Le case italiane piacciono sempre di più ai cinesi

    Gli immobili italiani piacciono sempre di più ai cinesi. È quanto emerge dal Chinese Residential Purchasing Intent Index, il report che misura l’andamento delle intenzioni di acquisto nel segmento residenziale. Sono 2,6 milioni gli utenti mensili cinesi che navigano nel portale che mette in contatto agenti internazionali e potenziali acquirenti: una piattaforma creata per promuovere gli immobili nella lingua giusta aggirando il firewall cinese (un filtro digitale imposto dallo Stato), che potrebbe bloccare il sito straniero. Che cosa ha rilevato, dunque, Juwai.com? Che con un segno positivo del 223% nel nostro Paese, del 227% in Spagna e addirittura del 451% a Cipro rispetto all’anno precedente, le ricerche nell’aerea del Mediterraneo crescono di più in confronto al 50% della media della zona euro. Le ragioni sono molteplici: alla debolezza di questi mercati e al calo dei prezzi degli immobili si contrappone una maggiore ricchezza degli asiatici che attratti da uno stile di vita sicuramente più piacevole, da un clima migliore e da un costo della vita più basso, decidono di diversificare gli investimenti guardando oltre le destinazioni tradizionalmente più popolari per loro come Stati Uniti, Australia, Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda. Non solo, i grandi network hanno promosso iniziative di marketing molto aggressive, dove possibile, promettendo che l’acquisto avrebbe facilitato le procedure per ottenere la cittadinanza e il passaporto dell’Unione Europea. E nella prospettiva di poter offrire ai figli un’educazione occidentale questo conta molto.

    Il grafico di Juwai.com che registra le ricerche di case paese per paese
    Il grafico di Juwai.com che registra le ricerche di case paese per paese

    Nello specifico l’aumento in Italia, che registra anche un segno positivo del 43% nel secondo quadrimestre 2015 rispetto al primo periodo dello stesso anno, sembra sia dovuto al calo dei prezzi. Il valore medio delle quotazioni è diminuito del 19%: da una media di 1 milione 102.876 dollari si è passati a 893.926 dollari richiamando categorie di acquirenti più diversificate oltre ai benestanti a caccia di seconde case di un anno fa. Anche se le prime tre destinazioni sono sempre le stesse: Milano, Roma e Venezia.

    Canali a Venezia
    Canali a Venezia

    Secondo le Nazioni Unite, tra i Paesi del sud Europa la nostra è la nazione con il maggior numeri di cinesi nati sul territorio. E, a differenza di Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro non offre la residenza a chi ha disponibilità economiche, ma compensa con i sempre più forti legami commerciali testimoniati dai 3,84 miliardi di dollari di investimenti delle imprese cinesi. Quasi il triplo della Spagna, che però attira anche il maggior numero di acquirenti del Paese di Mezzo in termini assoluti, nonostante i prezzi invece, siano in crescita. Certo, la Spagna è anche il paese che ha il maggior numero di invenduto immobiliare ed è quello che ha più sofferto della bolla, con le amministrazioni hanno incoraggiato molto gli acquisti residenziali: 38 programmi di investimento negli ultimi dieci anni, pari a 1 miliardo di dollari di investimenti, tra cui l’acquisto per 291 milioni di dollari del grattacielo Edificio España nel centro di Madrid, che il miliardario Wang Jianlin (proprietario al 20% dell’Atletico Madrid) intende convertire in albergo e abitazioni. Barcellona è la prima città d’interesse seguita da Valencia, Madrid e Marbella.E poi c’è il boom di ricerche su Cipro, che non è realistico poiché si parte da un numero di ricerche molto esiguo dell’anno scorso in quanto l’isola è piccola e in più la crisi del settore bancario, lo scandalo titoli di proprietà e le accuse di sovrapprezzo non hanno giovato. Fanalino di coda Grecia e Portogallo, che suscitano minore interesse rispetto agli altri paesi, ma sempre comunque in crescita rispetto alla zona euro.

    Turiste cinesi a Pisa
    Turiste cinesi a Pisa

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