Nomisma: nel 2015 prezzi fermi e costruzioni al palo

    Calo dei prezzi e aumento delle vendite: le previsioni dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma non fanno eccezioni. Il calo medlio del valore delle case dovrebbe essere di circa il 3%. (-3,1% per gli uffici e -2,6% per i negozi). Sul banco degli accusati (ma non per chi deve acquistare) è la deflazione. Ma secondo gli analisti di Nomisma il 2016 vedrà terminare la flessione dei prezzi degli immobili. Ma una ascesa dei prezzi dovrebbe verificarsi solo nel 2017, tra il 2,5% e il 3%. Come detto, però, c’è un miglioramento per il mercato residenziale, con un aumento tuttavia limitato alle transazioni. Anche rispetto alle locazioni si stima un miglioramento, sia per quanto riguarda i contratti conclusi, sia per la prosecuzione della tendenza alla stabilizzazione dei canoni.

    Le stesse aspettative non si riscontrano per il settore direzionale, dove è previsto un ulteriore arretramento.

    Negozi: qui le compravendite rimarranno in linea con quelle del 2014 e lo stesso si può prevedere per i capannoni industriali, con segnali di miglioramento. Infine, per box e garage si avrà un aumento delle compravendite, ma agli stessi prezzi dell’anno scorso.

    Nomisma è invece negativa sugli investimenti in costruzioni, che saranno ancora in contrazione (-1,2%). La ripresa si vedrà solo nel 2016, a +1,6%, grazie al miglioramento della domanda interna e l’indebolimento delle restrizioni bancarie. Per il 2015 l’attesa stimata di aumento dell’attività transattiva è di circa 50mila unità abitative, per un totale di circa 468mila transazioni (forte dei segnali di irrobustimento offerti dai primi tre mesi dell’anno). L’istituto bolognese evidenzia la centralità dei comuni capoluogo (di grande e media dimensione), che condizionano l’inversione del ciclo registrato nel 2014.

    Nei prossimi due anni Nomisma stima compravendite in aumento fino a 500mila, sempre 300mila meno del periodo 2004/2007. Secondo il Rapporto presentato a Milano, non è alle porte «nessuna crescita travolgente» e «niente di paragonabile alla prepotente ascesa che ha caratterizzato gran parte dello scorso decennio». carta2222

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