Ance: dal 2008 hanno chiuso 100 mila imprese edili

    Centomila aziende, 600 mila posti di lavoro: puf, spariti. «Dal 2008, inizio della crisi, nel settore delle costruzioni sono state perse 100 mila imprese e 600 mila posti di lavoro». Parole e stime lapidarie che pesano il doppio, perché a pronunciarle è  Gabriele Buia, presidente Ance, in occasione di un’intervista rilasciata all’Agi per il format Viva l’Italia. Il numero uno dei costruttori edili ha fatto il quadro clinico dello stato di salute dell’edilizia tricolore: «A inizio 2016 gli indicatori dell’incremento degli investimenti nelle costruzioni prevedevano un +1%, a fine anno abbiamo chiuso con un incremento dello 0,3%. Se poi parliamo dei fattori della produzione andiamo in negativo».

    Il comparto rimane affossato nelle sabbie mobili: la crisi ha travolto e sconvolto il settore e il piano per farlo uscire dall’impasse richiede investimenti e tempo. Dalla rigenerazione urbana, alle smart city, fino alla messa in sicurezza del territorio: è possibile cambiare il settore delle costruzioni per renderlo moderno. Buia osserva: «In Italia non c’è mai stata una bolla di produzione, anzi in questo senso siamo scesi ai livelli ante guerra. È vero che non ha senso fare altre case ma ha senso fare case diverse, perché le necessità degli italiani oggi sono diverse. Ecco perché allora la rigenerazione urbana deve diventare il nuovo centro di gravità delle costruzioni. Non servono parole e convegni, c’è bisogno di norme chiare e trasparenti che la rendano finalmente una realtà».

    Gabriele Buia, presidente di Ance
    Gabriele Buia, presidente di Ance

    Una grande opportunità per il sistema Paese si chiama “Casa Italia” e Buia assicura l’avanzamento proficuo dei lavori: “Lo abbiamo seguito assiduamente, è a buon punto. Il ministro Delrio ha rispettato la parola datra: entro il 28 febbraio sarebbero arrivate le classificazioni sismiche e ha mantenuto la promessa. Complimenti”. Ora, però, bisogna affrontare la questione della cedibilità del bonus fiscale. Ci stiamo lavorando e credo che in poco tempo potremo avere buone notizie; ritengo sia questione di un mese o due:

    Capitolo corruzione. Il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, «ha un ruolo importantissimo per arginare un problema enorme in questo Paese. La corruzione infatti è una problematica per l’Italia ma anche per le imprese, perché ci sono ancora aziende che non rispettano le regole del gioco e mettono fuori mercato quelle che le rispettano con onestà». Buia aggiunge: «Stiamo migliorando la battaglia contro la corruzione, non so se la stiamo vincendo, miglioriamo. Una grande battaglia però va fatta contro la burocrazia che è l’humus della corruzione: togliamo burocrazia e vedrete che le cose miglioreranno notevolmente».

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