Fa discutere la piattaforma online per l’edilizia

    Quando è sbarcata in Italia Habitissimo.com, il portale che mette in comunicazione domanda e offerta nel mondo dell’edilizia, ha fatto un boom di registrazioni: 45 mila iscritti in pochi mesi. Merito dell’idea senz’altro e della promozione per lanciarlo, che prometteva con poche centinaia di euro un certo numero di contatti. E così architetti, ingegneri, interior designer, geometri, muratori, parquettisti, imbianchini e imprese di costruzione di piccola e media grandezza lo hanno utilizzato per allargare la base clienti. La piattaforma è stata fondata nel 2009 da due spagnoli e in pochi anni è diventata una multinazionale con una presenza in Argentina, Messico, Brasile, Cile e Turchia, con un giro d’affari di circa 5 milioni di euro e 270 mila utenti.

    Chi ci guadagna

    Il modello di business è semplice: chiunque può pubblicare gratuitamente la propria richiesta e ricevere quattro preventivi; chi offre invece, paga alla società il nominativo di chi ha effettuato una richiesta (c’è persino chi cerca un giardiniere per tagliare un grosso noce), ossia il potenziale nuovo contatto di lavoro. Il costo oscilla in media tra 10 e 50 euro. Il sito offre anche una sezione dove chiedere un parere e una dove prendere ispirazione da lavori eseguiti, altre forme indirette per farsi pubblicità. Tutto molto ben congeniato, facile da utilizzare e rapido. Tanto da meritare il premio Red Herring 2015 come una delle aziende europee più promettenti del settore tecnologico nell’ambito economico europeo. Certo, non è l’unica: in questi anni di servizi simili sono nati un po’ ovunque, non ultimo Cocontest, che ha suscitato non poche polemiche. Già perché nell’acclamazione generale delle start up come queste, che ha una sua ragione perché effettivamente offrono sia un servizio e che un’opportunità, come sempre ci sono luci e ombre. Non solo nel tema delle retribuzioni, per cui data la concorrenza non selezionata online, c’è il rischio di svendere le proprie competenze e generare un meccanismo di ribasso delle tariffe, ma d’altra parte si chiama libero mercato, e non è pensabile di porre dei limiti data la natura stessa del mezzo.

    Luci e ombre

    Il problema invece sembrerebbe, come esprimono parecchi associati a questo genere di siti, un altro, e più strutturale: la mancanza di filtri. Infatti, la Rete amplifica tutto, anche le richieste. Così su Habitissimo.com può capitare qualsiasi tipo di contatto: persone che vogliono solo informazioni o che desiderano verificare il preventivo che hanno già, altre che hanno cambiato idea e altre ancora che cercano veramente un professionista, ma magari per un altro lavoro. È ovvio che non c’è alcuna garanzia di ottenere l’incarico, ma questo succede anche nel mondo reale. Con una differenza, nessuno paga in anticipo per un contatto, o meglio, questo accade nelle campagne pubblicitarie, dove le agenzie spinte dalla concorrenza cercano di profilare sempre di più il target e vendere contatti mirati. Nei call center delle piattaforme web, assicurano gli ideatori, si usa lo stesso criterio.internet

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