Expo: Italia del vino salvata dalla puntualità Svizzera

Almeno il vino è salvo: l’Italia perderà la faccia con il padiglione per l’Expo ancora da terminare, ma almeno Vino, A Taste of Italy, il primo padiglione interamente dedicato al vino mai concepito nella storia dell’Esposizione Universale, sarà terminato in tempo. Lo comunica il Gruppo Nussli, impegnata in numerose commesse per Expo Milano 2015 e che ha vinto l’incarico conferito da VeronaFiere–Vinitaly a inizio febbraio. Il general contractor svizzero sarà puntuale: ha diretto il cantiere per l’allestimento dei 4mila metri quadri di spazi interni del padiglione, che comprendono la Domus Vinii, il percorso didattico multisensoriale per bambini, la Biblioteca del Vino con la Terrazza Lounge al primo piano e l’Hortus esterno. Il Padiglione del Vino è parte del complesso di edifici che costituiscono il Padiglione Italia ed è posizionato lungo il lato nord-est del Cardo, all’incrocio con il Decumano. Il progetto architettonico dell’allestimento porta la firma di Italo Rota, impegnato insieme a Nussli per Expo Milano 2015 anche nella realizzazione del Padiglione del Kuwait.

«Nonostante la consegna iniziale del cantiere con i volumi costruiti ancora da allestire sia slittata rispetto al calendario previsto, siamo in grado di recuperare il tempo perduto e completare il Padiglione del Vino entro la scadenza concordata, lavorando ininterrottamente ventiquattr’ore al giorno, grazie ad un sistema di tripli turni, senza alcun aggravio di spesa. Offrire fin dal primo momento al visitatore questo spazio, dedicato al racconto di una delle eccellenze del Paese, rappresenta un obbligo nei confronti dell’Esposizione universale e di tutte le persone che ogni giorno lavorano per rendere il vino italiano un prodotto unico e di qualità», commenta Dietmar Kautschitz, Direttore generale del gruppo per i lavori Expo 2015.

Il padiglione del vino all'Expo
Il padiglione del vino all’Expo

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