Ance: edilizia in ripresa (+0,9%), ma non l’occupazione

    Ance vede rosa pallido. Molto pallido. Nel 2017, secondo un’analisi dell’associazione dei costruttori, il lavoro è timidamente tornato. L’aumento medio è dello 0,9%: non è un vero rimbalzo dunque, ma solo una sbiadita ripresa. Meglio, comunque, dei dati in rosso degli ultimi dieci anni. In compenso, ricorda l’Ance , si sono persi dal 2008 in poi 600.000 posti di lavoro. E la crisi ha colpito soprattutto i giovani: tra il 2008 e il 2017 il numero di lavoratori fino a 35 anni nei cantieri è precipitato del 69%. Oltre 200.000 occupati in quella fascia d’età hanno perso il posto: i più giovani erano 43% degli occupati nel settore prima del 2008, ma oggi sono appena il 25,3%. Ma anche tra i 36 e i 50 anni non è stata una passeggiata, con una perdita dei posti di lavoro del 40%. È quasi paradossale che un lavoro faticoso come quello nel settore delle costruzioni sia affidato a uomini oltre i 50 anni. 

    Secondo l’Ance, «la minor presenza dei giovani oggi nel settore delle costruzioni ha effetti rilevanti: essi sono infatti notoriamente portatori di innovazione, in quanto posseggono maggiore propensione all’utilizzo delle moderne tecnologie. L’innalzamento dell’età media dei lavoratori nei cantieri ha conseguenze anche sulla sicurezza».

    Cantiere a Milano
    Cantiere a Milano

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