Cmb taglia il traguardo dei 110 anni con un portafoglio ordini a 2,7 miliardi

    Da piccola cooperativa a colosso delle costruzioni. In 110 anni di storia Cmb ne ha fatta di strada. Un compleanno impegnativo, quello festeggiato dal presidente, Carlo Zini, in occasione dell’assemblea dei soci. L’altra notizia positiva, non scontata di questi tempi, è che la crisi del mercato delle costruzioni ha comunque consentito di conservare un piccolo utile nel bilancio 2017, 6,6 milioni. Non è un granché, se si considerano i ricavi di 525 milioni, ma è un risultato migliore rispetto ad altri competitor. In compenso, Cmb ha un consistente portafoglio ordini, circa 2,7 miliardi di euro. 

    Il resoconto 2017 del gruppo cooperativo comprende lavori nell’ambito dell’edilizia ospedaliera in Italia e in Danimarca, acquisizioni come la circonvallazione di Pordenone, un grande centro commerciale a Roma e il Paintshop Lamborghini a Sant’Agata Bolognese. Lavori che si sono riflessi sulla ripresa di nuove assunzioni: 25 nel corso del 2017, per metà persone sotto i 30 anni.

    Il comparto Costruzioni rappresenta il core business dell’impresa con oltre l’80% dei ricavi netti, affiancato dal segmento dei Servizi e delle manutenzioni, che registra una costante e continua crescita dei propri volumi produttivi, in particolare nell’ospedaliero.

    Da sinistra, Fabio Cambiaghi, responsabile dello Sviluppo Immobiliare di Cmb, il presidente, Carlo Zini, e Emiliano Cacioppo consigliere delegato di Cmb
    Da sinistra, Fabio Cambiaghi, responsabile dello Sviluppo Immobiliare di Cmb, il presidente, Carlo Zini, e Emiliano Cacioppo consigliere delegato di Cmb

    Cmb ha saputo resistere nei momenti di forte crisi ed essere pronta ad affrontare lo sviluppo del mercato mantenendo una visione di prospettiva sul futuro, con la convinzione che con il 2017 si è chiuso il più acuto e prolungato ciclo di crisi del settore delle costruzioni, i cui effetti sono stati dirompenti a partire dal 2011. 

    «Guardiamo a un futuro fatto di ideali, autonomia e dignità», sono le parole di Zini. «Abbiamo avuto la capacità di restare uniti in un momento di grandi cambiamenti. Siamo oggi la prima impresa di costruzioni a Milano, ma anche la più radicata sul mercato italiano».

    «L’aspetto più significativo è la nostra capacità di realizzare opere con le quali la nostra impresa ha contribuito allo sviluppo di Milano riqualificando aree importanti», ha affermato Emiliano Cacioppo consigliere delegato di Cmb. «Dove sono le grandi aree di trasformazione urbana, Cmb c’è: Torre Hadid, Torre Galfa, Torre Libeskind, sono solo alcuni esempi».

    Il Comparto Immobiliare di Cmb nel 2017 ha registrato un risultato economico sostanzialmente in linea rispetto alle previsioni. L’attività immobiliare si è svolta prevalentemente nell’area di Milano, dove sono in corso le realizzazioni di nuove importanti iniziative residenziali a Rozzano e nell’Area di Cascina Merlata.

    La torre Hadid a CityLife, Milano
    La torre Hadid a CityLife, Milano

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