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Torna a salire il costo degli affitti. Ecco dove

Cartello affittasi

Tornano a crescere gli affitti. Ora a certificarlo è anche Nomisma, istituto di ricerca bolognese che monitora costantemente il mercato immobiliare. Secondo Nomisma nel 2017 i contratti di locazione sono lievitati in media del 2,6%, ma con molte differenza tra città e zone della stessa metropoli. Secondo lo studio i canoni più in crescita sono soprattutto quelli di monolocali, trilocali e quadrilocali (+2,8%). Uniformità, invece, per i contratti: oltre il 90% dei proprietari opta per la cedolare secca, prevalentemente associata (nel 64,5% dei casi) ai contratti a canone concordato. Si allarga la differenza tra Milano e Roma. Nella città lombarda i canoni di locazione sono cresciuti dello 0,8%, ma l’incremento arriva anche al +8% per le abitazioni arredate. Milano, d’altra parte, già nel 2014 aveva anticipato il trend al rialzo dei canoni (+6,7% sul 2013), proseguito anche nel 2015 (+2,4%) e 2016 (+1,7%). Forse anche a causa dei problemi amministrativi che affliggono la Capitale, a Roma il segno meno è marcato per gli immobili arredati (-5,5%). La spiegazione è che molti romani, non riuscendo più a sostenere canoni elevati, sono costretti a ripiegare o su case maggiormente periferiche o su metrature più piccole. Il rapporto evidenzia un allargamento della forbice dei canoni medi tra Roma (789 euro) e Milano (938 euro). La differenza media arriva quindi a 149 euro (era 108 euro nel 2016).affittasi7

Controsoffitti, le novità Armstrong Building Products

Controsoffitti acustici Armstrong Building Products

Armstrong Building Products, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di soluzioni complete per controsoffitti acustici – amplia le sue gamme Canopy e Baffles, nel rispetto di tre valori fondamentali: estetica, acustica ed eco-sostenibilità. Questi i principi ispiratori di Armstrong nel plasmare soluzioni in grado di migliorare la qualità di vita delle persone e dell’ambiente.

Armstrong_Aeroporto

Estetica significa “sensazione, percezione, sentimento” e sottolinea l’importanza della soggettività e di tutto ciò che la caratterizza. In tal senso, i soffitti discontinui Canopy e Baffles, introducono nell’indoor nuove forme e armonie, aggiungendo profondità, prospettiva e ritmo. Due collezioni concepite per offrire ai progettisti la possibilità di modellare ambienti di tendenza: sono disponibili forme convesse, concave, trapezoidali, a cerchio, esagonali, quadrate. Gli spazi possono essere personalizzati anche attraverso i colori e l’inclinazione dei pannelli. Acustica e Design vanno di pari passo per valorizzarsi reciprocamente in una continua dinamicità: con il loro aspetto moderno e il design versatile, i controsoffitti Armstrong oltre a creare ambienti acusticamente idonei, influenzano la leva percettiva del piacere. Lo si nota, ad esempio, negli esercizi commerciali, dove la cura dell’architettura, dei materiali e dei colori è studiata per coinvolgere il consumatore in una shopping experience unica.

Il benessere è anche correlato alla riduzione del livello di inquinamento acustico, se consideriamo che passiamo l’80-90% delle ore giornaliere in luoghi rumorosi. Stazioni ferroviarie, metropolitane, aeroporti sono di per sé frastornanti. Allo stesso modo le scuole, le università e gli uffici necessitano di controsoffitti in grado di garantire eccellenti prestazioni acustiche, al fine di rendere gli ambienti ideali a stimolare la concentrazione o il processo di apprendimento. I soffitti discontinui Armstrong combinano l’estetica con straordinarie prestazioni volte ad assicurare un coefficiente di assorbimento acustico più elevato rispetto ad un controsoffitto continuo con la stessa area visibile, in quanto il suono viene assorbito sia dalla superficie frontale sia da quella posteriore del pannello. Ciò contribuisce significativamente anche alla riduzione del tempo di riverberazione e aumenta l’intelligibilità della parola.

Armstrong_Scuole

Controsoffitti Canopy

Armstrong eccelle anche per il suo impegno volto alla sostenibilità. I suoi controsoffitti discontinui garantiscono una capacità di riflessione della luce del 90% circa, permettendo la riduzione del 20% del consumo energetico negli edifici, che solitamente deriva dall’illuminazione ed un ulteriore 7% di risparmio per il condizionamento. Inoltre, la diffusione omogenea della luminosità indoor alleggerisce l’affaticamento oculare e diminuisce i riflessi sugli schermi dei computer. In aggiunta, i Canopy sono a bassa emissione di Cov (Composti Organici Volatili) e soddisfano i criteri di qualità dell’aria degli ambienti interni, come prescritto da una serie di strumenti di rating per costruzioni green, quali Leed, Breeam e Ska.

Spiccano nella gamma gli Axiom Canopy, sistemi di profili perimetrali ideati per creare “soffitti ad isola” per un effetto complessivo mozzafiato e altamente suggestivo. Questi pannelli permettono di mettere in risalto e personalizzare zone reception, postazioni di lavoro, aree di incontro, sale riunioni e open space. L’acustica diventa occasione per impreziosire gli ambienti: la possibilità di integrare l’illuminazione all’interno degli elementi discontinui, la rende protagonista di un design sempre inedito. Nascono controsoffitti simili a cieli stellati, soluzioni che trasformano le idee dei progettisti in elementi d’arredo, dall’appeal moderno.

Armstrong_Uffici

Controsoffitti Baffles

Un’ulteriore opzione per rendere originali gli spazi è Optima Baffles: pannelli in fibra minerale rivestiti da un’apposita colorazione bianchissima per una riflessione della luce pari all’87%. Con il loro eccezionale assorbimento acustico, si adattano ad ambienti rumorosi come scuole, centri ricreativi e snodi di trasporto. Sono, inoltre, perfetti per essere installati dove si voglia nascondere un plenum o un soffitto poco accattivante per un risultato ottimale sia in configurazione singola sia se installati con una struttura di sospensione che permetta un allineamento perfetto, ordinato e pulito degli elementi. In alternativa, l’opzione curvi, grazie al bordo dei pannelli a forma d’onda, crea un effetto visivo estremamente dinamico. Nell’impegno per la sostenibiltà, gli Optima Baffles sono composti per circa l’80% da materiali riciclati e vengono realizzati con processi produttivi a basso impatto ambientale.

Alessandro Buldrini, Regional Sales Manager di Armstrong Building Products: «Siamo molto orgogliosi delle nostre gamme Canopy e Baffles, grazie a cui oggi siamo in grado di offrire una scelta ancora più ampia in termini di colori, forme e materiali. Ci impegnamo, inoltre, per assicurare una posa agevole in ogni tipo di spazio, mettendo al centro le esigenze del cliente.” E conclude: “La qualità, l’affidabilità e l’elevata valenza funzionale dei nostri controsoffitti, trova conferma nelle prestigiose installazioni che li vedono protagonisti, quali, ad esempio: l’Hotel Silken Diagonal di Barcellona, l’aeroporto di Breslavia in Polonia e Paddington Station di Londra».

