimento delle operazioni di posa.

SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION
SUPAFIL Loft 045 di KNAUF INSULATION

Torneo Byt Cup 2017: vince Dakota

Una giornata di sport e condivisione quella che domenica 18 giugno ha unito rivenditori e aziende all’insegna del calcio e dello spirito di squadra. Cinque i team partecipanti a Byt Cup 2017, il torneo di calcio a sette che ha visto sfidarsi sui campi del Centro Sportivo Hotel Veronello, a Calmasino Veronese, Bacchi, Dakota, Redi, Selena e YouTrade. Ad alzare la coppa dei vincitori la squadra di Dakota, con 23 gol fatti e solo una rete subita.

BYT CUP 2017

«Da sempre media partner della manifestazione, Youtrade ha portato avanti la tradizione promuovendo il torneo di quest’anno. Un momento di festa, tra sport e amicizia: capo area, venditori, addetti alla produzione, rivenditori per un giorno hanno smesso gli abiti da lavoro e indossato le divise da giocatori», ha affermato l’editore di YouTrade, Virginia Gambino. Dieci partite combattute fino all’ultimo gol si sono succedute nei due campi da calcio del centro sportivo: parate spettacolari, tiri in porta acrobatici, difese serrate e rincorse in attacco, tifo da stadio e qualche protesta per rigori mancati hanno coinvolto il pubblico di amici e famiglie.

BYT CUP 2017

Ecco dunque la classifica finale del Byt Cup 2017:

1° classificato: Dakota (12 punti; 23 gol fatti; 1 gol subito)

2° classificato: Bacchi (9 punti; 12 gol fatti; 8 gol subiti)

3° classificato: YouTrade (3 punti; 8 gol fatti; 8 gol subiti)

4° classificato: Selena (3 punti; 5 gol fatti; 16 gol subiti)

5° classificato: Redi (3 punti; 7 gol fatti; 18 gol subiti)

byt cup 2017
Elia Lorenzini riceve il premio come capocannoniere BYT CUP 2017

Veniamo invece ai virtuosi del pallone che si sono distinti in campo per la loro bravura: 

Cannonieri Byt Cup 2017

1° classificato: Elia Lorenzini (Bacchi) con 7 gol

2° classificato: Manuel Poggeri (Dakota) con 5 gol

3° classificato: Cristiano Vassanelli (YouTrade) con 4 gol

Miglior portiere Byt Cup 2017

Giuseppe Torelli (YouTrade)

Giuseppe Torelli riceve il premio come miglio portiere BYT CUP 2017
Giuseppe Torelli riceve il premio come miglio portiere BYT CUP 2017

 

 

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Made in Italy, La Ceramica e il Progetto: premiazione a Palermo il 4 luglio

È in programma martedì 4 luglio la premiazione della sesta edizione del concorso La Ceramica e il Progetto, al termine di una conferenza su ceramica ed architettura – promossa da Ceramics of Italy in collaborazione con Proviaggi Architettura – che si terrà presso la Chiesa del SS. Salvatore, a Palermo, durante la quale verranno assegnati 4 Crediti Formativi Professionali per Architetti (iscrivendosi sulla piattaforma im@teria).

Ecco il programma: dopo l’architetto Francesco Miceli presidente dell’Ordine APPC della Provincia di Palermo, interverrà Emilio Mussini, presidente della Commissione Attività Promozionali di Confindustria Ceramica, sul tema “L’industria ceramica italiana e Cersaie a Bologna: Il programma culturale per architetti in Costruire Abitare Pensare 2017”. Sarà poi la volta di Giorgio Timellini che parlerà dei materiali e tecniche di progettazione e di posa delle piastrelle di ceramica, mentre Cristina Faedi, Responsabile per le attività promozionali di Confindustria Ceramica e Cersaie, illustrerà le ultime tendenze dell’industria ceramica italiana. A seguire, l’architetto Marco Casamonti dello Studio Archea di Firenze terrà una lezione sull’utilizzo della ceramica in progetti di architettura da lui realizzati in diversi Paesi del mondo.

Nella seconda parte del pomeriggio, ci sarà la premiazione della sesta edizione del concorso La Ceramica e il Progetto. La giuria, composta dagli architetti Mario Cucinella, Cherubino Gambardella e Fulvio Irace ha valutato i 68 progetti pervenuti sulla base di criteri di creatività, funzionalità e gusto estetico della realizzazione, prendendo in considerazione la progettazione nel complesso, l’impiego delle piastrelle di ceramica, la qualità della posa e la valorizzazione ambientale resa possibile dalle caratteristiche di sostenibilità del materiale.

Ceramics of Italy

 

Istat: la produzione ad aprile cala del 4,1%. Ma…

Si costruisce di meno e con costi maggiori. L’ultimo bollettino Istat sul mondo dell’edilizia indica che ad aprile 2017 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra un calo del 4,1%. È stato però un mese con molti ponti festivi. Nello stesso mese gli indici di costo del settore sono aumentati dello 0,2% per quanto concerne il comparto del fabbricato residenziale. Ma se si considera la media del trimestre febbraio-aprile, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Invece, su base annua, ad aprile 2017 si è rilevato un calo del 4,6% per l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario e dell’11% per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di aprile 2016). Si tratta del risultato peggiore a partire da gennaio (quando il calo era stato del 5,6% rispetto al 2016). E sempre su base annua, gli indici del costo di costruzione aumentano dello 0,7% per il fabbricato residenziale. Ad aprile 2017, il contributo maggiore all’aumento tendenziale del costo di costruzione del fabbricato residenziale è da attribuire all’incremento dei costi dei materiali (+0,9%). 

