Ripresa possibile per l’edilizia?

Gli italiani sono pessimisti di natura. E spesso hanno ragione a vedere nero. Ma non sempre è necessario scovare il lato negativo delle cose. Parliamo di covid-19, per esempio. Accanto agli aspetti deprimenti che riguardano l’economia, per non parlare delle implicazioni sanitarie, ce n’è anche uno positivo. Ebbene sì, il lockdown ha aumentato la voglia degli italiani di cambiare casa o, perlomeno, di allargare la propria abitazione. È un trend di cui sarebbe bene tenere conto, anche perché non è così scontato che si tornerà presto a uno stile di vita in tutto e per tutto identico a quello precedente. E non è solo una sensazione: l’ultima edizione di CasaDoxa, osservatorio sul rapporto tra italiani e mattone della società di ricerche Bva-Doxa, conferma quella che era una sensazione. La ricerca della Doxa, si badi bene, ha coinvolto 7 mila famiglie ed è quindi da leggere con rispetto. Risultato: il 12% delle famiglie vuole cambiare casa.

La percentuale è quasi il doppio rispetto alle intenzioni manifestate un anno fa nell’analoga indagine, e altrettanto se si considera quella del 2018. L’analisi mette in luce altri aspetti che possono riflettersi positivamente sul mercato dell’edilizia, oltre che su quello immobiliare. Il 70% dei nuclei familiari che pensano di traslocare, intende (o vorrebbe) acquistare una nuova abitazione. Se si traduce in percentuale sul totale, significa che l’8,4% delle famiglie italiane pianifica l’acquisto di un immobile. E se consideriamo questa percentuale in termini assoluti, vuol dire che 1 milione e mezzo di famiglie progetta un trasloco. Con relativi lavori di sistemazione della casa, se si tratta di un appartamento pre esistente, oppure di ricerca di nuove costruzioni. A proposito, che tipo di immobile è al centro delle ricerche? L’altro dato positivo riguarda proprio la crescente attenzione verso immobili di qualità: nel 2018 solo il 39% del campione era interessato ad abitazioni inserite in immobili con una classe energetica superiore, mentre nel 2019 si è passati al 53% e nel 2020 il 61% di chi vuole acquistare casa la vorrebbe riqualificata, oppure nuova ed energeticamente sobria. Ma le buone notizie non sono finite, perché anche chi non cambierà casa intende migliorare la propria esistenza: è circa il 46% del campione Doxa. E, in particolare, il 22% comprerà mobili, il 20% cambierà gli spazi, il 17% vuole ristrutturare le camere (in primis living e bagni).

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