Riccardo Giannettoni, Imer Equipment: la ripresa? Anche in agosto

«Affrontiamo questo momento di grande difficoltà con la forza e lo spirito di squadra che caratterizzano da sempre il nostro gruppo. Insieme potremo vincere anche questa sfida». È la risposta al coronavirus di Imer Group, azienda toscana specializzata dal 1962 nella produzione di macchine e attrezzature per l’edilizia.

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Lo stabilimento Imer a Rapolano Terme

«Ci vorrà ancora maggiore collaborazione tra gli operatori del settore per uscire il più rapidamente possibile da questa situazione di stallo» afferma Riccardo Giannettoni, direttore commerciale della divisione Equipment di Imer International. «Sono però molto fiducioso. Rivenditori, produttori, imprese fanno parte di una filiera unica e consolidata, sono tutte aziende che nei momenti difficili hanno saputo fare squadra e lo faranno anche in questa occasione».

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Riccardo Giannettoni, direttore commerciale della divisione Equipment di Imer International

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Domanda. In che modo Imer sta affrontando il problema del coronavirus in Italia e negli altri Paesi in cui opera?
Risposta. In Italia con il lockdown tutte le attività distributive nella filiera delle costruzioni si sono arrestate. Sono rimasti attivi pochi distributori che operano nel settore industriale nelle filiere considerate strategiche. Il coronavirus ha intaccato le attività anche negli altri Paesi, con modalità e tempi diversi. In alcune nazioni il settore edilizia è considerato prioritario e, quindi, non si è fermato. In altri, invece, è stato bloccato. In generale, comunque, il settore delle costruzioni ha vissuto una condizione di scarsa operatività con un globale rallentamento.

D. Qual è stato, secondo voi, il Paese che si è mosso meglio in questa emergenza?
R. Dal punto di vista dei numeri, in Europa sembra che la Germania sia riuscita a confinare il più possibile la diffusione del virus senza mettere in crisi il proprio sistema sanitario. Gli altri Paesi, lasciando alcuni settori aperti e altri chiusi, hanno gestito l’emergenza in maniera differenziata.

D. Durante il lockdown come avete gestito l’attività?
R. Inizialmente le attività sono state sospese completamente e quando è stato possibile sono state portate avanti con un livello di operatività minimale. Di fatto, abbiamo gestito solo spedizioni urgenti di materiale in stock rivolte alle filiere strategiche. Il personale commerciale e customer care, invece, è rimasto disponibile per gestire eventuali emergenze in smart working.

D. State mettendo in atto iniziative per la Fase 2?
R. Abbiamo proseguito con l’adeguamento degli stabilimenti produttivi per accedere alla Fase 2 in maniera sicura, rispettando tutte le norme di distanziamento sociale e le norme igienico-sanitarie, ma anche organizzando nuove modalità di lavoro e di gestione degli spazi all’interno degli stabilimenti.

D. Quale sarà lo scenario per l’edilizia a breve – medio termine?
R. Credo ci sarà una ripresa graduale delle attività nel mese di maggio e di giugno. Se tutto andrà bene, si riuscirà a tornare a una completa operatività in un periodo non inferiore a tre mesi. In ogni caso, Imer sta già pensando di utilizzare agosto come mese lavorativo per recuperare e organizzare il lavoro in maniera più razionale, evitando assembramenti tra gli operatori. Preferiamo gestire una produzione inferiore, ma costante, piuttosto che picchi dovuti alla successiva chiusura per le ferie estive.

D. Imer è specializzata in macchine e attrezzature per l’edilizia. Come si è trasformato il settore delle macchine negli ultimi anni e come sarà il cantiere del futuro?
R. L’edilizia è andata verso una sempre maggiore specializzazione. Questo ha comportato la necessità di offrire una gamma di macchine sempre più tarate sulle esigenze del cantiere, per l’applicazione de più svariati materiali, dai nuovi sistemi costruttivi ai materiali da ripristino. In Italia oggi il problema più urgente riguarda la ristrutturazione e manutenzione delle opere di viabilità, un’attività che deve anzi cercare di recuperare il più possibile il tempo perso negli anni passati. In questa filiera materiali ad altissime prestazioni e macchine con elevate specificità troveranno il loro connubio più importante.

D. Quali soluzioni propone Imer per il cantiere e quali sono i plus delle sue macchine rispetto ai competitor?
R. Negli ultimi anni i nostri prodotti si sono specializzati in modo da garantire sempre la massima efficienza nell’applicazione dei materiali di nuova generazione, come le nuove macchine per il mescolamento dei premiscelati o dei materiali fibrati. Tutto questo senza dimenticare la sicurezza, che Imer ha sempre posto al centro della propria proposta, facendosi promotrice anche presso gli altri produttori del rispetto delle norme vigenti e delle buone prassi per tutelare gli operatori in cantiere. Tutte le macchine Imer sono dotate di dispositivi di sicurezza, sistemi di aspirazione per abbattere la dispersione in atmosfera di polveri sottili, sistemi studiati per tutelare l’ergonomicità che è un aspetto intrinseco della sicurezza. Un operatore che lavora bene, si affatica meno e non è quindi indotto a compiere errori, causa di incidenti e problemi in cantiere.