Istat, edilizia

Energia, arriva la microgrid per condomini o quartieri

Smart Grid
Smart Grid

Una Microgrid, cioè un sistema che permette di avere una propria rete elettrica, in grado di sfruttare l’energia prodotta da fonti rinnovabili, immagazzinarla e renderla disponibile alle utenze interne, interagendo sia con le stesse che con la rete pubblica. È un sistema che consente ad un’azienda o ad un grande edificio, come per esempio un ospedale, un ristorante o un centro commerciale, di essere energeticamente autonome.
Un esempio, una specie di fiore gigante fatto di pannelli solari che si muove seguendo lo spostamento del sole e accumulando il suo calore. Un mulino che cattura il soffio del vento. Un gruppo di batterie in cui vengono immagazzinati luce e vento, convertiti in energia. È la Micro-Smart-Grid, una rete energetica intelligente. Una soluzione innovativa per essere indipendenti dalla rete pubblica attraverso una propria rete che utilizza fonti rinnovabili.
Questo piccolo gioiello sarà presentato a REbuild 2017. Chiunque ne potrà ammirare il funzionamento e coglierne gli effetti. L’energia ricavata dal sole e dal vento e accumulata durante il giorno verrà utilizzata, infatti, al tramonto del sole per alimentare il Palazzo dei Congressi e illuminare il lungo lago del centro di Riva del Garda.
L’autoproduzione e distribuzione locale di energia da fonti rinnovabili è un’opportunità anche per l’Italia, ma perché diventi un sistema diffuso è necessario un cambio legislativo.
«A livello europeo il pacchetto energia, che è stato lanciato a fine 2016, prevede un ruolo centrale per i Prosumer, ovvero colui che è allo stesso tempo produttore e consumatore», dice Gianni Silvestrini, presidente di Green Building Council Italia e direttore scientifico del Kyoto Club. «Mentre dal punto di vista italiano c’è una necessità di adeguamento della normativa che non consente oggi lo scambio di energie». L’Autorità dell’Energia dovrebbe, in sostanza, stendere delle regole che consentano questo tipo di operazione. «Un primo passaggio c’è stato con un provvedimento dell’Autorità che, in via sperimentale, consente alcune applicazioni, ma solo dopo il 2020 tutto questo sarà fattibile anche nel nostro Paese».
«Questo futuro sarà già presente in forma dimostrativa a REbuild con una rete intelligente di energia che è composta di una parte esterna di produzione dell’energia da fonti rinnovabili, fotovoltaico, eolico e biomassa, e da una parte interna, ossia un sistema centrale dove l’energia viene convertita e accumulata. All’interno dell’edificio una serie di sensori permettono di ottenere dati dall’ambiente, per esempio temperatura e/o inquinamento elettromagnetico, in modo da agire sullo stesso per preservare e garantire il benessere abitativo», ha puntualizzato Davide Tinazzi, titolare di Energy S.r.l azienda insediata in Progetto Manifattura, responsabile tecnico del progetto ideato da REbuild chee ha coinvolto Art srl per l’impianto fotovoltaico (Smartflower), Italsol per l’impianto eolico, Manni Energy per le cablature il supporto all’engineering dell’intero progetto e l’installazione, Viessmann Nuove Energie  per i pannelli fotovoltaici, UpSense per la sensoristica, DataBoom per il software gestione dati (risparmi/consumi), Solidpower con il suo micro-cogeneratore a fuel cell.
Il sistema può rende autonomi interi edifici o quartieri, ma qualora fosse necessaria più energia è sempre possibile ottenerla in maniera tradizionale dalla rete pubblica. Interazione possibile, dunque, con la rete, ma non solo. Quando c’è un surplus di energia anziché deviarla verso la rete pubblica, potrebbe essere utilizzata, per esempio, per attivare una pompa di calore che può scaldare l’acqua sanitaria per la doccia serale, trasformando l’energia elettrica in termica.
La Microgrid che sarà in funzione a Riva del Garda permetterà di mostrare ai visitatori che cos’è e com’è composta, per dimostrare come lo stato della tecnologia, oggi, permetta di avere, a costi sostenibili e convenienti, un’autonomia energetica sfruttando le fonti rinnovabili.

Smart Grid
Smart Grid

Ceramiche Keope, l’eccellenza dell’industria ceramica

Ceramiche Keope

Ceramiche Keope (Gruppo Concorde), azienda produttrice di pavimenti e rivestimenti in grès porcellanato, ottiene – prima al mondo nel settore ceramico – la certificazione della propria dichiarazione PEF (Product Environmental Footprint) per il calcolo della performance ambientale dei prodotti lungo il loro intero ciclo di vita. L’attestazione tiene conto delle attività di tutta la catena di approvvigionamento, dall’estrazione di materie prime, alla produzione, all’uso e fine vita del prodotto e sancisce l’impegno e l’attenzione sempre profusa dall’azienda nelle tematiche della sostenibilità. La PEF è uno schema di certificazione volontaria che consente di comunicare agli stakeholder informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale dei propri prodotti. Il suo impegno si declina anche in una più ampia attenzione verso le persone e i consumatori.

