Il futuro dell’industria è dei robot saldatori

Il saldatore del futuro non è umano: è un robot. Secondo un’analisi di Frost & Sullivan (Global Welding Robotics Fact Book), le esigenze di modernizzazione nel competitivo mercato globale e la crescente enfasi sull’efficienza energetica spingono le aziende verso l’automazione, in particolare con l’adozione di robot di saldatura rispetto ai metodi manuali. I vantaggi sono la coerenza e ripetibilità, di vitale importanza nelle industrie che la utilizzano. Mentre la domanda da parte dell’industria automobilistica e dei trasporti sarà sostenuta, anche i settori dell’elettronica, dei macchinari pesanti e delle costruzioni contribuiscono alla crescita del mercato. Dall’analisi emerge che il mercato ha prodotto entrate per 2,44 miliardi di dollari nel 2014 e stima che questa cifra raggiungerà quota 3,38 miliardi di dollari nel 2020. «La forte domanda da parte delle industrie in Europa guiderà la domanda di robot di saldatura ad arco e a resistenza», afferma Guru Mahesh, analista di Frost & Sullivan. «L’introduzione di nuovi materiali come i materiali compositi e le fibre di carbonio nei processi industriali aumenterà ulteriormente l’ambito di utilizzo dei robot nelle fasi di trattamento, taglio e saldatura».

Il potenziale non ancora sfruttato rende attraenti i mercati come Russia, India, Cina e Sud-Est Asiatico per i venditori di soluzioni di saldatura robotizzata. In futuro, Medio Oriente e Africa, India e Cina saranno regioni caratterizzate da una forte crescita. La regione Asia-Pacifico assisterà a un aumento della domanda da parte di industrie diverse da quella automobilistica, come ad esempio dei metalli, dei macchinari e dei componenti elettrici ed elettronici. robot-saldatore

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