Armstrong_Hotel

Fakro e BIMobject: progettazione Bim per gli architetti

Bim – Building Information Modeling

Da sempre impegnata in un dialogo costante con gli architetti, Fakro ha reso disponibili i modelli dei propri prodotti all’interno del portale BIMobject, inaugurando una nuova collaborazione tra le due realtà.

Nell’ottica di una sempre maggiore vicinanza alle necessità e alle esigenze di architetti e progettisti, Fakro – secondo player a livello mondiale nel settore delle finestre da tetto –  ha recentemente dato il via ad una nuova collaborazione con BIMobject, il maggiore portale europeo per lo sviluppo, la pubblicazione e la divulgazione delle copie digitali dei prodotti, vale a dire gli oggetti Bim (Building Information Modeling).

BIM object FAKRO

Pur offrendo già da molti anni i modelli dei propri prodotti in sistema Bim, Fakro ha infatti deciso di consolidare il proprio livello di supporto agli architetti durante le fasi progettuali, caricando all’interno della piattaforma BIMobject.com una selezione di prodotti disponibili in quattro lingue (polacco, inglese, tedesco, francese) e utilizzabili attraverso il software Revit. In continuo aggiornamento, la raccolta di modelli sarà presto fruibile anche attraverso il software Archicad.

Non solo qualità e tecnologie performanti, dunque, nella lista delle priorità di Fakro, ma anche una costante ricerca nel supportare il lavoro dei progettisti, proponendo loro soluzioni personalizzate e servizi dedicati. Małgorzata Respekta-Paszkiewicz, Senior Architect Liaison Specialist Fakro spiega: «Gli architetti sono per noi un target fondamentale e per questo offriamo loro un servizio di consulenza capillare e ci impegniamo ogni giorno a creare nuovi strumenti che ne agevolino le attività. Anche sul nostro sito abbiamo creato una sezione dedicata, in cui i progettisti possano trovare ispirazione e aggiornamenti».

Bim e Fakro

Sono molte le attività che Fakro porta avanti in riferimento agli architetti: oltre alla nuova collaborazione con BIMobject, l’azienda supporta conferenze ed eventi dedicati ai professionisti del settore, organizza momenti di formazione sia presso l’headquarter che nelle filiali internazionali e coopera con associazioni di architetti in tutto il mondo. Inoltre, da cinque anni, Fakro propone un concorso internazionale di design rivolto ai progettisti e la cui ultima edizione, dal titolo “Fakro Fusion -Before and After”, ha avuto il via lo scorso 16 ottobre.

FAKRO headquarter (HD)

Aideco rinnova le cariche, ecco il nuovo consiglio

Macchina scavatrice
Macchina scavatrice

A Monza, l’annuale assemblea dei soci Aideco ha rinnovato le cariche sociali. La segreteria di Aideco ha anche presentato l’attività del 2017, caratterizzata, tra l’altro, dall’organizzazione del Corso di Formazione Professionale di Reggio Emilia, dalla partecipazione al Samoter con la realizzazione di due convegni, dalla presenza attiva durante il Convegno dedicato agli Stati generali della Demolizione alla Fiera Ecomondo di Rimini, oltre all’attività di comunicazione verso i Soci (newsletter e notizie all’interno del sito Internet di Aideco) e verso il mercato (comunicati stampa).

L’Assemblea è stata come di consueto un importante momento di confronto fra i Soci, ma anche con alcuni rappresentanti della Stampa tecnica, e con i produttori Sponsor della nostra Associazione. Erano infatti presenti Beatrice Celino, Ufficio Stampa Nad e collaboratrice della rivista Recover e Fabio Potestà, rappresentante in Italia di varie testate estere, editore e realizzatore delle Fiere Gic, Giornate Italiane del Calcestruzzo e Gia, Giornate Italiane del Sollevamento. Con loro anche Teo Fichera di G&B Fissaggi ed Edoardo Mollo, dell’omonima società di noleggio, sponsor di Aideco.

Il tesoriere Roberto Lamperti prima, e il commercialista Andrea Manessi a seguire, hanno presentato la situazione dei conti societari, la bozza del bilancio consuntivo 2017 e quello preventivo 2018. Constata la presenza del numero legale, e offrendo formalmente ai presenti la possibilità di candidarsi alle cariche sociali, si è provveduto quindi alla nomina del Consiglio direttivo, per acclamazione. Il nuovo Consiglio sarà composto da: Franco Morari (eletto successivamente dal Consiglio presidente di Aideco); Guido Azzalini e Diego Tedoldi (vice presidenti); Roberto Lamperti (confermato tesoriere), Valeriano Parizzi, Paolo Roggio e Fabrizio Santini.(Consiglieri) Aideco da quindi il benvenuto a Guido Azzalini, che si è proposto come nuovo consigliere e che è stato eletto alla vice presidenza, con ringraziamenti a Massimo Bisello, presidente uscente, per il suo operato durante il triennio 2015/2017.

IL PROGRAMMA 2018

Durante il prossimo anno si lavorerà per migliorare ulteriormente la visibilità di Aideco, ma anche per coinvolgere il maggior numero possibile di nuovi soci. Parallelamente, proseguirà l’attività formativa e la collaborazione con le Scuole Edili. Continueranno anche i rapporti con il NAD, sempre con l’intento di identificare nuove sinergie per favorire la visibilità della nostra Associazione e dell’intero settore della demolizione controllata. Aideco sarà anche protagonista al Focus Decostruzione, che avrà luogo il prossimo mese di novembre nell’ambito della Fiera GIC, dove si svolgerà anche l’Assemblea dei Soci 2018.

Per il 2018, la quota associativa è stata fissata dal Consiglio in 1.000 euro, per i soci demolitori, da versare in unica soluzione entro il 31 marzo 2018. Il contributo delle Aziende Produttrici sarà invece di 6.500 euro in totale. 

Macchina scavatrice
Macchina scavatrice

 

Nuovo freno all’import di ceramica cinese

Vittorio Borelli
Vittorio Borelli

Un freno all’import di ceramica cinese, prodotta sottocosto. Sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea è stato pubblicato il Regolamento della Commissione Ue che proroga i dazi sulle importazioni di piastrelle di ceramica cinesi. La norma, finalizzata a ripristinare condizioni di corretta competizione sui mercati europei, ha prodotto a partire dal 2011 una riduzione del 77% delle importazioni di ceramica dalla Cina. 

Il regolamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale conferma il livello dei dazi già in vigore (oscillanti tra il 30,6% ed il 69,7% a seconda del comportamento tenuto degli esportatori cinesi durante l’istruttoria) e la durata di cinque anni delle misure, portando la nuova scadenza a novembre 2022. 