Ceramiche Keope
Ceramiche Keope

Con questo obiettivo, sempre nel 2017, l’azienda ha adottato anche l’open-standard di HPD (Health Product Declaration), nato per promuovere la rendicontazione delle caratteristiche del prodotto e per fornire informazioni sui rischi per la salute di tutti i soggetti coinvolti nella progettazione, costruzione e allestimento del progetto, e per salvaguardare la salute dell’occupante dell’edificio. Riconosciuto da USGBC LEED, l’Health Product Declaration fornisce ai clienti le informazioni necessarie per prendere decisioni di acquisto più consapevoli. Inoltre, l’utilizzo di prodotti con la certificazione HPD aiuta i team di progetto a raggiungere i nuovi crediti LEEDv4 Materials and Resources. Altra fondamentale tappa del percorsosostenibile” dell’azienda è stata l’inaugurazione nel 2012 di un nuovo impianto di cogenerazione, che permette a Keope di ridurre le emissioni dirette ed indirette di anidride carbonica, consentendo al contempo di autoprodurre energia elettrica per una copertura elevata del proprio fabbisogno. Sempre in quell’anno un’importante operazione di riqualifica dei suoi stabilimenti ha permesso di garantire le migliori condizioni di lavoro possibili, nel rispetto dell’habitat in cui opera. Ceramiche Keope ha provveduto, infatti, alla rimozione totale delle coperture in Eternit (su una superficie di 6.000mq), con cui originariamente erano stati realizzati i capannoni, sostituendoli con moderni ed ecologici pannelli di copertura.

Ceramiche Keope
Ceramiche Keope

L’azienda è inoltre socia da anni dell’U.S.Green Building Council (USGBC), organizzazione che ha introdotto il sistema di certificazione indipendente LEED. Una storia iniziata nel 2004, quando Keope completa volontariamente il percorso di verifica e riduzione delle proprie emissioni di CO2 e gas effetto serra (Protocollo di Kyoto), che ha dato il via ad una serie di iniziative volte e migliorare l’efficienza complessiva. L’impegno a 360° gradi assolto negli anni – con importanti investimenti negli impianti ed una strategia di costante rinnovamento delle tecnologie produttive, nell’ottica di migliorare non solo l’efficienza ma anche di ridurre il consumo energetico – confluisce nell’importante progetto GreenThinking: manifesto autorevole e concreto di una delle Aziende più attente alle qualità ecologiche dell’industria ceramica.

Nove italiani su dieci vogliono (forse) il coworking e l’hi-tech

Le nuove frontiere del lavoro

Oltre il 90% degli italiani vorrebbe lavorare in ambienti moderni, tecnologici e in condivisione con altri professionisti. Solo 2 italiani su 5 pensano che il loro luogo di lavoro sia stimolante e li aiuti a coltivare la creatività, mentre la maggior parte degli è convinta che uno spazio di lavoro debba poter contare su vista panoramica che sia fonte di ispirazione e su nuove tecnologie. La concezione di ambiente di lavoro tradizionale è sempre più obsoleta e i professionisti di oggi sono alla ricerca di spazi moderni capaci di ispirare.

Questo risultato è però il frutto di uno studio di Spaces, azienda che promuove, appunto, community per imprenditori e aziende. Secondo Spaces, quindi, nove italiani su dieci vorrebbero lavorare in ambienti moderni e innovativi, dotati di tutti i comfort per poter interagire e fare rete con altri professionisti. In più, per quasi la metà del campione intervistato, gli spazi così concepiti sono in grado di stimolare la creatività e la produttività. Lo studio, condotto su un campione di oltre 1000 intervistati maggiorenni, rivela inoltre che solo 2 italiani su 5 ritiene che il proprio ambiente di lavoro sia stimolante e aiuti coltivare la creatività individuale, non solo, il 27% degli intervistati ritiene che l’ambiente in cui lavora sia noioso e poco creativo.

Sempre secondo l’azienda che promuove il coworking, tra le peculiarità primarie del luogo di lavoro, il 41,4% degli intervistati ritiene che vi debba essere la possibilità di interagire con altre persone, mentre per il 38% la tecnologia e la connettività sono fondamentali, così come la possibilità di lavorare in spazi condivisi con altri professionisti (32,3%). Secondo Emanuele Arpini, regional marketing manager di Spaces: “I tempi sono cambiati e anche il modo di lavorare deve evolvere nella stessa direzione. Dal sondaggio emerge con chiarezza che per migliorare la produttività i manager hanno bisogno di ambienti di lavoro in grado di stimolarli e, in questo senso, tecnologia evoluta e possibilità di interazione con altri professionisti sono elementi vincenti per dare il meglio di sé. E Spaces Milano va proprio in questa direzione”. Appunto. 

