Expo 2015 va in pezzi (a scopo benefico)

Smantellamento sostenibile e ispirato al riuso quello che Nussli, fornitore di costruzioni per eventi e fiere, sta realizzando con il padiglione del Kuwait a Expo 2015. Infatti, molti dei materiali e dei componenti sono destinati a comuni e associazioni che li riutilizzeranno per altri scopi. Per esempio, gli arredi del ristorante, sedie e tavolini sono stati consegnati al Comune di Torino, che li poi donati alla ludoteca Il Paguro. Il gioco pearl divers, simile a un flipper interattivo con le perle, invece è stato invece donato alla Fondazione Triulza, che realizzerà il museo dedicato a Expo 2015. Tra i progetti ancora sotto esame, anche la possibilità di riutilizzare, le «vele» antistanti l’ingresso, che simboleggiavano le caratteristiche imbarcazioni kuwaitiane, sicuramente l’elemento distintivo del padiglione progettato dall’architetto Italo Rota. Mentre i pesci che animavano la grande vasca dell’acquario sono già stati trasferiti nei mesi scorsi all’Acquario di Genova, e le divise delle hostess consegnate alla cooperativa Arc en Ciel di Torino. Il gruppo elvetico è anche impegnato nello smantellamento dei padiglioni dell’Iran, della Germania e della Svizzera dove le operazioni sono in fase avanzata, e ha già completato il dismantling degli interni del padiglione Vanke. «I prossimi mesi saranno per noi una corsa serrata per completare i programmi di smantellamento, riconsegnando a Expo i terreni occupati nei tempi previsti. Non vogliamo però abbassare la guardia sul piano della sostenibilità e stiamo continuando a esplorare possibili opportunità di donazione di materiali e arredi usati per Expo 2015 laddove le condizioni lo consentono», ha dichiarato Emanuele Rossetti, Direttore Generale di Nussli Italia.

Le vele del padiglione Kuwait a Expo 2015
Le vele del padiglione Kuwait a Expo 2015

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