Confindustria Ceramica, unitamente alla Cet, la Federazione Europea dei produttori di piastrelle di ceramica, ha avviato l’azione ed ha attivamente partecipato a tutte le fasi dell’istruttoria, apprezzando le conclusioni dell’inchiesta, condotta con grande scrupolo e durata oltre un anno, che hanno confermato il rischio di recrudescenza del dumping delle importazioni cinesi e di grave danno per le imprese ceramiche europee, che non avrebbero avuto certi penalizzazioni qualora le misure in scadenza non fossero state rinnovate. 

Le risultanze dell’indagine della Commissione hanno confermato le evidenze e gli argomenti presentati dall’industria ceramica comunitaria, validando in particolare la persistenza del dumping da parte degli esportatori cinesi, che si aggiunge ad una impressionante sovra capacità produttiva, pari a quattro volte la produzione comunitaria. Inoltre, diversi altri Paesi hanno introdotto misure di salvaguardia commerciale sulle esportazione dalla Cina, misure che avrebbero potuto reindirizzare tali flussi commerciali verso il mercato europeo, qualora i dazi antidumping non fossero stati prorogati. 

«Questo è un provvedimento fondamentale per l’industria ceramica italiana ed europea, perchè consente di allineare le necessarie condizioni di Fair Trade sul mercato comunitario tra tutte le imprese che qui operano», secondo Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica. «La proroga della misura consentirà, in questa fase di ingenti investimenti in nuovi impianti e tecnologie da parte dell’industria ceramica italiana, di avere certezza del quadro di riferimento, affrontando con maggiore fiducia le crescenti sfide competitive sui mercati internazionali».

Vittorio Borelli
Vittorio Borelli

Ecco come sarà la Mostra Convegno Expocomfort 2018

Mostra Convegno Expocomfort 2018

Tutto pronto per l 41^edizione di Mce Mostra Convegno Expocomfort, la manifestazione biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili in calendario dal 13 al 16 marzo 2018 in Fiera Milano. Un’edizione che si presenta con un parterre espositivo, ad oggi, di 1.600 aziende, di cui il 43% estere da 52 paesi, in crescita Turchia, Egitto e India, Paese Ospite di questa edizione, e oltre il 92% dei padiglioni occupati. Una Mce 2018 che si svolgerà per la prima volta in concomitanza con Bie-Biomass Innovation Expo, dedicata al mondo del riscaldamento a biomassa legnosa.

Un parterre espositivo che presenterà una panoramica merceologica completa e ricca di novità in tutti i comparti: dal riscaldamento all’attrezzeria e componentistica, dal condizionamento dell’aria alla refrigerazione e ventilazione, dalla tecnica sanitaria al trattamento dell’acqua, dalle energie rinnovabili alla Home & Building Automation e alla mobilità elettrica. Mce 2018 sarà quindi, per gli oltre 150.000 operatori professionali provenienti da tutto il mondo, un’occasione per scoprire di persona tutti i trend tecnologici di un mercato in continua evoluzione. Al centro di questa edizione, ci sarà l’innovazione tecnologica intesa come digitalizzazione dei prodotti e dei processi, l’integrazione tra mondo elettrico e termico, tra fonti energetiche tradizionali e rinnovabili. Sistemi all’avanguardia in grado di assicurare qualità dell’aria, comfort, risparmio energetico e ottimizzazione delle risorse secondo le diverse esigenze dell’ambiente costruito: dalla singola abitazione al condominio, dal capannone industriale ai grandi centri commerciali.

TS+MCE

Proprio l’efficienza energetica in ambito industriale, sarà uno dei temi al centro di Mce Mostra Convegno Expocomfort, negli ultimi anni, infatti, l’attenzione degli operatori industriali verso il controllo dei consumi energetici, soprattutto, in alcuni settori particolarmente energivori è notevolmente aumentata e richiede, sempre di più, un approccio organico e strutturale. Un’attenzione all’efficienza energetica che vede una crescita degli investimenti come emerge dai dati della ricerca commissionata da Mce-Mostra Convegno Expocomfort all’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Due gli scenari delineati per gli investimenti in efficienza energetica nel mondo industriale e terziario: il primo, riferito a una situazione economica simile all’attuale, prevede un potenziale di crescita degli investimenti dai 7,20 mld € previsti del 2017 a 9 mld € del 2020, con un tasso di crescita annua composto pari al 8% che si attesta sui 32 mld; il secondo invece, più ottimistico, in cui si arriva a 10,60 mld € del 2020, con un tasso di crescita annua composto pari al 14% e un ammontare totale sui 35 mld €.

MCE e Industry 4.0

Un mondo industriale in veloce trasformazione, grazie anche al piano industria 4.0 messo a punto dal governo per incentivare la digitalizzazione dei processi produttivi e renderli più efficienti anche dal punto di vista energetico, che sta coinvolgendo non solo le grandi aziende ma anche quelle piccole e medie, cuore dell’economia del nostro paese. Distretti industriali di eccellenza dove gli investimenti in ricerca e innovazione sono da sempre motore di sviluppo per competere nei mercati mondiali. L’integrazione tecnologica per il comfort dell’ambiente costruito sarà il driver delle iniziative di Mce-Mostra Convegno Expocomfort 2018. A partire da Factory4.now, un evento “live” che mostrerà in diretta tutte le fasi di un processo produttivo di ultima generazione, allo speciale focus su Mep Bim, un metodo di progettazione, costruzione e gestione condivisa e integrata degli impianti che rappresenta la più importante innovazione nel settore delle costruzioni degli ultimi anni. Dal nuovo format di “Percorso Efficienza & Innovazione”, la selezione del Politecnico di Milano Dipartimento Abc delle eccellenze tecnologicamente più avanzate delle aziende espositrici, all’area That’s Smart, dedicata alla Building automation, alla domotica, a Smart metering e smart grid, alle rinnovabili elettriche, alle app di gestione da remoto degli impianti.

Massimiliano Pierini
Massimiliano Pierini

Massimiliano Pierini, Managing Director, di Reed Exhibitions Italia
«Come per ogni edizione abbiamo studiato, un ricco programma di eventi, e soprattutto, un piano di attività mirato verso tutti i nostri interlocutori. Da un’azione, ancora più capillare, per il mondo della distribuzione in collaborazione con le associazioni e gruppi di acquisto a livello nazionale, ad iniziative specifiche per coinvolgere, ancor di più il mondo della progettazione e dell’installazione, a ulteriori promozioni per gli operatori esteri, grazie anche a “Paese Partner” che vede protagonista l’India con una collettiva, una delegazione commerciale e una istituzionale. Fra le novità, mi piace segnalare l’introduzione del Matchmaking con Mce Connect una piattaforma online per facilitare la programmazione degli incontri in fiera. Ma forse la novità più importante è Mce in città l’iniziativa che vede, per la prima volta nella storia della manifestazione, Mce  aprirsi al grande pubblico grazie ad un evento ludico e di intrattenimento che sarà allestito dal 10 al 18 marzo in Piazza Gae Aulenti a Milano. Un’occasione per coinvolgere l’utente finale sull’attenzione allo spreco delle risorse della vita quotidiana».