 
Il lavoro secondo i millenial

Meglio un’estate senza zanzare. Finstral ha una soluzione

Serramento serie Top 90 KAB (PVC-alluminio) anta Nova-line_con zanzariera abbassata

Zanzariere Finstral

Per offrire un assortimento ancora più completo di accessori perfettamente abbinati al serramento scelto, Finstral ha studiato un modello di zanzariera ad avvolgimento verticale, combinabile con tutte i sistemi di finestre e porte-finestrePer offrire un assortimento ancora più completo di accessori perfettamente abbinati al serramento scelto, Finstral ha studiato un modello di zanzariera ad avvolgimento verticale, combinabile con tutte i sistemi di finestre e porte-finestre. Grazie alle misure contenute del cassonetto, pari a soli 40 x 46 mm, la zanzariera, realizzata sempre nella stessa tinta della finestra, quando è riavvolta scompare quasi del tutto alla vista. La zanzariera può essere facilmente applicata al telaio oppure integrata a scelta in un minicassonetto interno o un cassonetto esterno. Grazie al suo meccanismo di avvolgimento a molla, la zanzariera garantisce una funzionalità durevole nel tempo. Lo speciale dispositivo di chiusura è di facile utilizzo, e permette di aprire e chiudere la rete con la massima semplicità. Costituita di fibra di vetro rivestita in Pvc, la zanzariera Finstral è molto resistente agli strappi e facile da pulire. Per chi ha la necessità di riparare in modo permanente i propri spazi dagli insetti, sono consigliate le zanzariere fisse, da inserire nel telaio della finestra in una gamma di colorazioni abbinate al serramento.

Porta-finestra alzante scorrevole KAB (PVC-alluminio)_dettaglio zanzariera
Porta-finestra alzante scorrevole KAB (PVC-alluminio)_dettaglio zanzariera
FINSTRAL_Zanzariera integrata nel monoblocco
FINSTRAL_Zanzariera integrata nel monoblocco

Un tramonto al giorno in Valdarno con le finestre Internorm

finestre-internorm

finestre-internorm

Metti un albero di albicocche, un tramonto al giorno e una casa in legno. Questi gli ingredienti del progetto dell’architetto Franco Pisani che in Valdarno, in località Marcignana (Empoli), ha dato vita a un interessante esempio di struttura portante in acciaio su due piani con pannelli in Xlam. L’idea attorno alla quale si è sviluppata tutta la progettazione è stata l’integrazione con l’ambiente naturale e l’orientamento. Le viste sul paesaggio circostante sono state tenute in grande considerazione, in particolare le grandi aperture della sala sono rivolte ed incentrate sui suggestivi tramonti che la zona è in grado di offrire.

finestre-internormGrande attenzione anche alle prestazioni termiche, tenute in considerazione a partire dal posizionamento all’interno del lotto, fino alla scelta delle finiture e delle finestre Internorm. Il modello KF410 in PVC scelto per questa realizzazione garantisce un elevato livello di isolamento termico ed acustico, permettendo così di ridurre notevolmente i consumi. Le superfici vetrate estese progettate da Pisani regalano inoltre agli ambienti maggiore luce naturale e creano continuità tra interni ed esterni. Il modello KF410 con triplo vetro-camera basso emissivo si integra con le linee moderne e minimaliste dell’abitazione sia all’esterno che all’interno grazie alla ferramenta completamente nascosta e di design. Inoltre il sistema di fissaggio del vetro al telaio in modo continuo e ininterrotto garantisce una maggiore sicurezza antieffrazione.

La struttura dell’edificio è caratterizzata da pilotis in acciaio che sostengono il volume del primo piano, incrociati in maniera apparentemente casuale per ricordare le canne del torrente Elsa che corre a pochi metri di distanza, ma anche le costruzioni realizzate dai contadini per sostenere le piante di pomodoro in estate. I muri portanti sono realizzati in pannelli di Xlam di 12 cm. Le pareti esterne sono coibentate, stratificando gli stessi pannelli con 16 cm di fibra di legno di diverse densità ed infine rasate con malte di finitura minerali a diffusione aperta a base di silicati. All’interno i pannelli sono stati rivestiti da lastre di cartongesso lasciando un’intercapedine per il passaggio dell’impianto elettrico. Tutte le pareti esterne sono state, inoltre, protette dagli agenti atmosferici attraverso scossaline in acciaio zincato e verniciato. Le coperture sono invece realizzate con pannelli Xlam da 15 cm, isolate tramite 16 cm di EPS ad alta densità, e ventilate con una camera d’aria di circa 6 cm opportunamente collegate a bocchette di estrazione.

Sebbene le prestazioni di isolamento prodotte dalla combinazione dei pacchetti murari e degli infissi in PVC di Internorm fossero adatte a garantire comfort termico, si è deciso lo stesso di dotare l’abitazione di un impianto con pannelli radianti a pavimento.

L’edificio è in classe energetica A con indice di prestazione energetica di 39,58 kwh/mq anno, con potenziale di “energia quasi zero” qualora la committenza decidesse di installare i pannelli solari ed i pannelli fotovoltaici in predisposizione.

