Euroconstruct: i prossimi saranno mesi di pieni opportunità

    Anche Euroconstruct, una rete di 19 istituti di ricerca europei nel settore delle costruzioni, chiude l’anno con uno studio che analizza i mesi passati e e avanza ipotesi per quelli a venire. Nel suo ultimo rapporto mette in evidenza il consolidamento di una tendenza al rialzo iniziata due anni fa in Europa e rileva che questa continuerà per almeno i prossimi 24 mesi. Certo, la grande sfida è tornare alla normalità, ma secondo gli analisti il settore costruzione europeo ha di fronte due anni di opportunità.

    Situazione e previsioni in Europa

    Il 2015 è stato il secondo anno consecutivo di crescita per l’edilizia europea (+ 1,6%). Però, dopo una crisi di tale intensità e durata, si tratta di troppo poco tempo per poter affermare di aver voltato pagina. E in effetti, le difficoltà non sono finite: la Francia è ancora recessione, mentre altri sei paesi, Italia e Germania compresi, sono a malapena riusciti a superare la produzione 2014. Insomma, sembra che prima di iniziare nuovi progetti, i mercati aspettino che ripresa economica sia davvero solida e ciò che è stato rimandato negli ultimi mesi dovrebbe iniziare nel 2016, quando secondo le previsioni si dovrebbe registrare una netta ripresa, ossia un incremento del 3,0%. Per il 2017 la crescita dovrebbe perdere un po’ di forza e fermarsi al 2,7% per rallentare ancora nel 2018 con un + 2%, percentuale che riflette i segni di debolezza in due paesi chiave come Germania e Regno Unito.

    I segmenti

    Il prossimo biennio  vedrà il segmento residenziale espandersi e dopo un contenuto + 2,2% del 2015, Euroconstruct si attende per il 2016 un + 6,1%, per diventare + 4,1% nel 2017. La crescita demografica associata al fenomeno della migrazione e delle richieste di asilo è la causa scatenante seppur limitata ad alcune nazioni come Germania, Olanda e Svezia. Negli altri paesi invece la crescita è dovuta a una minore volatilità del mercato immobiliare e a tassi di credito più favorevoli rispetto agli anni passati.

    Per quanto riguarda il comparto commerciale, lo scarso rendimento del 2015 (-0,6%) non continuerà nel 2016 come avevano previsto gli studi di pochi mesi fa, perché invece è le stime sono del + 3,8%. Ma attenzione la crescita perderà progressivamente slancio: 3,0% nel 2017, 2,1% nel 2018. Regno Unito e Polonia più favoriti, Francia e Germania in coda.

    Quello dell’ingegneria civile è stato il segmento più attivo nel corso del 2015 (+ 3,3%), grazie ai fondi stanziati dall’Europa e richiesti soprattutto nei paesi del territorio centro-orientale dell’Unione. Le previsioni rimangono positive fino al 2018, con le fluttuazioni dei tassi di crescita già viste negli altri settori: 2,7% nel 2016, 4,2% nel 2017 e del 2,8% nel 2018. Se la Polonia ha leadership nel mercato europeo delle infrastrutture, secondo i ricercatori l’Italia dovrebbe beneficiare del programma di rilancio di progetti bloccati dalla crisi, soprattutto di opere stradali e idrauliche.cantiere

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