Il ruolo delle associazioni di settore

Come da tradizione, anche per Mce 2018 non mancheranno le numerose attività organizzate dalle principali associazioni di settore: da Angaisa, Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari Climatizzazione Pavimenti Rivestimenti e Arredobagno che proporrà lo spazio CasANGAISA, per proseguire con Anima, Confindustria Meccanica Varia Affine, che nella lounge dedicata proporrà un ricco calendario di eventi, ai seminari e convegni di Aicarr, Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione e altre ancora in via di definizione.

Certificazioni da rinnovare per 200 mila imprese italiane

Certificazioni e standard Iso

Secondo una stima di Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, sono circa 200 mila le aziende italiane che devono ancora rinnovare le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale e della qualità, adeguandosi ai nuovi standard Iso (International organization for standardization). Per farlo hanno meno di un anno di tempo a disposizione e non sarà prevista alcuna proroga, parola di Emanuele Riva, direttore del dipartimento Certificazione e Ispezione di Accredia: «Numeri così importanti richiedono una gestione accurata della transizione per evitare di arrivare tutti insieme all’ultimo minuto. Per cui è bene fare presto, subito». Già, perché il 15 settembre 2018 scadrà il termine ultimo per la transizione delle due norme (Iso 9001 e Iso 14001) alle nuove versioni diffuse nel 2015 da Iso, mentre la conformità delle stesse è valutata dagli organismi di certificazione verificati a loro volta dagli Enti di accreditamento, da Accredia in Italia. E cosa succederà alle imprese che non si adegueranno in tempo alle nuove norme? «Dovranno sostenere costi maggiori per il rinnovo, che avverrà per di più in tempi più lunghi» precisa Riva, che aggiunge: «Dal 15 marzo 2018 gli organismi di certificazione dovranno svolgere tutte le verifiche secondo le nuove edizioni. Avere una certificazione valida diventa strategico per la competitività di un’azienda, senza contare che, se si vuole partecipare a bandi di gara pubblici, in alcuni casi, diventa addirittura un requisito obbligatorio. Ad oggi il 25% delle aziende mondiali ha effettuato la transizione e l’Italia è più o meno in linea. Manca il restante 75% che deve affrettarsi per recepire le nuove indicazioni”.

Certificazioni e Standars Iso

Edilizia, in Svizzera un operaio guadagna 5 mila franchi al mese. In Italia 1.200 euro

Centro di Zurigo
Centro di Zurigo

Il contratto nazionale mantello per l’edilizia in Svizzera prevede una salario minimo di 5.500 franchi per i muratori qualificati e i costruttori di strade e di 4.500 per i lavoratori senza formazione professionale. Il tutto per tredici mensilità e 40 ore e mezza alla settimana, più cinque settimane di ferie all’anno.

Mica male, vero? Vero. Soprattutto se paragonata alla retribuzione minima e media di un operaio edile italiano, che si porta a casa circa 1200 euro al mese. Eppure nella cugina Svizzera è in corso una dura lotta sindacale con i padronati per ottenere un aumento in busta paga di 150 franchi al mese per il prossimo biennio. Ma la La Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) e i sindacati Unia e Syna non hanno ancora trovato un accordo in tal senso. E molto probabilmente non lo troveranno né a breve né su queste cifre.

Come si legge in una nota stampa diramata da Unia, «dopo tre anni di congelamento salariale e malgrado il boom dell’edilizia elvetica, anche quest’anno gli impresari costruttori non vogliono garantire un aumento salariale» Ciò è necessario per riuscire a mantenere il potere d’acquisto, aggiunge il sindacato. Unia ricorda che i premi delle casse malattia gravano sul bilancio famigliare dei lavoratori edili.

D’altra parte, la Ssic riprovare ai sindacati di aver presentato chieste eccessive, oltre che di aver rifiutato un aumento individuale del salario effettivo dello 0,5% come pure di tutti i salari minimi dello 0,3%.

Centro di Zurigo
Centro di Zurigo

Le finestre da tetto Fakro sono animate dai cartoni DreamWorks

Tende per finestre da tetto Fakro

Secondo player nel settore delle finestre da tetto a livello mondiale, Fakro amplia la propria gamma accessori con una proposta pensata per i più piccoli. Per impreziosire di vivacità ed allegria le mansarde adibite a camera da letto o area gioco dei bambini, l’azienda ha infatti di recente presentato la linea di tende oscuranti Arf DreamWorks.

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Nate da una speciale partnership tra Fakro e la DreamWorks Film Studio, queste tende interne sono decorate con le immagini degli eroi di alcuni dei più seguiti film d’animazione: “I Pinguini di Madagascar”, “Dragons”, “Kung Fu Panda” o “Troll”. Divertenti e colorate, le nuove ArfDreamWorks sapranno creare uno spazio magico per i più piccoli, in cui trascorrere meravigliosi momenti di apprendimento, gioco o svago. Oltre ad essere frizzanti e spiritose, queste tende sono un’ottimale soluzione per oscurare adeguatamente gli interni.

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In Europa spiragli positivi per le costruzioni

Cantiere sostenibile
Cantiere sostenibile

Almeno a livello europeo, il 2017 potrebbe registrare un segno positivo per l’edilizia. Secondo i dati Eurostat, la produzione edilizia dell’eurozona è aumentata dello 0,1% a settembre rispetto ad agosto. Ma non tutti i dati sono positivi: l’Ufficio statistico dell’Unione europea segnala che la produzione è invece calata nei 28 Paesi della Ue (-0,4%). La produzione è aumentata di più in Slovenia (+4%) e Paesi Bassi (+1,1%). La flessione maggiore si registra invece in Romania (-4,6%), Ungheria (-3,8%) e Slovacchia (-2,4%). L’aumento del 3,1% della produzione nell’edilizia nell’area dell’euro a settembre 2017, rispetto a settembre 2016, è dovuto all’aumento della costruzione di edifici (3,7%) e all’ingegneria civile (0,9%). Nella intera Ue 28 (cioè anche chi non utilizza l’euro), l’aumento del 2,6% è dovuto all’aumento della costruzione di edifici del 3,2% e all’ingegneria civile dell’1,4%. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati, i maggiori incrementi della produzione in costruzioni sono stati registrati in Ungheria (+ 23,8%), Polonia (+ 18,1%), Slovenia (+ 7,0%) e Svezia (+ 6,8%). Sono stati registrati decrementi in Romania (-13,5%), nel Regno Unito (-1,4%) e in Belgio (-0,4%).cantiere08

Distribuzione e tecnologia: italiani lumache hi-tech

Applicazione con la realtà aumentata
Applicazione con la realtà aumentata

La diffusione delle innovazioni digitali, soprattutto a supporto della customer experience in the store, è in crescita, ma il processo di trasformazione del retail italiano è ancora lento. Solo il 42% dei grandi retailer infatti considera l’innovazione un fattore chiave per competere e avere successo e presenta una chiara e ben definita strategia digitale, formulata in prima persona dal Ceo. È iniziato però un percorso di sensibilizzazione sulle potenzialità del digitale, spinto soprattutto dall’integrazione nel vertice aziendale di figure orientate all’innovazione. La spesa in digitale dei top retailer rimane però inadeguata: anche se registra una crescita interessante, passando dal 18% del totale degli investimenti annuali nel 2016 al 20% nel 2017, tale valore è ancora inferiore a un punto percentuale del fatturato.

Queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e giunto alla sua quarta edizione, che ha condotto un’analisi sui primi 300 retailer per fatturato presenti in Italia con negozi fisici e su 200 medio-piccoli retailer italiani per analizzare la maturità digitale e l’approccio all’innovazione del retail italiano.

Applicazione con la realtà aumentata
Applicazione con la realtà aumentata

“A livello mondiale il retail continua ad affrontare un periodo di forte instabilità: da un lato la domanda riprende a crescere timidamente, dall’altro permangono grosse incertezze sulle prospettive evolutive della distribuzione fisica”, secondo Alessandro Perego, direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “La percezione è che il mondo del commercio al dettaglio sia di fronte a un momento di discontinuità dove le strategie di imprese tradizionali e Dot Com convergono sempre più. In questo contesto fortemente dinamico e dal futuro incerto, crediamo che il negozio continuerà a giocare un ruolo essenziale. Un luogo che rimarrà centrale non solo per generare vendite ma anche per coltivare la relazione con i propri consumatori. Un luogo che non rimarrà però immune da profondi cambiamenti: uno spazio sempre più digitale e sempre più integrato con l’e-commerce”. 

Aumenta la consapevolezza

In decisa crescita (erano l’80% del campione nel 2016) la percentuale dei top retailer che ha sviluppato almeno un’innovazione digitale nel front-end a supporto della customer experience in punto vendita (91%). Le soluzioni su cui si sono concentrati maggiormente gli investimenti nel 2017 sono chioschi, totem e touch point (30%), sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi (23%), digital signage e vetrine intelligenti e interattive (19%) e sistemi per l’accettazione di couponing e loyalty (14%). Per l’anno prossimo l’84% del campione dichiara interesse a migliorare l’esperienza in the store investendo in innovazioni digitali come sistemi di cassa evoluta e mobile Pos.

Anche le innovazioni digitali nel back-end sono molto diffuse tra i top retailer italiani: il 91% del campione ne ha adottata almeno una. Gli investimenti nel 2017 sono stati maggiormente focalizzati su soluzioni di Crm (16% del campione), sistemi per il monitoraggio dei clienti in store (13%), sistemi a supporto del demand, inventory e distribution planning (12%), sistemi ERP (12%) e sistemi di tracciamento dei prodotti all’interno dei magazzini o lungo la filiera tramite RFId (10%). Per il 2018 il 73% dei retailer dichiara di voler potenziare l’investimento in soluzioni per l’automazione del magazzino (attraverso voice picking o radiofrequenza), soluzioni di business intelligence analytics, ai già citati sistemi di tracciamento dei prodotti all’interno dei magazzini (o lungo la filiera) tramite Rfid e per il monitoraggio dei clienti in store.

Processi di logistica hi-tech
Processi di logistica hi-tech

Si moltiplicano i canali 

Lo sviluppo dell’approccio omnicanale è tra le priorità dei top retailer italiani: la quasi totalità dei primi 300 retailer tradizionali per fatturato operanti in Italia utilizza i canali digitali per supportare le fasi di pre-sale o post-sale o per abilitare la vendita. Più precisamente, il 95% dei retailer (era l’88% nel 2016) è presente sia online sia su mobile, mentre il 4% è presente solo online (era il 10% nel 2016).
Per quanto riguarda l’online, il 31% dei top retailer (era il 35% nel 2016) ha sviluppato un sito istituzionale per supportare il pre e post-vendita e il 68% (era il 64% nel 2016) ha un sito e-commerce. In merito al Mobile, il 31% del campione (era il 24% nel 2016) ha un’iniziativa, App o Mobile site, per offrire funzionalità nel pre e post-vendita e il 64% (era il 55% nel 2016) ha un’iniziativa di Mobile Commerce. Le differenze tra comparti merceologici sono significative: mentre nell’Editoria, nell’Informatica ed elettronica e nell’Abbigliamento oltre l’80% delle iniziative utilizza i canali digitali per vendere, nell’Alimentare solo il 30% dei top retailer è attivo con un sito e-commerce.

Nuove opportunità

“Sono molteplici le opportunità per i retailer create dall’adozione delle tecnologie digitali; è necessario però un disegno complessivo di trasformazione che rimodelli tutta l’organizzazione e i relativi processi sulla base delle nuove opportunità ed esigenze”, aggiunge Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel retail del Politecnico di Milano. “Solo il 42% dei grandi retailer considera l’innovazione un fattore critico di successo e pertanto presenta una chiara e ben definita strategia digitale, il 46% denuncia l’assenza di un disegno strategico di innovazione (il 44% lo sta però definendo) o la presenza di un Top Management che sottovaluta il potenziale del digitale e perciò non vuole essere coinvolto in tali decisioni (12%). Un quadro non roseo, ma che speriamo possa cambiare soprattutto grazie all’integrazione nel vertice aziendale di figure orientate all’innovazione. Questa curiosità e apertura culturale al cambiamento non si riflette ancora in un livello di investimento appropriato. La spesa in digitale dei top retailer rimane inadeguata: pur registrando una crescita interessante, passando dal 18% del totale degli investimenti annuali nel 2016 al 20% nel 2017, fa registrare un valore ancora inferiore a un punto percentuale del fatturato.”

Acquisti via smartphone
App per smartphone

Trasformazione del punto vendita
Per i top retailer italiani la principale sfida dello store del futuro sarà offrire una customer experience efficace e appagante a un consumatore caratterizzato da una molteplicità di bisogni e di comportamenti. Un’idea che richiede fin da ora un lavoro di riprogettazione degli spazi, dei processi e delle funzionalità dello store.
Sono quattro i cantieri di lavoro individuati per innovare il punto vendita: integrazione omnicanale tra il negozio e le iniziative digitali (indicato dal 57% del campione), offerta di nuovi servizi (più o meno) correlati al business del retailer (23%), introduzione e sviluppo di innovazioni digitali (13%) e ideazione e lancio di nuovi format di negozio (7%).