 

Buia lascia, nuove elezioni in casa Ance

Gabriele Buia, presidente di Ance

Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance), ha lasciato l’incarico dopo aver concluso l’opera di risanamento dell’associazione, chiedendo di andare al voto per garantire pieno mandato e pieni poteri alla presidenza. Dopo i risultati di bilancio, frutto della messa in sicurezza dei conti dell’associazione, profondamente provata dalla lunga crisi economica che affligge da quasi dieci anni il settore dell’edilizia, Buia ha chiesto alla giunta dell’Associazione di accettare le sue dimissioni, così da accelerare l’iter burocratici di verifica elettorale previsto per la  prossima primavera. Ricordiamo come Gabriele Buia avesse assunto la guida dell’Ance a fine 2016, proseguendo il mandato di Claudio De Albertis, scomparso prematuramente il 2 dicembre 2016.

Gabriele Buia, presidente di Ance
Gabriele Buia, presidente di Ance

Un tuffo nella Dolcevita con Piscine Laghetto

Piscine Laghetto, Dolcevita Semiterrazzata

Piscine Laghetto

Avere uno spazio dove potersi rinfrancare dallo stress delle intense giornate lavorative e dal caldo dell’estate è il sogno di molti. E ancora più bello sarebbe poter arredare quello spazio con una piscina, elegante e su misura. Normative, vincoli e problematiche tecniche rischiano però di bloccare i nostri sogni sul nascere, e il desiderio di avere una piscina, spesso e volentieri, si trasforma in incubo. Dolcevita di Piscine Laghetto è la soluzione perfetta per i nostri problemi. Dolcevita, l’elegante piscina fuori terra nei diversi modelli Diva, rivestita in fibra sintetica intrecciata a mano, Rattan, contornata da eco-legno, e Woody, contornata da pannelli di grigliato di legno trattato per gli esterni, è la piscina ideale per soddisfare le esigenze più difficili, sia in caso di terrazzamento sia interramento parziale o totale.

Piscine Laghetto, Dolcevita
Piscine Laghetto, Dolcevita

I casi sono diversi, ma per ognuno Piscine Laghetto ha la giusta risposta: Dolcevita, la piscina perfetta ovunque. In primis, nel caso in cui non si possa realizzare la piazzola in cemento armato a causa di mancanza di permessi adeguati o per difficolta di cantiere, Dolcevita dispone di un basamento in acciaio zincato protetto da verniciatura epossidica. In secundis, dove non fosse possibile forare la soletta o dove il pavimento non garantisca il fissaggio con i tasselli, Dolcevita può essere montata con il telaio in acciaio zincato protetto da una verniciatura epossidica. Infine, nei casi in cui uno o più lati siano addossati a muri di contenimento o terrapieni, tipici delle zone con terrazzamenti o confinanti con terrazzi, Dolcevita dispone di un kit per la stabilizzazione dell’allineamento della struttura.

La versione Dolcevita Gold è poi ideale nei casi di interramento totale o dove sia richiesto un bordo perimetrale più largo. In entrambe i modelli, Dolcevita e Dolcevita Gold, grazie ai loro dettagli altamente precisi, il rivestimento prefabbricato e alla rapidita di montaggio della struttura, non solo è possibile risolvere molti dei problemi relativi alle normative vigenti, ma si riducono anche i tempi di cantiere. In questo modo la piscina rientra nella categoria di strutture mobili a uso stagionale, per la quale è molto più facile ottenere i permessi. Ogni problematica è comunque a se stante: Piscine Laghetto mette a disposizione degli acquirenti un team di esperti, qualificati e affidabili per capire insieme come scegliere il miglior prodotto e come posizionarlo nella location del vostro relax. Perché Piscine Laghetto sa come conquistarvi, ancora prima che entriate in acqua.

Isolamento termoacustico, le nuove Isolastre Knauf

Isolastra con pannello resistente al vapore

Isolastre Knauf, comfort a misura d’uomo

Per l’isolamento termico e acustico, nuove soluzioni Knauf: facili, veloci e certificate. Ideali per chi le sceglie, chi le monta e per chi le usa. Knauf Italia, leader nella tecnologia dei sistemi a secco applicata alle costruzioni, ha creato le Isolastre, sistemi di isolamento per interni che con una vasta gamma di soluzioni migliorano il comfort termoacustico degli ambienti. Applicabili direttamente sul lato interno delle pareti, sono ideali per appartamenti o uffici, particolarmente nei casi di riqualificazione energetica in cui sia impossibile intervenire sulle facciate esterne.

Le Isolastre sono uno degli elementi base per il sistema Knauf Involukro, la prima ed unica soluzione globale finalizzata a un ottimale comfort abitativo, ottenuto con:
– il Sistema Aquapanel, soluzione di tamponamenti a secco per esterni ideale anche per condizioni climatiche estreme;
– il Sistema Cappotto Termico, rivestimento esterno di facciate nuove o in ristrutturazione, in grado di ottimizzare la prestazione termica riducendo i consumi energetici anche oltre il 30%;
– il Sistema Isolamento per Interni, una nuova linea di eccellenza per la migliore efficienza energetica.

