Contratto Federlegno, più flessibilità, meno inflazione

FederlegnoArredo, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cigl hanno firmato l’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale Legno, Sughero, Mobile e Arredamento, scaduto lo scorso 31 marzo.

Per la prima volta nella storia del settore Legno Arredo, l’accordo prevede, a partire dal 2018, un’importante innovazione relativa ai criteri per il calcolo degli incrementi dei minimi salariali, non più erogati sulla base delle previsioni dell’inflazione, ma a consuntivo su indici predefiniti e certamente identificabili.

Dal punto di vista economico, da gennaio 2017 le aziende del settore erogheranno un incremento pari a 35 euro mensili al parametro 100, che corrisponde alla prima soglia retributiva, rimandando a successivi incontri, a gennaio 2018 e gennaio 2019, per la definizione degli incrementi relativi a quegli anni sulla base dell’andamento effettivo e consuntivato dell’inflazione, secondo l’indice Ipca.

L’accordo sottoscritto oggi prevede inoltre un incremento delle ore in regime di flessibilità a disposizione delle aziende, un incremento delle quote relative a previdenza e sanità integrative ed un’apertura riguardo la possibilità di creare sistemi aziendali di welfare.

«Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto dopo una complessa trattativa», sottolinea il presidente uscente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero. «Lo scenario macro economico negli ultimi anni è profondamente mutato ed era per questo necessario costruire un nuovo sistema retributivo adeguato alle sfide che la filiera è chiamata ad affrontare. Tale sistema garantirà alle aziende maggiore competitività in Italia e nel mondo, e ai lavoratori il recupero completo della perdita del potere di acquisto».milano-design-week

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