“Per quanto riguarda l’integrazione omnicanale, il negozio è visto sempre più come un canale complementare e di supporto all’e-commerce”, continua Pontiggia, “l’offerta di nuovi servizi è invece volta a incrementare il tempo ‘di qualità’ che il cliente trascorre in store, assecondando esigenze di relazione e interazione, e ad aumentare la frequenza delle visite, soddisfacendo bisogni diversi (corsi di cucina, caffetterie dotate di wi-fi ed estensione dell’apertura dei negozi 24 ore al giorno e 7 giorni su 7). Molta attenzione è rivolta alle innovazioni digitali capaci di rendere l’esperienza in negozio sempre più emozionante, attraverso la realtà aumentata e virtuale, e snella, mediante il mobile payment. Infine, tra i nuovi format di negozio, possiamo citare i temporary store, gli store esperienziali e gli showroom dove i visitatori scoprono i prodotti attraverso diversi touch point fisici, digitali e umani”.

Customer experience
La trasformazione digitale incide notevolmente sul costo di acquisizione del cliente e quindi sulla necessità di investire sulla sua fedeltà. “Più precisamente la sfida per i retailer innovativi si gioca su nuove dimensioni del Tempo e dello Spazio nelle relazioni con un consumatore che si manifesta sempre più veloce, iper-informato, razionale, opportunista e giustamente critico”, riflette Emilio Bellini, responsabile Scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel retail del Politecnico di Milano. “In tale contesto cambia anche il ruolo delle tecnologie digitali di front-end: non vengono adottate solo per migliorare l’informazione sull’offerta e/o i processi di up-selling e cross-selling, ma anche per abilitare nuovi significati dell’esperienza vissuta dal consumatore prima, durante e dopo la visita negli store fisici.” La ricerca 2017 ha permesso di identificare quattro modelli di Infinite Customer Journey, disegnati non più come una sequenza lineare di tappe, ma come un’esperienza fluida, abilitata da tecnologie digitali che ingaggiano in modo continuo il cliente sia all’interno sia all’esterno dello store. Aggiunge Lucio Lamberti, Professore associato di Marketing Multicanale e Coordinatore di Pheeel: “In diversi contesti di vita, lo stesso cliente può avere modelli di interazione con l’ambiente estremamente differenti, e la capacità del retail di fornire in-store experience adatte ai diversi contesti di shopping del cliente (ad esempio, orientata alla convenience se il cliente cerca un flusso rapido, orientata alla ricchezza informativa in caso di ricerca di maggiore supporto, ecc.) rappresenta la sfida chiave di rafforzamento del ruolo del retail come snodo di valore nei processi di acquisto.” Ne deriva la necessità, nelle strategie di innovazione digitale, di sviluppare diversi percorsi esperienziali abilitati dalle tecnologie, e far evolvere il modello di encounter verso la gestione coerente di bisogni diversi portati nel tempo dallo stesso cliente.

I medio-piccoli
L’approccio all’innovazione digitale dei medio-piccoli retailer rimane ancora molto timido: l’incidenza della spesa digitale è limitata a pochi decimi di punto percentuale sul fatturato generato. Tra le barriere che bloccano l’investimento prevalgono la prospettiva di ritorni poco certi, costi elevati, la mancanza di competenze interne adeguate e la scarsa conoscenza delle innovazioni digitali presenti sul mercato.

Il 92% dei medio-piccoli retailer ha investito soprattutto nell’ottica di migliorare la customer experience in the store. 8 su 10 hanno installato sistemi di cassa evoluti e Mobile POS, 7 su 10 pubblicizzano la propria attività commerciale tramite un canale innovativo (sistemi di pubblicità via web, email, Sms o Social Network), 2 su 10 hanno attivato sistemi promozionali via Sms o coupon digitali, 2 su 10 hanno adottato sistemi di sales force automation e 2 su 10 ha attivato sistemi di loyalty (tramite carta dotata di banda magnetica o codice a barre).

L’83% degli intervistati ha sviluppato anche almeno un’innovazione digitale nei processi di back-end. Ben 8 rispondenti su 10 adottano sistemi di comunicazione con i fornitori tramite email o sistemi web, 3 su 10 emettono fatture e bolle elettroniche e 3 su 10 utilizzano sistemi gestionali per il demand planning e distribution planning basati su supporti elettronici.

Il 60% dei medio-piccoli retailer ha infine abilitato innovazioni a supporto dell’omnicanalità, sviluppando la propria presenza sul web con una scheda di descrizione su un portale online, un sito informativo o un proprio sito e-commerce.

Faraone Industrie con l’Università dell’Aquila per sviluppare l’innovazione 

Faraone-industrie

Faraone Industrie ha incontrato gli studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’Aquila per un seminario formativo dedicato alla sicurezza nel lavoro in quota. Il seminario ha inoltre illustrato ai ragazzi criteri e norme da rispettare per rendere l’area di lavoro dell’operatore protetta e sicura in base alle differenti attività da svolgere in altezza.

Durante l’incontro l’azienda ha illustrato le possibilità di collaborazione con la facoltà, mettendo in palio quattro borse di studio della durata di 2 anni con possibilità di stage formativi e alloggio. 

Bisogna credere nei giovani e nelle loro idee, ha dichiarato l’ad Piero Faraone. Questa iniziativa ha l’intento di sostenere i ragazzi nel loro percorso di studi, di stimolare la loro creatività coinvolgendoli in progetti reali ed innovativi e, creando così una “fabbrica delle idee“.

L’incontro ha visto inoltre la possibilità di creare una collaborazione con il corso di Ingegneria Elettronica, sviluppando un corso professionalizzante che permetta ai ragazzi di confrontarsi con progetti reali e risolverne eventuali problematiche o proporre soluzioni di miglioramento.

YouTrade Academy tra le eccellenze dell’edilizia e la nuova app e-store

La salute dell’edilizia assomiglia a quello di un lungodegente: non si schioda da una calma piatta, anche se il paziente ha lasciato la zona della prognosi riservata. Eppure ci sono aziende che vanno benone. Lo ha spiegato Federico Della Puppa, coordinatore del Centro Studi YouTrade durante il nuovo incontro di YouTrade Academy. L’evento organizzato negli spazi di iLab di Italcementi da Virginia Gambino Editore, che ha come obiettivo quello di approfondire i temi legati al mondo delle costruzioni, è stato particolarmente significativo.

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Oltre ai trend dell’edilizia, infatti, sono stati commentati in anteprima i risultati della ricerca su 1.100 bilanci delle aziende. Oltre a esaminare i conti delle imprese della intera filiera delle costruzioni, dai produttori alla distribuzione, la ricerca esclusiva del Centro Studi YouTrade ha per la prima volta introdotto speciali classifiche: Best Performance Of The Year, Best Evolution Of The Year, Best Balance Of The Year, per mettere in luce chi ha messo a segno i risultati migliori. Le classifiche complete saranno pubblicate assieme al prossimo numero di YouTrade.