Isolastra con pannello in grafite
Isolastra con pannello in grafite

La gamma

La gamma Isolastre è costituita da ben otto soluzioni mirate, realizzate con lastre pre-accoppiate a diversi materiali isolanti (poliuretano, polistirene estruso, polistirolo espanso e polistirolo con grafite) studiati e selezionati per ottenere le migliori prestazioni termoacustiche in differenti ambienti, applicabili sulla muratura con gesso adesivo Knauf Perfix, velocizzano la posa e rispondono a ogni esigenza prestazionale, funzionale, estetica e applicativa. La gamma Isolastre permette di raggiungere due principali risultati, l’isolamento termico e l’isolamento acustico, con tre diversi livelli prestazionali, per facilitare la scelta consapevole del cliente che può così scegliere liberamente in base alle proprie esigenze e preferenze in termini di efficienza energetica, comfort abitativo, eco-sostenibilità e convenienza economica.

Pannello in poliuretano
Pannello in poliuretano

Ideale per le ristrutturazioni

Con le Isolastre, Knauf offre una gamma di soluzioni perfette per tutti i casi in cui non è possibile ristrutturare dall’esterno. Inoltre, grazie all’elevatissima tecnologia di questo sistema, chi lo sceglie ottiene il massimo in tutti i settori: applicazione facile e veloce anche in locali abitati; alto livello di comfort termico e acustico; rivalutazione dell’immobile; drastica riduzione delle spese energetiche; investimento economico limitato in rapporto alle prestazioni assicurate. Determinante è inoltre l’ottimizzazione degli ingombri che con l’adozione delle Isolastre vengono ridotti drasticamente, mantenendo così pressoché intatti i volumi originali.

Buone per chi lavora…

La varietà delle linee di Isolastre garantisce ai costruttori la sicurezza di risolvere rapidamente e definitivamente ogni problema; i progettisti hanno con le Isolastre un ambiente di riferimento completo che garantisce prestazioni termoacustiche e caratteristiche tecniche certificate per ogni tipo di progetto, anche di bio-edilizia; gli applicatori godono del vantaggio di una posa semplice e veloce e di sistemi innovativi con una precisa corrispondenza tra prodotto impiegato e prestazione ottenuta. Infine, anche i rivenditori traggono vantaggio da questa famiglia di lastre, la cui gamma ne valorizza il ruolo di consulenti tecnico-commerciali.

Isolastra con pannello resistente al vapore
Isolastra con pannello resistente al vapore

E buone per chi le abita

Con le Isolastre le famiglie scoprono la serenità di un immediato comfort termoacustico, di una drastica riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti e dimenticano per sempre ogni problema di scarsa salubrità degli interni. Tutto ciò a fronte di un investimento contenuto, del beneficio economico dei forti sgravi fiscali concessi a chi riqualifica la sua casa e di una modalità di applicazione per niente invasiva, potendo perfino continuare a vivere normalmente nell’abitazione durante i lavori.

Isolastra in Pse
Isolastra in Pse

“Le nuove Isolastre sono una scelta vincente soprattutto per il privato. In particolare, offrono a chi abita in un condominio la possibilità di aumentare il valore del suo appartamento senza ricorrere al cappotto esterno: basta infatti incollare le isolastre all’interno dei muri perimetrali per ottenere la riqualificazione energetica dell’immobile in poco tempo, senza ponteggi né assemblee condominiali”. Così sottolinea Luca Saladino, Product Manager Knauf Italia, che aggiunge anche: “Il minimo spessore (bastano pochi cm) e la convenienza economica sono ulteriori vantaggi di questa eccezionale soluzione. Naturalmente, il consiglio finale è quello di far intervenire un termotecnico per ottenere gli sgravi fiscali e determinare esattamente la migliore lastra da applicare in ciascuna situazione”.

Luca Saladino, Product Manager Knauf Italia
Luca Saladino, Product Manager Knauf Italia

Terremoto, la ricostruzione secondo il sistema Pontarolo

A  Sarnano,  piccolo  Comune  della  provincia  di  Macerata  duramente  colpito  dal  terremoto  che   ha colpito  il  centro  Italia, la Protezione  Civile  del  Friuli  Venezia  Giulia  sta  ricostruendo   il   primo   edificio  pubblico  a  carattere  permanente  nelle  zone  del cratere e  lo  sta  facendo   con  il  sistema  costruttivo Climablock di  Pontarolo  Engineering. Dopo  aver  analizzato  numerose  tecnologie tra  quelle  inserite  nell’Ordinanza  della  Presidenza   del  Consiglio  dei  Ministri  n.14  del  16  gennaio  2017 che  approva  il  programma straordinario   per  la  riapertura  delle  scuole  nelle  zone   terremotate  di  Abruzzo,  Lazio,  Marche  e  Umbria,  la   scelta  è  ricaduta  sul sistema  con  casseri a  perdere  in  Eps  (polistirolo),  ritenuta  la  migliore   soluzione   sul   mercato   per garantire   prestazioni   antisismiche   e   termiche   eccellenti, ma   anche   qualità   e   velocità   di   esecuzione,   fondamentali   in   questo   frangente   per   poter   consegnare  l’edificio,  una  scuola  dell’infanzia,  in  tempo  per  l’inizio  dell’anno  scolastico. Il  progetto  del  nuovo  fabbricato è stato  predisposto  dell’Ing  Burba  e  dai  Geom.  Zuliani  e  Cossa   della  Protezione  Civile  del  Friuli,  diretta  dal  Dott.  Sulli.   I lavori  di ricostruzione  hanno  avuto   inizio  l’8 maggio  con  la  posa  della  prima  pietra  e  prevedono  la  costruzione   del   complesso   scolastico, che  ospiterà  gli  82  alunni  del  territorio,  in  soli di  120  giorni. Una  volta  terminati  i  lavori, l’edificio  sarà classificato  come  strategico,  in  Classe d’uso  IV,   ovvero  massima  sicurezza  e  potrà  essere  utilizzato, in  caso  di  ulteriori  emergenze, anche  per   ospitare  la  popolazione.

