Tutto esaurito e nuovi padiglioni per il Cersaie

Tutto esaurito. Si preannuncia sotto una stella positiva la nuova edizione del Cersaie, manifestazione leader del settore della ceramica, delle superfici per l’architettura e dell’arredobagno, che quest’anno si terrà alla Fiera di Bologna dal 24 al 28 settembre. Nel 2017 l’esposizione ha registrato 112mila presenze. Ma il numero, hanno annunciato gli organizzatori, è destinato ad aumentare. Non solo: il 2018 vedrà anche tre nuovi padiglioni, che andranno a sostituire i vecchi 29 e 30, nell’ottica del progetto di ampliamento del quartiere fieristico bolognese.

«La manifestazione è diventata nel corso degli anni un momento e un luogo culturale, oltre che una realtà prettamente economica», spiega Emilio Mussini, presidente della commissione Attività Promozionali e Fiere di Confindustria Ceramica. «A sei mesi dall’apertura Cersaie 2018 ha raggiunto il sostanziale tutto esaurito, con una significativa lista di attesa per nuove partecipazioni da tutto il mondo e importanti ampliamenti richiesti da molti espositori. È un risultato di cui siamo soddisfatti, che testimonia la qualità ed il valore della manifestazione».

Secondo Mussini si è lavorato molto per organizzare confronti con il mondo dell’architettura e del design. Ne è la prova la serie di conferenze di Costruire, abitare, pensare, che ospita architetti internazionali e attrae costantemente professionisti e progettisti. Quest’anno sarà presente un Premio Pritzker, che l’organizzazione non ha ancora voluto svelare: sappiamo solo che terrà la sua lectio magistralis giovedì mattina alle 11 al Palazzo dei Congressi della fiera.
Mce 2018
Un’altra iniziativa è quella del Caffè della Stampa, dove si svolgono conversazioni informali tra giornalisti e espositori. Inoltre, continua la collaborazione tra Cersaie e la Design Week di Bologna, che coinvolge la città stimolando un momento sociale per visitatori e residenti. Da martedì 26 a sabato 30 settembre, infatti, mostre, workshop, concorsi, eventi, visite guidate, design talks, design food, animeranno nelle ore serali il centro storico per cinque giornate dedicate alle culture del progetto e alle industrie culturali e creative.

La novità più consistente di questa edizione è però la progettazione dei nuovi padiglioni 29 e 30, a cura del team guidato dall’architetto Gianni Di Gregorio: saranno la prima tappa della riqualificazione dell’intero quartiere fieristico bolognese, a distanza di mezzo secolo dall’ultimo importante intervento. La visione dello spazio fieristico del progetto punta sull’illuminazione naturale e sul sistema del verde, che devono essere connessi da una fruibilità cittadina. «La percorribilità deve essere fluida per sollecitare all’interno fenomeni urbani», spiega Di Gregorio: il concetto è quello di portare dentro la fiera il sistema pedonale e di vivibilità della città di Bologna, tra portici e spazi aperti. I lavori per i nuovi padiglioni, che saranno assegnati al settore arredobagno, sono già iniziati e termineranno a settembre 2018, giusto in tempo per essere inaugurati a Cersaie. Spiega Gianni Di Gregorio, l’architetto che ha guidato il team dedicato alla ristrutturazione del quartiere fieristico di Bologna: «Negli anni Sessanta la Fiera di Bologna è stata trasformata dagli architetti Benevolo, Giura Longo e Melograni, chiamati a rispondere alla rinnovata spinta internazionale del tempo. Il nostro progetto si pone come elemento di ricucitura e valorizzazione degli spazi espositivi e dei percorsi oggi presenti, attraverso un sistema modulare ripetibile che connette i nuovi padiglioni caratterizzati da ampie superfici translucide e da una luminosità diurna morbida e diffusa. I percorsi diventano spazi urbani che integrano tutte le funzioni annesse alle manifestazioni, mentre i padiglioni a campata unica permettono la massima flessibilità di allestimento e l’utilizzo di stand multipiano».Cersaie-2017

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