Locazioni, ecco la polizza per il padrone di casa

Quali sono gli errori più comuni quando si affitta una casa? Che cosa trasforma una rendita in una perdita? L’Osservatorio di Affitto Assicurato ha analizzato gli sbagli in cui incorrono più frequentemente i proprietari quando affittano: contestazioni sullo stato dell’immobile, canoni non versati, elementi di arredamento danneggiati, spese condominiali non pagate e difficoltà a liberare l’immobile stesso. Ma la società specializzata nel rilascio di contratti a salvaguardia delle obbligazioni derivanti da contratti di locazione, in cima alla classifica ne mette tre: «Non fare l’inventario, non fare le cose in regola e non certificare l’inquilino. E poiché negli ultimi anni in Italia circa la metà degli inquilini ha dato dei problemi e che nel 2014 gli sfratti per morosità sono aumentati del 5%, la necessità di proteggere la propria rendita è più che mai avvertita», racconta Claudio De Angelis, amministratore delegato di Gestioni Sicure SpA, la società che rilascia il contratto Affitto Assicurato. canone-di-locazione

Oltre a una sorta di polizza ha stilato un vademecum con consigli formulati sulla base dell’esperienza. E la prima regola da seguire, per evitare contestazioni è compilare l’inventario e far sottoscrivere all’inquilino un verbale di consegna alloggi che dovrà contenere, nel caso di immobile arredato, l’elenco dei mobili e complementi presenti; lo stato interno dell’immobile; un primo rilievo delle anomalie, rotture o malfunzionamenti rilevati nell’appartamento; le letture di tutte le utenze; eventuali accessori presenti; il numero delle chiavi e telecomandi consegnati; è fortemente consigliato allegare delle foto. La seconda, che potrebbe apparire scontata, è fare le cose in regola. Il contratto di affitto, infatti, deve essere sottoscritto e registrato a pena di nullità. La cattiva abitudine di tenere il contratto nel cassetto e precipitarsi a registrarlo soltanto in caso di incidente è, innanzitutto, contrario alla Legge, secondariamente il decreto legge 23/2011 permette agli inquilini non titolari di regolare contratto di denunciare l’affitto in nero e di ottenere un contratto regolare e a condizioni di gran lunga più vantaggiose. L’Agenzia delle Entrate, infatti, in questi casi applica un contratto di quattro anni, estendibile ad altri quattro e un canone calcolato sulla base della rendita catastale dell’immobile, che sarà nettamente inferiore a quello di mercato. Terza e ultima regola: certificare l’inquilino, ossia conoscere la storia e la situazione di chi prenderà possesso del proprio immobile, per non incappare in un moroso seriale. La soluzione proposta da Affitto Assicurato permette al proprietario di recuperare il mancato pagamento dei canoni di locazione sino a un massimo di 12 mensilità, il pagamento delle spese legali sino a un massimo di 2mila euro e il pagamento dei danni arrecati all’immobile e le mancate spese condominali sino a un massimo di tre mensilità.

 

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