Il governo elimina la struttura per riqualificare le scuole

Prima la riduzione della flessibilità per le imprese, sotto nome di Decreto Dignità. Poi, un’altra novità che non farà piacere alle aziende che lavorano nel settore delle costruzioni. Ne ha dato notizia Repubblica: il nuovo governo ha deciso di smantellare Italiasicura/Scuole, cioè la struttura per la riqualificazione dell’edilizia scolastica promossa dal governo Renzi.

È vero, si poteva fare di più. Ma il bilancio è tutt’altro che negativo: dal 2014 questa task force ha consentito di stanziare 10 miliardi di euro (più di quanto messo a bilancio nei vent’anni precedenti) per la costruzione di nuove scuole, messa in sicurezza di complessi scolastici vetusti e non adeguati alle norme. E i recenti crolli, per fortuna senza vittime, in diversi istituti scolastici dimostrano che c’è ancora tanto da fare. Invece no. 

È il sito stesso della struttura governativa a dare l’annuncio: «Come già anticipato sui nostri canali social – si legge – il lavoro di ItaliaSicura/Scuole finisce qui: il governo in carica non ha rinnovato il mandato della Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri».

E i miliardi (miliardi, non milioni) stanziati? Si tratta  di 5 miliardi di euro messi a bilancio per risanare le aule scolastiche, che non sono stati ancora spesi? Inoltre, ci sono in lista d’attesa per lavori di riqualificazione 42mila scuole.

Negli anni scorsi è stato avviato il monitoraggio di migliaia di scuole e aperti 12mila cantieri, grandi e piccoli. Inoltre, sono stati realizzati oltre 300 nuovi edifici scolastici grazie anche alla task force edilizia. Ricordiamo che oltre metà degli edifici scolastici italiani, circa il 55% sono stati costruiti prima del 1975. Peccato.

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