Inquinamento, il decalogo EcoFuturo contro le polveri sottili

Ridurre le polveri sottili nelle città per preservare la salute dei cittadini e fare del bene al pianeta. È questa la missione che devono avere i prossimi sindaci delle grandi città italiane secondo EcoFuturo, che ha presentato in Senato un decalogo contro l’inquinamento urbano.

A presentare l’iniziativa a Palazzo Madama erano presenti i membri organizzatori del Festival EcoFuturo (in programma a Rimini dal 26 al 31 luglio) c’era Fabio Roggiolani, vicepresidente del Gruppo Informale Geotermia e Ambiente (Giga) che ha presentato l’evento citando due tecnologie utili nell’ambito della lotta alle polveri sottili. «Molte città italiane, in primis Milano e Roma, possono usare la geotermia per la climatizzazione, abbattendo le polveri sottili derivate dal riscaldamento. Sul fronte del trasporto, invece è possibile da subito la riconversione dei mezzi pubblici a Gas Naturale Liquefatto (GNL) magari da origine biologica cosa che abbatterebbe immediatamente le polveri emesse dal trasporto privato dell’80% e darebbe una mano a combattere i cambiamenti climatici”. Si tratta peraltro di un’applicazione nella quale le aziende italiane sono leader nel mondo e che avrebbe dei ritorni sugli investimenti molto rapidi, di circa un anno.

Polveri sottili e inquinamento - Il decalogo di EcoFuturo
Polveri sottili e inquinamento – Il decalogo di EcoFuturo

Il Decalogo per muoversi senza soffocare:

1) Andare a piedi e in bici. Confidando in un programma di scelte urbanistiche e di politica dei trasporti coerente. Ovvero bassa velocità di norma a 30 km/h e al massimo 50 km/h escluso le tangenziali veloci, inoltre piste ciclabili in tutte le forme possibili, aree pedonali/ciclabili, zone a traffico limitato, strade a protezione rafforzata.

2) Andare elettrici. Il trasporto elettrico è la madre di tutte le battaglie: devono essere autorizzate senza complicazioni, il montaggio di colonnine o prese di ricarica privata e pubblica in ogni dove, con concessione di spazio parcheggio dedicato solo ai veicoli elettrici  davanti alla colonnina. Favorire in ogni modo lo sviluppo della riconversione delle vecchie auto endotermiche con il kit a motore elettrico.

3) Mezzi pubblici e camion privati solo a Bio GNL. La maggior parte delle polveri sottili deriva dai motori pesanti a gasolio, oggi sono in commercio autobus e camion a GNL che riducono di oltre il 70% le polveri sottili senza perdere potenza e consentendo autonomie di percorrenza molto importanti.

4) Condividere. Car sharing elettrico, noleggio elettrico per entrare in città e comunque condivisione su ogni uso anche periferico delle automobili. Bike sharing e Bike sharing elettrico.

5) Asfalti drenanti e senza petrolio. Un asfalto senza bitume e drenante non aumenta la temperatura a terra, ingloba le polveri sottili e le dilava con le piogge, sottraendole al rilancio fatto dai pneumatici che generano deleteri fenomeni di risospensione. Un asfalto senza petrolio ci aiuta a combattere le isole di calore urbano anche con la variazione di colore, evitando che per la gran parte degli acquazzoni non avvengano fenomeni di allagamento immediato.

6) Riscaldare e raffreddare con la geotermia. Gli impianti di riscaldamento possono essere riconvertiti con le pompe di calore. La geotermia a bassa temperatura ci dà sia calore d’inverno che fresco d’estate, combattendo l’isola di calore all’esterno degli edifici, determinata oggi dagli impianti di condizionamento tradizionali.

7) Teleriscaldare e cogenerare. L’uso dei combustibili fossili o bio per il semplice riscaldamento è una bestemmia ecologica e economica. Cogenerazione e trigenerazione devono essere resi obbligatori per tutte le strutture pubbliche e per tutte le istituzioni come banche, ospedali e così via.

8) Rinverdire. Il verde in ogni spazio disponibile è un alleato fondamentale per ombreggiare, per assorbire Co2, per riprodurre ossigeno.

9) Abbandonare gli equivoci. Come chiedere auto euro 6 e autorizzando nel contempo le minicar diesel superinquinanti; incentivare con i fondi del trasporto pubblico locale gli autobus scoperti per i tour turistici nei centri storici a gasolio; consentire ancora l’acquisto di Taxi non elettrici a metano o ibridi; dare nuove licenze di taxi anche a chi non ha una auto elettrica; consentire le consegne con mezzi a gasolio nelle zone a traffico limitato

10) Potenziare i trasporti pubblici. Incrementare i trasporti pubblici ovviamente senza motorizzazioni a gasolio e renderli flessibili alle esigenze  orarie e territoriali. Far girare autobus vuoti è un contributo all’inquinamento e non la sua soluzione.

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