Pronto il galleggiante che fornisce elettricità gratis

Si chiama Pewec (Pendulum Wave Energy Converter) ed è un dispositivo galleggiante realizzato da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in collaborazione con il Politecnico di Torino. Dopo tanta ricerca applicata straniera ecco finalmente un progetto italiano che sfrutta la conformazione del territorio, nello specifico i suoi 8mila chilometri di coste. Infatti, si tratta di un sistema galleggiante molto simile a una zattera da posizionare in mare aperto, capace di produrre energia elettrica sfruttando l’oscillazione dello scafo per effetto delle onde, dove le onde che sono di piccola altezza e alta frequenza. Non solo, questo meccanismo che non ha alcuna implicazione negativa sulla flora e sulla fauna marina, presenta invece diversi vantaggi anche rispetto all’eolico e al fotovoltaico: un basso impatto ambientale e visivo, una minore variabilità oraria e giornaliera e una variazione stagionale favorevole, visto che il potenziale dell’energia dalle onde è più alto in inverno quando i consumi energetici sono massimi. Il prototipo in scala 1:12 pesa 3 tonnellate e misura 3 metri per 2, ma l’ente e il politecnico sono già al lavoro per costruire il modello 1:1 dalla potenza nominale di 400 chilowatt. In pratica 10 sistemi potrebbero fornire energia a 3 mila persone. Cosa che potrebbe anche risolvere il problema delle tante isole italiane, il cui fabbisogno energetico è garantito da costose e inquinanti centrali a gasolio. Un motivo in più che ha spinto Enea a mappare le zone più interessanti e a sviluppare un software per stimare il moto ondoso con previsioni fino a cinque giorni.

Il dispositivo Pewec
Il dispositivo Pewec
Il dispositivo Pewec
Il dispositivo Pewec

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