Piastrelle di ceramica con il turbo grazie all’export

I segnali di ripresa del comparto industriale si vedono anche nel settore delle piastrelle di ceramica, secondo il consuntivo annuale di Confindustria Ceramica del 2015: l’export cresce del 1,8%. Il rapporto, stilato con la collaborazione di Prometeia, Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper), e il professor Marco Fortis dell’Università Cattolica di Milano, mette in evidenza una ripresa nelle vendite complessive con il segno +1,4% pari a 401 milioni di metri quadrati, grazie alla auspicata fine della caduta della domanda sul mercato italiano (-0,3%) e a una espansione, seppur su valori più limitati rispetto al 2014, delle esportazioni (+1,8%) e della produzione (+3%). E le previsioni indicano tassi di vendita complessivi in crescita particolarmente per il contributo dell’export, su cui però pesano le tensioni internazionali, e di un mercato italiano stabile. Tra le aree geografiche con le migliori performance nel 2015 si registrano il Far East (+7,2%), l’area Nafta (+6,3%) i Paesi del Golfo (+5,5%), l’area Balcanica (+3,7%). In flessione invece, il Nord Africa (-3%) e l’Europa Centro Orientale (-5,6%), dove la crisi della Russia ha dimezzato la capacità di assorbimento del mercato, in conseguenza delle sanzioni Ue.

Fabbrica di ceramica
Fabbrica di ceramica

Positivi anche i livelli di capitalizzazione delle aziende, capace di supportare gli investimenti e la riduzione delle scorte di prodotto finito. Infatti, il campione analizzato da Bper mostra un Ebitda di settore pari all’11,1% una redditività da gestione caratteristica positiva e in grado di generare un apprezzabile flusso di cassa. L’incidenza del circolante sul fatturato 2014 si riduce di tre punti percentuali al 38,7%, grazie a percorsi di efficientemente sul stock di magazzino e alla selezione dei crediti commerciali. Tale aspetto ha determinato un miglioramento nei livelli di capitalizzazione del settore, ora prossimi all’80% del capitale investito, superiore ai livelli pre crisi quando erano più consistenti il magazzino prodotti finiti ed il ricorso al credito.

Restano forti invece, le preoccupazioni per il rinnovo dei dazi antidumping, minacciati dalla concessione alla Cina del Mes (Market Economy Status). Secondo il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha fatto bene Confindustria e l’Associazione Europea degli industriali a negare con forza la concessione di questo status, che renderebbe inefficaci i dazi alle importazioni di piastrelle di ceramica in Europa, una misura in scadenza il prossimo 16 settembre per la quale si auspica un impegno preciso e forte del Governo Italiano e della Commissione e Parlamento Europeo volto al rinnovo degli stessi per altri cinque anni.

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