Gli edifici del futuro: più intelligenti grazie al design

Ci sono le smart city, le smart grid, gli smart meters e gli smart buildings. Ormai, un qualsiasi oggetto o progetto non è considerato innovativo o all’avanguardia se non è accompagnato dalla dicitura smart. Eppure la parola può avere significati diversi, per esempio cosa si intende per edificio intelligente? Quando nel suo capitolato include la domotica per la gestione degli impianti? Sì, ma non basta: secondo gli esperti gli edifici più intelligenti del futuro saranno quelli progettati avendo come punto di riferimento le persone, quelli dove al centro del processo c’è l’uomo, appunto. Magari con il design che parla direttamente alla funzione di un edificio, per esempio un ospedale progettato per aiutare i pazienti nella degenza o una scuola che invece ridefinisce con i suoi volumi e le sue funzionalità la metodologia didattica. Oppure può significare l’uso della tecnologia per consentire alle persone di prendere parte alla progettazione della struttura prima, e a eventuali modifiche dopo, con i feedback sull’esperienza di lavoro in un determinato edificio.

Sentiment coccon, l'installazione progettata dall'architetto Moritz Behrens e dal lighting designer Konstantinos Mavromichalis
Sentiment coccon, l’installazione progettata dall’architetto Moritz Behrens e dal lighting designer Konstantinos Mavromichalis

I sentimenti contano

Anche il mondo delle costruzioni con l’Internet delle cose non ha scampo: a breve sarà invaso dai dati. Già adesso di un edificio di nuova costruzione si misurano la temperatura, la luce, gli ingressi: bit che vengono inviati al sistema di monitoraggio per essere trasformati in informazioni utili. Ma cosa accadrebbe se chi ci abita potesse esprimere il proprio stato d’animo e inviare una sorta di like, preso a prestito dai social network, ma più articolato? Sentiment cocoon è un’installazione alta circa 20 metri progettata dall’architetto Moritz Behrens e dal lighting designer Konstantinos Mavromichalis che permette di fare proprio questo: gli utenti con una tessera a radiofrequenza, un po’ come quelle dei trasposti pubblici, possono scegliere tra tre diversi stati d’animo, contento, triste e indifferente, che andranno a comporre la spina dorsale della struttura, pensata come un’opera d’arte, con un campo di luce Led. Ma l’idea è stata premiata dalla multinazionale Arup, specializzata in servizi di ingegneria e design in ambito edile, come applicazione per gli immobili. La motivazione? potrebbe essere sviluppato per misurare come la gente sentiva su un particolare edificio. In un’epoca in cui la raccolta dei dati è ovunque, la misurazione e la comprensione del gradimento delle persone dell’ambiente in cui vivono o lavorano è importante quanto la regolazione della luce e del riscaldamento. Per esempio, potrebbero rivelare che la mensa ha delle zone dove non è piacevole sedersi.

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