D. E sul fronte dei consumi e della durabilità?
R. La nostra gamma è costituita prevalentemente da macchine elettriche, adatte sia a cantieri industriali che per la ristrutturazione civile. Le nostre macchine sono sviluppate con motori elettrici monofase ad alta efficienza, che garantiscono alte prestazioni e un bassissimo consumo di energia. Inoltre, hanno un profilo costruttivo e di progettazione molto performante, che tiene in considerazione tutte le condizioni di lavoro, di stress, di carico. Diciamo che sono costruite per lavorare in maniera continua, 24 ore su 24, sette giorni su sette, ovviamente la loro durabilità riflette l’utilizzo che se ne fa in cantiere. Imer mette comunque a disposizione un servizio di ricambistica: attraverso il sito internet www.imerglobalcustomercare.com il cliente può trovare tutti i componenti della macchina che gli servono, rivolgersi alla nostra rete per il loro acquisto e ai nostri centri assistenza autorizzati per la sostituzione.

D. Quali sono i prodotti di punta dell’offerta Imer?
R. In questo momento tutte le macchine per il mescolamento e la spruzzatura di malte tecniche, disponibili sia in modalità di alimentazione monofase che trifase. L’ultima nata è la pompa S50 Airless, che utilizza un sistema di statore-rotore per imprimere la pressione al fluido e nebulizzarlo senza necessità di un compressore addizionale. Questa macchina si presta in particolare per stucchi da riempimento e in pasta, pitture intumescenti e lavabili, trovando applicazione nel settore del cartongesso, dei cappotti e delle facciate esterne. In più la macchina airless è dotata anche di un kit di conversione che la trasforma in una macchina da intonaco tradizionale, prestandosi a un doppio utilizzo. Un vantaggio per i noleggiatori che con l’acquisto di una sola macchina riescono a coprire più famiglie di prodotti per i propri clienti.

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La nuova pompa S50 Airless

D. Le vostre macchine sono tutte adatte al noleggio?
R. Assolutamente sì. Le macchine Imer hanno un valore unitario che va dai 400 a 40 mila euro. Oggi nell’offerta italiana c’è un grande sviluppo per il noleggio di macchine da sollevamento, ma è ancora poco diffuso il noleggio di macchine più piccole per lavori specifici, al contrario di altri paesi europei come Inghilterra, Francia e Germania, in cui questi prodotti sono ampiamente utilizzati nei parchi noleggio, garantendo redditività estremamente interessanti.

D. Queste macchine sono una reale opportunità di incremento di business all’interno dei magazzini di materiali edili?
R. Queste piccole macchine si prestano in particolare all’aumento del business nella rivendita edile. Anche perché il cliente che si rivolge alla rivendita, oltre a chiedere il prodotto, necessita anche di consulenza sulle modalità di applicazione e le attrezzature necessarie per compiere l’intervento. Avere a disposizione la macchina adatta sicuramente completa il servizio.

D. Che cosa deve fare il rivenditore per trattare le vostre macchine nel modo adeguato?
R. Innanzitutto avere la disponibilità di un paio di persone all’interno dell’azienda da formare sul funzionamento delle macchine, così che possano avere gli elementi di base per interloquire con l’impresa edile. Qualora il rivenditore dovesse avviare anche un’attività di noleggio, lo invitiamo a partecipare ai corsi di formazione che facciamo periodicamente presso la nostra sede. In questi casi è necessaria la presenza di un tecnico in grado di eseguire le attività di manutenzione di base e controllo prima e dopo il noleggio.

D. Come si articola il rapporto di Imer con i rivenditori?
R. Svolgiamo sul territorio un’attività costante di contatto attraverso il responsabile vendite e una rete di 12 agenti che offrono consulenza e supporto sulle macchine più adatte alle varie esigenze. Offriamo inoltre un supporto attraverso la nostra rete di centri assistenza che si occupano anche direttamente della messa in servizio, togliendo l’onere alle rivendite di iperspecializzarsi ma permettendo comunque loro di offrire un servizio completo ai propri clienti.

D. Uno degli imperativi di oggi per affrontare meglio il mercato è fare rete. Imer ha attive delle partnership?
R. Abbiamo diverse collaborazioni con i produttori di materiali per ottimizzare le prestazioni delle macchine e offrire un supporto tecnico affinché questi materiali vengano applicati nel migliore modo possibile, andando anche direttamente in cantiere tramite i nostri centri assistenza.

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Operazione di intonacatura con la pompa S50 Airless

Imer Group: quattro divisioni

Da oltre 50 anni Imer Group progetta macchine e attrezzature destinate al settore edilizio. Il gruppo è strutturato in quattro divisioni, ognuna delle quali è caratterizzata da un proprio marchio.

Imer Equipement: divisione storica dell’azienda, gestisce le linee delle macchine e attrezzature per il cantiere (betonaggio, mescolamento, elevazione, taglio, compattazione, gruppi elettrogeni), per la proiezione e il trasporto (macchine per mescolamento e proiezione di malte per intonaco premiscelate e tradizionali, trasportatori pneumatici per sottofondi, pompe per calcestruzzo). Lo stabilimento produttivo è situato a Rapolano Terme (Siena).

Imer Access: la divisione gestisce le linee delle piattaforme aeree semoventi, sia
a pantografo che a braccio articolato, e le piattaforme cingolate. Lo stabilimento
produttivo è situato a Pegognaga (Mantova).

Imer Concrete: la divisione realizza impianti e macchine per la produzione, il trasporto
e la posa del calcestruzzo, e ha sede a Basaldella di Campoformido (Udine).

Kato Imer: divisione nata dalla joint venture con la giapponese Kato Works,
si occupa della produzione di miniescavatori e mini-dumper, e ha sede a San
Gimignano, in provincia di Siena.

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