Unicem: allarme edilizia in Francia

Da Parigi l’Unicem (Unione nazionale delle industrie estrattive e dei materiali da costruzione), lancia l’allarme: la produzione si è fermata a causa della mancanza di carburante da dieci giorni. Lo scontro sociale e il blocco delle raffinerie stanno danneggiando gravemente il settore tanto che molte aziende non sono grado di rifornire i clienti di parecchi prodotti come inerti, cemento, asfalto. Una situazione che secondo l’associazione potrebbe comportare il licenziamento di centinaia di dipendenti, nonostante le rassicurazioni del Governo sul rifornimento delle stazioni di benzina entro la settimana prossima. Infatti, in alcune zone del Sud della Francia, un numero imprecisato di produttori di inerti, cemento, asfalto bitume, calcestruzzo e granulati è a rischio chiusura. Nel Nord, in particolare in Normandia, c’è già stato un fermo parziale, invece al porto di Le Havre vengono impediti lo scarico e le spedizioni di aggregati cosa che ostacola l’approvvigionamento del materiale nell’Ile-de-France, mentre in Bretagna e nella Loira gli impianti di asfalto già non funzionano più. E infine, il calcestruzzo, settore per il quale non c’è magazzino, che riflette lo scontro sociale nel paese: oltre il 50% delle unità produttive di cemento a presa rapida si arresteranno  entro la metà della settimana. Il deficit per il comparto  ammonterebbe più di otto milioni di euro a settimana. Unicem

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