Unicmi: lettera alla Guidi per il risparmio energetico

    Una lettera al ministro per lo Sviluppo, Federica Guidi. Il presidente di Unicmi, Riccardo Casini Unicmi, ha reagito con un dossier ai tre decreti del Mise in materia di risparmio energetico, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015. Unicmi ( (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’ Involucro e dei serramenti), che ha collaborato con la propria struttura anche alla stesura della Direttiva Europea della quale i Decreti sono il dovuto recepimento, esprime, in generale, un giudizio positivo sull’impostazione unitaria e nazionale data al tema della certificazione energetica degli edifici e della Attestazione di prestazione energetica. A parere dell’associazione, però, alcuni aspetti dei decreti rischiano di provocare gravi conseguenze per il comparto industriale italiano delle facciate continue (un settore che vale 500 milioni di euro di fatturato del Made in Italy nel mondo). Ma anche di porre enormi limiti progettuali all’architettura e di condizionare i valori del mercato immobiliare italiano.

    Con l’introduzione (solo nel recepimento italiano peraltro) del coefficiente globale di scambio termico HT per le parti di involucro vetrato e con l’impostazione data al Fattore di trasmissione solare totale, sempre secondo Unicmi, si rischia davvero di limitare in Italia la libertà per l’edilizia di perseguire gli obiettivi di risparmio energetico scegliendo fra i diversi mix tecnologici possibili ed adattandoli ai bisogni della committenza e alle caratteristiche del territorio, per seguire una serie di binari forzati che finiranno con il compromettere sia l’utile che il bello di ciò che potrà essere costruito.

    Oltre a questo, Unicmi sottolinea il pericolo che corrono gli attuali valori immobiliari di quanto è stato appena costruito o dei cantieri in corso di progettazione ma non ancora arrivati al completamento delle pratiche autorizzative, che rischiano di dover subire pesanti, onerose e ingiustificate modifiche. Basti pensare che, se fossero applicati i nuovi requisiti alle sedi istituzionali degli enti regionali (il nuovo Palazzo Lombardia e il Grattacielo Pirelli, la cui facciata è stata recentemente riqualificata, ma anche la nuova Sede Unica della Regione Piemonte a Torino – ancora in costruzione), queste non risulterebbero in regola.

    Federica Guida
    Federica Guida

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