L’economia circolare? Parte dalla isole

L’economia circolare trova il suo laboratorio naturale nelle isole minori. È stato questo il filo conduttore della terza edizione di “Greening The Islands”, che quest’anno oltre a energia, acqua e mobilità, ha affrontato il tema dei rifiuti, dell’agricoltura e del turismo sostenibile con una visione integrata e orientata alla valorizzazione dei piccoli territori isolani. Il vertice delle isole maggiormente impegnate come modelli di economia circolare e sostenibilità, è partito quest’anno con un dibattito sulle policy necessarie a promuovere gli investimenti in progetti attenti all’ ambiente delle centinaia di migliaia di isole nel mondo. Il confronto di apertura ha trovato convergenza sulla necessità di un’azione comune verso i governi e le istituzioni per stimolare una politica di sviluppo coesa ma che rispetti le diverse esigenze delle singole isole conferendo anche una certa autonomia di gestione.

Il dibattito si è spostato così sui temi specifici dell’energia e dell’acqua dove sono stati presentati esempi di progetti replicabili come quello dell’isola di Samsø in Danimarca che sarà fossil-free entro il 2030, quello di ibridizzazione nell’isola di Giannutri di Terna Plus, l’isola di Ta’u Samoa 100% rinnovabile grazie all’accumulo di Tesla, le best practice sull’efficienza energetica di Gewiss, le applicazioni innovative sulla dissalazione nelle isole siciliane di Protecno, il piano dell’isola a emissioni zero presentato dall’amministrazione di Favignana insieme alla società elettrica dell’isola Sea. La mobilità elettrica è stato uno dei temi al centro del confronto internazionale. Joeri De Ridder, presidente della World Electric Vehicle Association, ha sottolineato l’opportunità di rafforzare il nexus con le rinnovabili, anche attraverso lo sviluppo del “vehicle to grid” con il quale le batterie dei veicoli possono non solo assorbire ma anche restituire energia alla rete contribuendo alla sua stabilizzazione. Altrettanto interessante per le isole il progetto presentato da Peter Paul Barbara della Elettromobility Platform del Governo di Malta per ridurre l’utilizzo dei carburanti nelle imbarcazioni e nelle aree portuali.

Le isole si trovano a dover affrontare l’emergenza siccità con drastiche ricadute sull’agricoltura, come ha spiegato Sara Marjani Zadeh della Fao, per questo è importante diffondere best practice in questo ambito, come quello realizzato a Capo Verde dove è stato introdotto il processo di riciclo dell’acqua che viene poi utilizzata in attività agricole, risparmiando così l’acqua potabile per usi più virtuosi. Hanno chiuso la conferenza i rifiuti con l’intervento di Mario Jorizzo dell’Enea e il suo progetto Ge.Ri.N su Favignana per una corretta gestione della Poseidonia Oceanica presente sulle spiagge e le sue possibilità di riutilizzo e la testimonianza di José Manuel Rosa Nunez Azzorre sulla necessità di recuperare anni di speculazione edilizia del settore alberghiero e del ruolo che il turismo sostenibile potrebbe avere nell’economia circolare. Alla chiusura della conferenza è seguita la visita al Centro Tecnologico delle Canarie Ict con l’approfondimento delle applicazioni realizzate o in via di realizzazione dall’Istituto proprio sui temi di Greening the Islands.

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Sono stati proclamati i vincitori del secondo “Greening the Islands Awards”, che ha premiato i progetti innovativi che possono essere più facilmente replicati nelle isole oltre che avere un maggior impatto sulla riduzione delle emissioni. Tre le categorie in concorso: energie rinnovabili ed efficienza energetica; acqua; mobilità sostenibile.

Ta’u, una delle isole delle Samoa americane con 600 abitanti, si è aggiudicata il premio per la categoria energia. Il progetto “Ta’u island microgrid” è stato finanziato dall’Autorità per lo sviluppo economico delle Samoa americane, dall’Environmental protection agency (Epa) e dal Dipartimento degli Interni. Obiettivo dell’intervento è la riduzione dei costi legati all’approvvigionamento energetico dell’isola, minimizzare l’intermittenza delle forniture e l’impatto ambientale. Ta’u e molte comunità in tutto il mondo utilizzano gasolio come fonte principale di energia. Oggi, le soluzioni costituite da una microgrid con fotovoltaico e sistemi di accumulo dell’energia rappresentano la soluzione più economica e sostenibile rispetto alla produzione di energia con generatori alimentati a diesel. Il progetto, realizzato in un anno, soddisfa il 100% della domanda di energia di Ta’u ed è dotato un sistema di microgrid con un impianto solare da 1,4 Mw con 5.328 pannelli fotovoltaici di Solar City e 6 Mwh di accumulo di energia grazie a 60 blocchi di batterie a firma Tesla. Attraverso lo stoccaggio dell’energia l’impianto può fornire elettricità agli abitanti dell’isola anche se dovesse mancare il sole per tre giorni, mentre bastano sole 7 ore di sole per ricaricare il sistema.

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Il premio per il settore acqua è stato assegnato al progetto “Water Conservation and Awareness Centre” di Malta. Il centro sarà un museo interattivo per informare cittadini e turisti sull’importanza della risorsa acqua e sulla sua gestione intelligente sia in ambito domestico sia in quello agricolo, data la scarsità sull’isola. Nel centro i visitatori potranno approfondire la conoscenza sull’importanza di un ciclo integrato dell’acqua e di un uso efficiente. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio sostenibile con una serie di misure a basso impatto ambientale in particolare per quanto riguarda la risorsa acqua, proprio in un’ottica di riduzione dell’impronta idrica dell’edificio. Il centro sarà dotato di un bacino da 500m3 per raccogliere le acque piovane utilizzate poi per irrigare l’area verde del museo. Per ridurre i consumi idrici la struttura sarà dotata, sia all’interno sia all’esterno, di sistemi ad alta efficienza, a partire dai sistemi di irrigazione.

Per la mobilità è stato assegnato il premio al progetto “Replacement of police motorbikes”, l’esperienza della Città di Rapallo, in Liguria, che sta sostituendo le moto della polizia municipale con moto elettriche. Le moto, modello Zero S dell’americana Zero Motorcycles, specificatamente attrezzate per le esigenze della polizia, hanno lo stesso costo di quelle con il motore endotermico, ma sul lungo periodo sono economicamente vantaggiose per l’amministrazione pubblica. Per ogni moto elettrica il Comune 350€ l’anno di combustibile, ridurrà del 50% i costi di assicurazione e azzererà per 5 anni i costi del bollo. Ai vantaggi economici si affiancano i vantaggi ambientali. Queste moto permettono infatti di evitare l’immissione in atmosfera di 1 tonnellata di Co2 in quattro anni e ridurre l’impatto acustico.

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