Calcestruzzo cellulare: riqualificare il presente per costruire il futuro

Il calcestruzzo cellulare come materiale da costruzione si sta affermando sempre più sul mercato italiano grazie alle sue eccellenti proprietà fisiche, meccaniche, isolanti, e di resistenza al fuoco. Riqualificare il presente per costruire il futuro: Ytong offre una gamma completa di soluzioni per l’edilizia caratterizzati da elevata leggerezza, incombustibilità, traspirabilità e realizzati con particolare attenzione alla sostenibilità. L’impegno di Xella sotto il profilo della sostenibilità è dimostrato dalla Dichiarazione Ambientale di Prodotto che descrive e attesta le prestazioni e l’impatto dei propri manufatti sull’ambiente, analizzandone l’intero ciclo di vita in base a criteri oggettivi e confrontabili.

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto diviene, inoltre, patrimonio dell’intero comparto a cui appartiene l’azienda, perché consente confronti tra prodotti o servizi funzionalmente equivalenti e viene verificata e convalidata da un Organismo accreditato indipendente che garantisce la credibilità e la veridicità delle informazioni riportate, rilasciando la Certificazione Epd. L’Environmental Product Declaration è uno strumento innovativo che rientra a pieno titolo tra le politiche ambientali comunitarie, capace di valutare tutte le caratteristiche, le prestazioni e gli impatti ambientali dei prodotti e viene sviluppato utilizzando la Valutazione del Ciclo di Vita (Lca) come metodologia che consente l’identificazione, la mappatura e l’analisi di tutti gli impatti ambientali del prodotto o servizio.

Fondamentale contributo al raggiungimento di questi importanti risultati sono l’origine naturale delle materie prime impiegate, unita all’elevato standard qualitativo degli impianti di produzione, che hanno permesso ai prodotti Xella di ottenere le più importanti certificazioni relative a standard di ecologia e sostenibilità, consentendone l’utilizzo nella bioedilizia. Il calcestruzzo cellulare Ytong è composto da materie prime completamente naturali come sabbia, calce, cemento e acqua, mescolate con un agente aerante e maturate tramite vapore. Questa particolare composizione rende il prodotto Ytong ecocompatibile, salubre ed ecologico, per un’edilizia davvero sostenibile.

Calcestruzzo cellulare, stabilimento Pontenure Ytong
Calcestruzzo cellulare, stabilimento Pontenure Ytong

L’aggiornamento della Certificazione Epd per i prodotti Ytong appena eseguita e rilasciata nel mese di maggio 2016, ha messo in luce parametri estremamente positivi e notevoli miglioramenti rispetto al passato dal punto di vista del profilo ambientale. Infatti i costanti e importanti investimenti effettuati sullo stabilimento produttivo italiano dislocato a Pontenure (Piacenza) hanno permesso di migliorare e ottimizzare i sistemi e le tecnologie di produzione, portando l’impianto italiano a configurarsi come sito all’avanguardia nel panorama europeo. I risultati evidenziati dall’analisi che sottende alla Dichiarazione Ambientale della produzione italiana di Ytong, premiano le scelte adottate dall’azienda nella progettazione, costruzione e gestione del nuovo impianto, facendo registrare una riduzione significativa dei consumi di energia e di acqua. L’ottimizzazione dei processi e le nuove misure adottate nello stabilimento Xella di Pontenure hanno consentito di attuare una drastica riduzione del consumo di acqua grazie ad un efficace sistema di recupero delle acque di raffreddamento e un risparmio dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra per la produzione di Ytong pari almeno al 30%, mirando a implementare la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Questi importanti risultati certificano l’eccellenza del profilo ambientale dei sistemi Ytong, e a maggior ragione per la produzione italiana, attestando la loro sostenibilità, la eco-compatibilità e l’impatto ambientale minimo in relazione all’intero ciclo di vita del prodotto. Inoltre la certificazione Epd, fornendo dati oggettivi e confrontabili, consente di operare analisi comparative fra le diverse soluzioni costruttive quella eseguita da alcuni ricercatori del Politecnico di Milano, dalla quale è possibile evincere non solo i risultati prestazionali degli edifici in esercizio ma anche l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti in opera, dalla loro produzione allo smaltimento o riciclo, a fine vita dell’edificio.

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