Indagine di Qonto: l’edilizia punta sul digitale

Per oltre il 70% delle Pmi e dei professionisti italiani nel settore dell’edilizia e costruzioni gli strumenti digitali sono centrali per il business. È una delle conclusioni a cui è giunta Qonto, servizio finanziario dedicato alle piccole e medie imprese. Secondo l’indagine condotta da ProntoPro su oltre 1000 PMI e oltre 500 professionisti , marketplace per servizi professionali,  nel 2022 il 75% circa degli imprenditori edili investirà in digitalizzazione e di questi oltre il 65% utilizzerà le risorse messe a disposizione dal Pnrr. Inoltre, sarà sempre più consolidato l’utilizzo di sistemi di pagamento digitali (lo sostiene oltre l’80% degli intervistati). Infine, le piattaforme e-commerce saranno l’area in cui più aziende investiranno nel 2022.

Secondo i dati raccolti, per la grande maggioranza l’utilizzo di strumenti digitali gioca un ruolo importante o molto importante per la propria attività (con un punteggio di 4 o 5 su 5). Un dato che dimostra come il digitale sia ormai fondamentale per la maggior parte dei business, seppur lievemente al di sotto della media italiana, che si attesta oltre il 75%.

Lavori in cantiere
Lavori in cantiere

La trasformazione sta impattando i processi di business, tanto verso l’esterno, con nuovi canali di vendita e distribuzione di prodotti e servizi ai propri clienti, quanto all’interno, attraverso una nuova organizzazione del lavoro: per quasi l’85% delle imprese intervistate, servizi e strumenti digitali sono utili per ottimizzare il lavoro di team.

I servizi finanziari alle PMI italiane, incluse quelle dell’ediizia, è anche il business di Qonto, che ha inaugurato il 2022 chiudendo un round di investimento Serie D per un valore di 486 milioni di euro ed è pronta a investire oltre 100 milioni di euro in Italia nei prossimi due anni, in un ambizioso piano di espansione. Qonto punterà sul costante sviluppo dei propri prodotti e servizi e su partnership con servizi complementari e player come ProntoPro, vetrina online per aumentare la clientela e ottenere e inviare richieste di lavoro, che supportano la digitalizzazione del business a 360°.

Secondo le previsioni dell’azienda fondata in Francia, l’accelerazione del processo di digitalizzazione per le imprese del mondo delle costruzioni – in linea con il quadro nazionale – proseguirà nella fase di ripartenza post-pandemia, con l’obiettivo di passare da un approccio di tipo emergenziale a uno strategico e di lungo periodo. A confermarlo sono soprattutto le previsioni sugli investimenti destinati alla transizione digitale nel 2022, sostenuti anche dagli incentivi per le Pmi messi a disposizione dal Pnrr, che ha destinato circa 30,6 miliardi (oltre il 60%) all’innovazione e digitalizzazione delle imprese – aspetto ritenuto fondamentale per rilanciare l’economia del nostro Paese, cogliendo appieno l’opportunità di una ripartenza economica del Paese attraverso un’innovazione sostenibile e reale.

Ed è proprio l’opportunità offerta dal Pnrr che guiderà la digitalizzazione delle imprese del settore edile nel 2022: oltre il 75% delle imprese e dei professionisti intervistati investirà nella digitalizzazione del proprio business e di queste oltre il 65% dichiara che utilizzerà gli incentivi messi a disposizione per sostenere la competitività del sistema produttivo nazionale attraverso la conversione al digitale della propria realtà. Un dato particolarmente interessante considerando che, secondo i risultati dell’Osservatorio Qonto realizzato a marzo 2021, il settore edile risultava essere il meno incline ad effettuare investimenti in digitalizzazione, indicando nella maggior parte dei casi la mancanza di risorse economiche come principale freno ai propri progetti in materia di transizione digitale.

A livello di aree strategiche, nel 2022, oltre il 42% degli intervistati investirà in programmi per e-commerce, il 40% circa in attività di marketing e advertising, e poco meno del 30% orienterà i propri investimenti verso software gestionali. Il 73% circa delle imprese e dei professionisti del settore utilizza servizi finanziari digitali quali banking online o strumenti per ottimizzare la gestione delle spese aziendali e la contabilità, e oltre il 60% di questi dichiara di aver aumentato l’utilizzo di questi strumenti in seguito allo scoppio della pandemia. L’84% circa delle aziende, inoltre, ritiene che i servizi finanziari digitali permettano di risparmiare tempo nella gestione del business.

Inoltre, sempre secondo il sondaggio svolto da Qonto e ProntoPro, oltre l’80% delle imprese e dei professionisti del mondo edile utilizza strumenti di pagamento digitale, come ad esempio POS Mobile o sistemi come Satispay e PayPal: un dato al di sopra della media italiana che si attesta attorno al 70% circa. Oltre il 35% delle aziende del settore, in particolare, ha adottati nuovi

strumenti di pagamento alternativi al contante a partire dall’emergere della pandemia, confermando un trend trainato dal cambiamento delle abitudini di consumo e da misure come il Cashback di Stato e il credito d’imposta sulle commissioni POS per i commercianti.

Con le restrizioni attuate per contenere l’emergenza sanitaria, per molti business la promozione della propria attività attraverso canali online è stata ancor più importante. Secondo la ricerca di Qonto e ProntoPro, a fine 2021 circa il 73% delle imprese e dei professionisti del settore edile promuove la propria attività attraverso strumenti digitali, dai social, ai motori di ricerca, a marketplace generici o specifici.

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