Edilizia e sostenibilità: ci sono segnali positivi

Circa 2,5 milioni di interventi di efficientamento energetico dal 2007 a oggi, e 9 milioni per il recupero edilizio dal 1998 in poi, grazie alle detrazioni fiscali. Sono i numeri del quarto rapporto dell’Osservatorio congiunto su innovazione e sostenibilità nel settore edilizio (Oise), che mette in luce anche le criticità del settore con 800 mila posti di lavoro persi. Si tratta comunque di segnali per gli analisti di Feneal, Filca, Fillea e Legambiente, che evidenziano come gli incentivi abbiano portato negli anni vantaggi straordinari in termini di cantieri aperti e opportunità per le famiglie e per il lavoro. E le attuali innovazioni negli edifici e nei cantieri, nei materiali e nelle tecnologie, dimostrano che si può rilanciare il settore verso un nuovo ciclo industriale incentrato sulla rigenerazione urbana. Tre le strade da percorrere.

La prima è quella della riqualificazione del patrimonio edilizio, che ormai rappresenta il 70% del mercato complessivo. Si può intervenire sulle prestazioni energetiche degli immobili per ridurre la spesa annuale tra i 1500 e i 2000 euro all’anno per riscaldamento ed elettricità. Ma non solo: ogni edificio dovrebbe dotarsi di un libretto unico del fabbricato antisismico, energetico, del rumore. Per un uso efficace delle risorse europee per l’efficienza energetica previste nella programmazione 2014-2020, va reso subito operativo il fondo per l’efficienza energetica introdotto con il decreto legislativo 102/2014. Bisogna inoltre escludere dal Patto di stabilità gli interventi sul patrimonio pubblico certificati e verificati di riduzione dei consumi energetici degli edifici.

Poi c’è la riqualificazione dei condomini, dove vivono oltre 20 milioni di persone: per promuoverne la riqualificazione, secondo sindacati e Legambiente, occorre semplificare gli interventi e introdurre specifici incentivi, perché la complessità dei lavori e le difficoltà di accesso alle detrazioni fiscali sono le ragioni fondamentali di questo stallo. Il terzo punto invece si focalizza sulla ricerca sui materiali e le tecniche di intervento con l’organizzazione delle imprese e la formazione dei lavoratori, temi cruciali per definire un progetto industriale per il settore, per aprire i cantieri della rigenerazione edilizia attraverso soluzioni standardizzate e replicabili di retrofit che permettano di ridurre tempi e costi a fronte di prestazioni garantite in termini energetici e di sicurezza antisismica.edificio

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