Anie Rinnovabili all’attacco sulla riduzione degli incentivi

Anie Rinnovabili critica la bozza di Decreto del Mise (ministero Sviluppo economico): secondo l’associazione rischia di ridimensionare fortemente il mercato delle rinnovabili perché, oltre a ridurre drasticamente gli incentivi e rendere insostenibili il ritorno economico e la finanziabilità dei progetti, non tiene conto né del reale sviluppo delle diverse fonti nel corso degli anni né delle reali assegnazioni avvenute nelle aste e registri precedenti. Nel testo del decreto, sostiene Anie, si nota una sproporzione nell’assegnazione delle risorse a favore di impianti a biomasse e biogas, a scapito di impianti mini idro, mini eolico e termodinamici, che in Italia hanno ricadute occupazionali notevoli e un alto livello di sviluppo tecnologico.

«Le poche industrie delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche che riescono a continuare l’attività in questo momento di difficoltà, sono un comparto basato su una filiera prevalentemente italiana che, nell’ultimo quinquennio, ha generato importanti ricadute industriali e occupazionali, oltre ad essere riuscito a penetrare sui mercati export grazie all’eccellenza delle soluzioni tecnologiche sviluppate», commenta Emilio Cremona, Presidente di Anie Rinnovabili.« Questa filiera continua ad investire in nuove tecnologie nonostante l’instabilità del sistema incentivante e le continue rivisitazioni degli ultimi due anni. Spiace quindi constatare nella bozza di decreto del Mise la scarsa conoscenza del livello industriale raggiunto dai FER e delle conseguenti ricadute occupazionali  del comparto industriale. Come Confindustria siamo massimamente impegnati a tutelare le industrie che con così grande fatica sono rimaste attive in Italia».

Anie Rinnovabili ha presentato un documento dettagliato di proposte e osservazioniche Confindustria si farà carico di sottoporre, in quanto interlocutore privilegiato, al Ministero dello Sviluppo Economico, in un’ottica di salvaguardia dell’intero settore. Costruttori di componenti e impianti, produttori di beni e servizi e consumatori rappresentano la stessa famiglia di imprenditori, nella logica del prosumer verso cui si sta muovendo il settore dell’energia rinnovabile in Italia e nel mondo con la convinzione che solo facendo sinergia in ottica di sistema si possono ottenere risultati.fotovoltaico tetto

 

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