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“La  Presidente  della  Regione  Friuli  Venezia  Giulia  Debora  Serracchiani  nella  presentazione  del   progetto  di  ricostruzione  della scuola  di  Sarnano – ricorda Pontarolo  Valerio, Amministratore   Delegato di   Pontarolo   Engineering   Spa   – disse   che   la   ricostruzione   della   scuola   materna   di   Sarnano non  solo  sarebbe  stato il  modo  migliore  per celebrare  il  ricordo  di  quanto  accaduto in   Friuli  quarant’anni prima,  ma  anche  il  segnale  che  serve  in  quei  luoghi  per  comprendere  che ce   la   si   può   fare,   che   si   può   ricostruire   bene;   ed   è   per   noi   un   orgoglio ancor   più   grande”. Pontarolo continua: “Essere  i   fornitori   del   sistema   costruttivo   per  la   ricostruzione   del   primo   edificio   pubblico-­‐strategico   nelle   zone   terremotate,   perché   oltre   a confermare la   bontà   del nostro  sistema,  ci  fa  capire  che,  come  azienda  friulana,  abbiamo  saputo  fare  tesoro  del  tragico   sisma  che  devastò  nel  ’76  la  nostra Regione  avendo  con  lungimiranza  guardato  alla  sicurezza   ed  al  risparmio  energetico“.

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Le  imprese  vincitrici dell’appalto, Riccesi  Spa  e Balsamini   Impianti   Srl, hanno selezionato   per   la   costruzione   dell’intera   struttura, dalle   fondazioni   al   tetto,   i prodotti   della   friulana   Pontarolo   Engineering,   prima   Pmi Innovativa   in   Italia   che   ha   fatto dell’innovazione   in   edilizia   il   proprio   core   business, con   l’obiettivo   di   edificare   fabbricati grandi   o   piccoli,   sia   pubblici   che privati,   sicuri   ed   energeticamente  efficienti. Il  complesso  di  circa  1200 mq  si   svilupperà su due   livelli   e   sarà   capace   di   ospitare   4 sezioni complessive,   di   capienza   fino   ad   un massimo   di   29   bambini   ciascuna;   la   scuola   potrà   accogliere   complessivamente   fino   a   150   persone   in   compresenza   massima.

Oltre  ai  parametri  di  sicurezza  antisismica  ed  antincendio che  consentiranno  a  questo  edificio   l’attribuzione   della   classe   d’uso   IV   (ovvero   di   costruzione   “strategica”),   la   progettazione   complessiva   ha   tenuto   in   primaria   considerazione   sia   la   qualità dell’involucro,   che   quella   impiantistica,  al   fine  di  conseguire  un  edificio  dalle  prestazioni   energetiche   di   alto   livello   (NZEB,   ovvero   “nearly   zero   energy   building”) capaci   di   tradursi   in   un   consumo   estremamente   contenuto   di   energia   e,   di   conseguenza,   in   una   gestione   particolarmente   economica   riferita   al   riscaldamento,   raffrescamento   ed alla   illuminazione, ma   anche   alle   future   manutenzioni,   essendo   il   sistema   non   destinato   a   degradare   nel   tempo   e   quindi   a garantire  qualità  e  lunga durata.

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La   costruzione   prevede fondazioni   a   platea   e vespaio   aerato   coibentato   realizzato   con   Isolcupolex  di  Pontarolo; murature in calcestruzzo  armato  gettato  in  opera,  nello  specifico  le   strutture   portanti   verticali   in   fase   di   costruzione,   sono   realizzate   con   casseri   a   perdere   Climablock   di   Pontarolo,   soluzione   che   oltre   ad   essere   ottimale   a   fronte   delle   esigenze   prestazionali   termiche   ed   acustiche,   risulta   particolarmente   indicata   per   consentire   una   struttura   di   elevate   caratteristiche   di   resistenza, anche   contro   le   sollecitazioni   orizzontali   tipiche  del  sisma.   Il  pacchetto  di  progetto  prevede  un  setto  in  cemento  armato  di  25 centimetri  posto   tra due   strati  di  isolamento.  L’isolamento  in  Eps  è  costituito  esternamente  da  una  lastra  di  spessore   18,4   cm   e,   all’interno,   di   6,4   cm.  Questo   doppio   strato   coibente   è  in  grado   di   assicurare   dei   valori   di   trasmittanza   U   particolarmente   elevati mentre   la   massa   del   setto   in   C.A.   permetterà un  ottimale  sfasamento   termico; tali  performance  consentiranno l’inserimento   nella  classe  NZEB dell’edificio  stesso.  Questi  valori  prestazionali  eccellenti  saranno  raggiunti   con  spessori  della  parete contenuti,  a  parità  di  prestazione,  rispetto  ad  altri  sistemi;  in  tal   senso,   i   casseri   a   perdere   Climablock,   permettono   di   usufruire di   maggior   superficie   calpestabile interna. Sono  previsti  orizzontamenti  intermedi  realizzati  con  solai  con  cassero  a  perdere  in  EPS Kaldo   di  Pontarolo  e  getto  in  calcestruzzo  di  completamento. Per  la  coibentazione  e  ventilazione  della  copertura  dell’edificio verranno  impiegati  i  pannelli   per  tetti  termoventilati Ventus  di  Pontarolo  posati  sopra  cappa in  c.a. al  fine  di  conferire  alla   copertura  la  “massa” necessaria  per  corretto  comfort  estivo.

