Paletti (Rescasa Lombardia): Ospitalità 4.0 e flessibilità

Alla ricerca della concertazione tra i player del settore turistico, inteso a livello di ricettività in strutture alberghiere e appartamenti. Nell’era della sharing economy è più che mai un’urgente necessità. Lo sa bene Raffaele Paletti, presidente di Rescasa Lombardia: “Siamo un’associazione di categoria che aderisce a Confcommercio e che ha come missione la tutela degli interessi di tutti gli imprenditori attivi nel turismo in appartamento: ci facciamo portavoce delle loro istanze dialogando con la Regione Lombardia per il riassetto delle normative e il contrasto all’abusivismo. Negli ultimi tempi abbiamo preso atto dei cambiamento in atto e stiamo vivendo un processo innovativo per diventare sempre più il punto di riferimento lombardo del settore”. La parola d’ordine di Paletti è flessibilità: “È un concetto chiave che dobbiamo essere capaci di insegnare ai nostri stessi figli; il mondo sta cambiando con una velocità talmente alta che avere delle idee flessibili ti porta a capire in anticipo dove va il mercato, specialmente quello internazionale. Ecco, il problema è che le leggi non hanno la velocità intrinseca per stare al passo: le leggi nascono e sono già vecchie perché il contesto è già mutato nel frattempo”. Insomma forma mentis allenata e sguardo periferico sempre attivo. E poi c’è il capitolo sulla legislazione regionale sul turismo in tali strutture: “Io dico sempre che una legge che non accontenta nessuno è una buona legge”. E Paletti si riferisce  al regolamento per strutture ricettive non alberghiere di cui è primo firmatario Mauro Parolini, Assessore al Commercio, Turismo e Terziaro di Regione Lombardia: “Ha dato regole senza accontentare nessuno e va benissimo così. Significa che è una buona legge”. D’altronde non ci si può rifiutare di legiferare su un mercato perché questo è in continua evoluzione, bensì bisogna proprio approvi dei paletti chiari che provino a dare coordinate. Infine, la calda questione Airbnb: “Sono apertissimo. Guardi, recentemente sono stato a New York per la maratona e un tassista si lamentava di Uber. Non si può essere sempre contro a qualcosa o a qualcuno: facciamo un passo in avanti e andiamo verso le cose. Questa è flessibilità”.

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Il II Forum della ricettività in appartamento “L’ospitalità tra Locazione e Turismo” ha visto protagonisti proprio Raffaele Paletti e Mauro Parolini, ma anche Giovanni Bort (presidente Rescasa), Giorgio Spaziani Testa (Presidente Confedilizia), Maurizio Naro (presidente Associazione Albergatori di Milano) e Simona Pigini (Unione Nazionale Consumatori), che sono intervenuti nella prima parte dell’appuntamento, discutendo proprio della legislazione di Regione Lombardia circa il turismo. Una legge che definisce i servizi, i requisiti strutturali, gli standard qualitativi igienico sanitari e le dotazioni minime obbligatorie degli ostelli per la gioventù, delle case e appartamenti per vacanze, delle foresterie lombarde, delle locande, dei bed and breakfast e dei rifugi alpinistici ed escursionistici. Un provvedimento molto atteso dal comparto, che va a normare alcune nuove tipologie ricettive con l’obiettivo di aumentare competitività della nostra offerta ricettiva, per di più in un momento particolarmente significativo e strategico per il turismo in Lombardia”. Sono infatti circa 20 mila gli appartamenti in Lombardia presenti sui portali (da Airbnb a Homeaway) e hanno bisogno di linee guida. “Si è andati a intervenire colmando un vuoto legislativo e abbiamo dato delle regole, che sono meglio del nulla”. Sia Maurizio Naro che Simona Pigini hanno plaudito al lavoro di Parolini, mentre molto critico Giorgio Spaziani testa, presidente Confedilizia: “Mi pare ingiusto che chi esercita il legittimo diritto di mettere a reddito il proprio immobile sia soggetto a tali trafile burocratiche. L’eccesso di regolamentazione va contro la libertà di esercitare i propri sacrosanti diritti”. Gli ha fatto eco Alessandro Tommasi (Public policy Manager di Aitbnb Italia), che ha comunque accolto con interesse la nuova regolamentazione regionale, riconoscendone i nobili intenti. Tuttavia ha posto l’accento sulla questione dell’eccessiva regolamentazione, che rischia di trasformarsi presto in eccessiva e insormontabile burocrazia per gli host. Host che Milano, per esempio, sono la bellezza di 10.400, per un totale di 426.000 persone ospitate negli ultimi 12 mesi, quando il fatturato totale di Airbnb in Italia è di 3,5 miliardi di euro, lo 0,22% del PIL. Insomma, una legge che non mette d’accordo tutti. Sarà la legge giusta?

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