Ma la Academy del 10 novembre è stata eccezionale anche per un altro motivo: ha svelato le caratteristiche di uno strumento che può dare una spinta significativa al business delle aziende della distribuzione. Si tratta della prima app, battezzata e-store, studiata appositamente per chi vende materiali per il mondo delle costruzioni. Si può utilizzare su smartphone, tablet o via computer, e permette di gestire le vendite 24 ore al giorno, qualsiasi momento alla settimana, grazie a un sistema di prenotazione della merce, che ottimizza lavoro e logistica dei distributori. Consente, infatti, di ottimizzare i tempi morti della giornata e, allo stesso tempo, di migliorare la conoscenza dei propri clienti. Offre anche la possibilità di creare sconti ad hoc, di gestire il listino, e funziona anche offline. La app è il frutto della collaborazione tra Virginia Gambino Editore e la softwarehouse Cosmobile.

Multipor firma il primo edificio CasaClima Gold in Salento

Isolamento ad alte prestazioni Multipor di Ytong-Xella

Immersa nel paesaggio armonioso della campagna salentina, fra vitigni, uliveti, alberi da frutto e vegetazione tipicamente mediterranea, sorge villa iChiani, una affascinante struttura ricettiva dove trascorrere vacanze indimenticabili, in piena armonia con l’ambiente e la natura circostante. Le parole d’ordine che hanno caratterizzato il progetto di recupero dell’edificio esistente sono state infatti: sostenibilità, massima efficienza, indipendenza energetica da combustibili fossili, tecnologia domotica evoluta.

Il progetto di recupero dell’edificio esistente curato dall’Arch. Gianfranco Marino di Gagliano del Capo (LE), ha permesso di trasformare la residenza estiva dei proprietari in una struttura ricettiva all’avanguardia, caratterizzata da elevata efficienza energetica, ecosostenibile, dove il comfort abitativo è massimizzato sotto ogni punto di vista.

iChiani_CasaClima Gold Multipor

L’intervento, realizzato in un arco temporale davvero breve, da novembre 2016 ad aprile 2017, ha previsto una serie di opere volte alla riqualificazione funzionale, igienico-sanitaria ed energetica dell’immobile risalente alla fine degli anni 70. L’edificio originale presentava una distribuzione degli spazi interni poco funzionale e inadatto alle sopravvenute esigenze d’uso. L’Arch. Marino ha sviluppato il progetto di restyling, operando senza aumentare la superficie e il volume dell’immobile, preservando l’architettura tipica del luogo nel rispetto del vincolo paesaggistico a cui la zona è sottoposta, oltre a dedicare particolare attenzione alla razionalizzazione degli spazi abitativi, in funzione della nuova destinazione d’uso.

L’edificio, dalla caratteristica geometria regolare tipica della zona, si sviluppa su un solo piano fuori terra su una superficie di circa 140 mq, dove gli spazi abitativi sono stati completamente ripensati e riorganizzati: la parte anteriore accoglie un ampio soggiorno openspace, collegato da arioseporte-finestre al pergolato che si affaccia sulla piscina, mentre dall’altro lato un funzionale disimpegno raccorda la zona giorno alla zona notte, composta da 4 camere da letto e 3 bagni.

iChiani_CasaClima Gold Multipor

Dal punto di vista della riqualificazione energetica, orientata ad ottenere un sensibile risparmio economico in tutte le stagioni dell’anno, il progettista ha scelto di adottare il protocollo volontario CasaClima, elaborando un progetto che ha consentito di ottenere la certificazione CasaClima Gold, rilasciato dall’Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima di BolzanoIChiani è il primo edificio, e ad oggi l’unico, del territorio salentino che si fregia di questo prestigioso riconoscimento.

Il progetto, in linea con le indicazioni del succitato protocollo, ha previsto una serie di interventi volti a raggiungere la massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale dell’edificio. Sono stati quindi eseguiti, fra gli altri: la sostituzione di tutti i serramenti con nuovi infissi certificati, l’installazione di sistemi di schermatura solare orientabili e gestiti con tecnologia domotica di ultima generazione per limitare al minimo il surriscaldamento dovuto all’irraggiamento diretto delle superfici vetrate, l’installazione di un sistema impiantistico funzionale ed integrato – calibrato con le prestazioni energetiche dell’edificio – costituito da un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata, un sistema di produzione di energia elettrica e di ACS alimentato da un impianto fotovoltaico e un impianto solare termico, entrambi installati e posati perfettamente a raso sulla copertura piana, senza impattare sull’estetica dell’edificio.

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In maniera contestuale e sinergica a tali misure, si è agito sulla riqualificazione energetica dell’involucro esistente, costituito da una muratura portante in blocchi semipieni di calcestruzzo vibrato, realizzando un sistema di isolamento a cappotto con i pannelli Multipor di Ytong, in spessore 240 mm, ponendo particolare cura in fase progettuale ed esecutiva all’eliminazione dei ponti termici. I pannelli isolanti minerali Multipor, prodotti esclusivamente con materiali naturali di origine minerale come calce, sabbia e acqua, attraverso un processo produttivo che richiede una bassissimo fabbisogno energetico, sono stati scelti dall’Arch. Marino per le loro eccellenti proprietà isolanti e per l’elevata inerzia termica.

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L’elevata inerzia termica” spiega l’Arch. Gianfranco Marino“risulta fondamentale in ottica di risparmio energetico sia nelle stagioni invernali ma ancora più in fase estiva, in quanto attenua e ritarda in modo efficace il passaggio dell’onda termica dall’esterno verso l’interno della parete mantenendo negli ambienti una temperatura il più possibile costante, adattandosi perfettamente alle esigenze specifiche di questa tipologia di intervento e della zona climatica (C) in cui è sito l’immobile.”

Le pareti fuori terra costituite da blocchi semipieni di calcestruzzo vibrato isolate con sistema a cappotto Multipor di spessore 240 mm hanno fatto registrare valori di notevole rilevanza: una trasmittanza termica delle pareti di 0,155 W/m2K, un valore di trasmittanza periodica di 0,007 W/m2K e sfasamento di -19,3 h, un valore eccellente che permette il pieno rispetto della norma.

Queste prestazioni hanno contribuito a conseguire importanti livelli di efficienza certificati da 3 diverse tipologie di protocollo:

  • Certificazione in Classe energetica A4, ottenuta in base alla normativa nazionale di riferimento D.lgs. 192/2005, con un parametro di 0,00 kWh/m2a, il livello più alto;
  • Certificazione ITACA,per la sostenibilità ambientale;
  • CertificazioneCasaClima Gold,rilasciata dall’Agenzia per l’Energia Alto AdigeCasaClima di Bolzano, per l’efficienza energetica e le basse emissioni in atmosfera, con un valore di efficienza involucro di 2 kWh/m2a e un valore di efficienza complessiva di 0 kgCO2/m2a, in altre parole, una casa a zero emissioni.IChiani è il primo edificio, e ad oggi l’unico, del territorio salentino che si fregia di questo prestigioso riconoscimento.