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Da Siemens l’edificio che si regola da solo

La Fondazione Agnelli, edificio intelligente con sistema Siemens
La Fondazione Agnelli, edificio intelligente con sistema Siemens

L’edificio che si adatta alle esigenze di chi lo vive, dall’illuminazione al riscaldamento. Una domotica integrata che è stata adottata dal building della Fondazione Agnelli, a Torino. Secondo Siemens, che ha fornito le tecnologie, è il primo building al mondo che si ottimizza da solo grazie all’innovativo indoor positioning system. Il software integrato con le funzionalità dell’edificio è stato sviluppato da un team italiano: Siemens integra la gestione dell’edificio con un sistema di geo-localizzazione indoor. Il progetto realizza il concept dello studio Carlo Ratti Associati per la storica sede della Fondazione Agnelli: ossia permettere, attraverso la possibilità di geo-localizzare (pur senza identificare) chi si muove all’interno del complesso, una gestione più efficiente del sistema impiantistico e un maggiore comfort delle persone in termini di accesso, disponibilità degli spazi e controllo degli impianti.

La Fondazione Agnelli, edificio intelligente con sistema Siemens
La Fondazione Agnelli, edificio intelligente con sistema Siemens

Integrato con Desigo CC, la piattaforma software di Siemens per la gestione dell’edificio che controlla e supervisiona clima, luci, oscuranti, controllo accessi, TVCC, allarmistica, e prenotazione sale riunioni, il sistema di geo-localizzazione, a tre assi, basato su smartphone e su tag personalizzati, rileva e comunica in autonomia i dati di presenza e posizionamento, attivando automaticamente le relative risposte degli impianti dell’edificio. Tutti questi impianti e queste funzionalità possono essere adattate al meglio in tempo reale al numero delle persone nei diversi ambienti.

Interfacce semplici

Il sistema è implementato con interfacce in stile gaming, semplici da comprendere, e disponibile attraverso una app, SpHere, per chi si trova nel building. «E’ come se gli edifici prendessero vita con le informazioni. Dispositivi intelligenti generano enormi quantità di dati ogni giorno, ogni ora e ogni secondo. E con gli strumenti digitali giusti è possibile interagire con l’ambiente come mai è stato possibile prima. Per noi quello di Carlo Ratti Associati per Casa Agnelli è un concept ideale, per il quale abbiamo investito su know-how e tecnologie, in un continuum completo che unisce le competenze nelle soluzioni di digitalizzazione a quelle per la gestione integrata degli impianti», ha commentatoFederico Golla, presidente e ad di Siemens Italia.

Arrivano i professionisti della cosmesi immobiliare

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Arrivano i professionisti delle case con il trucco, inteso come cosmesi. Esperti che, secondo quanto sostengono, cambiano la disposizione dei mobili, danno un tocco di colore, scelogono  l’illuminazione e, alla fine, si affidano a un servizio fotografico professionale. Obiettivo: accorciare i tempi di vendita dell’immobile, che secondo Home Staging Lovers, associazione di categoria che riunisce un centinaio fra i migliori home stager italiani, sono piuttosto lunghi. «Secondo l’ultima indagine congiunturale di Bankitalia sul mercato delle abitazioni in Italia, primo trimestre 2017, il tempo medio di vendita di una casa è di 7,1 mesi. Dai sondaggi che facciamo periodicamente fra i nostri associati risulta che, dopo un intervento di home staging, questo tempo si riduce a 58 giorni», sostengono Fosca de Luca e Michela Galletti, presidente e vicepresidente dell’associazione nazionale Home Staging Lovers, associazione di categoria che riunisce un centinaio di home stager italiani, i professionisti della cosmesi casalinga. 

«L’home stager, lo dice la parola stessa, mette in scena l’abitazione con il preciso obiettivo di svelarne tutte le potenzialità a un target di compratori ben individuato»,spiegano la presidente e vicepresidente dell’associazione. «Possibili acquirenti che vedranno prima di tutto la casa attraverso le foto sul web, fondamentali per suscitare l’interesse iniziale fra mille proposte a portata di click, e poi visiteranno gli spazi allestiti ad hoc». In Italia lo sconto medio sui prezzi di vendita è del 12,1%, per le case oggetto di home staging si riduce al 5%, assicurano de Luca e Galletti.

Resta solo una domanda: un acquirente guarderà di più il colore delle pareti o la classe energetica dell’immobile?

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