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LA SCHEDA

Progetto: Villa iChiani
Ubicazione: Gagliano del Capo (LE)
Intervento: Ristrutturazione energetica e funzionale
Progettista: Arch. Gianfranco Marino
Impresa: Smart Domus – Associazione di artigiani e professionisti
Isolamento termico delle pareti esterne: Isolamento a cappotto con Multipor 240 mm
Certificazioni:CasaClima Gold, Classe energetica A4, ITACA

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Cresme: le costruzioni cresceranno del 2,5%

Lavori di riqualificazione
Lavori di riqualificazione

Se non fosse una tragedia, sarebbe una barzelletta: ogni anno le previsioni di una ripresa dell’edilizia sono spostate a quello successivo. È così anche per l’analisi che il Cresme presenta nel suo Rapporto annuale, giovedì 16 a Venezia. Il centro studi, per bocca del direttore Lorenzo Bellicini (come riporta il Sole 24Ore), ammette che le previsioni degli ultimi anni si sono rivelate fallaci: per il 2017, per esempio, il centro prevedeva una crescita del 2,6%. La realtà è amara: la ripresa c’è stata, ma è meno della metà, ferma all’1,1%. Un aumento che non recupera certo il frutto della crisi, con il 33% degli investimenti persi e che ha lasciato a casa 600mila addetti negli ultimi dieci anni.

Lorenzo Bellicini
Lorenzo Bellicini

Il Cresme stima per quest’anno una quota 167 miliardi per gli investimenti in costruzioni, di cui 139 per nuove opere e 36,4 miliardi per la manutenzione. A questo si aggiungono 1,8 miliardi per gli impianti di energia rinnovabile, in pratica per i pannelli di fotovoltaico. In compenso, si fa per dire, sono ancora calati dell’1,5% gli investimenti in opere pubbliche. E per il 2018? Il Cresme vede ancora rosa: questa volta l’aumento del settore delle costruzioni è previsto del 2,5%, per merito del traino delle opere pubbliche, che dovrebbero crescere del 4,8%. Chissà, magari questa volta ci azzecca.

Lavori di riqualificazione
Lavori di riqualificazione

Le novità Eclisse a Batimat 2017

Appuntamento fisso dal 1994, Batimat di Parigi si conferma essere una vetrina di altissimo livello per Eclisse. Qui dal 6 al 10 novembre presso il Parc des Expositions di Veillepinte sono state rivelate le più importanti innovazioni e novità dal mondo delle costruzioni. «L’edizione di quest’anno ha visto una partecipazione di visitatori specializzati senza precedenti, con una massiccia percentuale di operatori provenienti dall’estero» ha detto Laurence Renevot, direttore di Eclisse France.

Eclisse, Batimat 2017

Eclisse ha riproposto a Batimat il concept espositivo che già aveva caratterizzato la sua presenza alla scorsa edizione della fiera Bau di Monaco, espressione del nuovo posizionamento e payoff aziendale “Vediamo Oltre”. La struttura, composta da un’area hospitality centrale e quattro portali con video wall integrati comunica l’immagine innovativa e futuristica dell’azienda. «In questo stand il visitatore è invitato a vedere da vicino e riconoscere i prodotti nella loro versione grezza, così può coglierne tutte le caratteristiche esclusive che li rendono diversi dalla concorrenza. Questi dettagli sono fondamentali tanto nella fase di posa in opera quanto nella resa estetica finale» ha dichiarato Luigi De Faveri, presidente di Eclisse .

Passione, determinazione e innovazione sono i valori che caratterizzano l’azienda e la personalità di Cécile Laguette, 31 anni, skipper professionista e ospite d’eccezione allo stand. Da quest’anno veste ufficialmente i colori Eclisse in Francia.
Passione, determinazione e innovazione sono i valori che caratterizzano l’azienda e la personalità di Cécile Laguette, 31 anni, skipper professionista e ospite d’eccezione allo stand. Da quest’anno veste ufficialmente i colori Eclisse in Francia.

Eclisse ha ricevuto la nomination al concorso innovazione 2017 di Batimat nella categoria espositore per il prodotto Unique 32 dB. Il prodotto, presentato in esclusiva mondiale è la prima soluzione acustica per porta scorrevole a scomparsa dell’azienda. Grazie a speciali materiali fono assorbenti, questo prodotto è in grado di ridurre il rumore tra le stanze garantendo un abbattimento acustico pari a 32 dB. Il prodotto (soluzione controtelaio e pannello porta) è disponibile sia con prestazioni 32 dB che 35 dB (certificata da PV n°144-2016-IAP rev.1). Tutti i vantaggi di una porta a scorrevole a scomparsa ora hanno in più il benessere del comfort acustico.

Ogni elemento è stato progettato per garantire l’insonorizzazione della porta. Quando la porta è chiusa, si attivano apposite guarnizioni che sigillano l’intero perimetro, insonorizzando l’intero foro porta. La particolare stratigrafica del pannello garantisce alte prestazioni fonoisolanti. Gli stipiti acustici sono già fresati e pronti per l’applicazione delle guarnizioni acustiche. Applicati sulla porta e sugli stipiti, sigillano il perimetro della porta, chiudendo tutti gli interstizi fra porta e stipiti sia nello spazio della battuta che nello spazio all’interno della bocca del cassone. 

Presentato a Batimat in esclusiva mondiale Unique 32 dB (soluzione controtelaio e pannello porta) è la prima soluzione acustica per porta scorrevole a scomparsa Eclisse.
Presentato a Batimat in esclusiva mondiale Unique 32 dB (soluzione controtelaio e pannello porta) è la prima soluzione acustica per porta scorrevole a scomparsa Eclisse.

Presenti a Batimat anche le soluzioni tagliafuoco. Unique EI30 è uno speciale controtelaio con porta a scomparsa resistente al fuoco e al fumo per 30 minuti. In caso di incendio, le guarnizioni intumescenti poste attorno alla porta si gonfiano per effetto del calore, bloccando la fuoriuscita e il propagarsi di fumi nelle altre stanze. Compatibile con i dispositivi SSI (Systèmes de Sécurité Incendie), Unique EI30 risponde alle normative francesi ed europee di sicurezza antincendio. Questa soluzione incontra la domanda del pubblico specializzato e imprese in materia di costruzione di edifici pubblici del mercato francese. Entrambi i prodotti saranno disponibili con performance e certificazioni specifiche per il mercato italiano a partire da inizio 2018.

A sinistra: Eclisse Unique EI30 è uno speciale controtelaio con porta a scomparsa resistente al fuoco e al fumo per 30 minuti. A destra: Eclisse Unique 32 dB
A sinistra: Eclisse Unique EI30 è uno speciale controtelaio con porta a scomparsa resistente al fuoco e al fumo per 30 minuti. A destra: Eclisse Unique 32 dB