Gruppo Made si associa ad Assoposa

Gruppo Made aggrega il suo brand a quello di Assoposa, associazione legata a Confindustria Ceramica, che ha come mission la qualificazione della filiera della posa. Chi entra in uno showroom, infatti, si aspetta non solo di trovare prodotti di qualità ad un prezzo competitivo, ma di avere anche tutto posato e installato alla perfezione. Assoposa si occupa di qualificare i punti vendita della distribuzione edile con spazi finiture ed i loro clienti posatori, attraverso un percorso, di standard europeo, che mira a “certificare” la professionalità della filiera.

“I rivenditori di ceramiche – afferma Francesco Bergomi di Assoposa – sono circa 7.000. Nel settore della rivendita, circa l’80% delle aziende si limitano a vendere i prodotti, mentre il restante 20% offre anche il servizio di posa. Il corso di qualificazione proposto da Assoposa è quindi prima di tutto rivolto a quelle rivendite che hanno già una struttura operativa di servizio attiva, così da poter raggiungere in breve tempo anche la qualifica di “maestri posatori”. E ciò significa, a risultato raggiunto, entrare nell’elenco dei posatori, o maestri posatori, nel sito Internet dell’Associazione”.

Aderendo ad Assoposa, Gruppo Made si propone di favorire l’adesione dei suoi aderenti per la qualificazione del personale dedicato al settore delle piastrelle e di contribuire alla crescita professionale dei piastrellisti professionisti clienti dei punti vendita. “L’accordo con Assoposa – sottolinea Claudio Troni, direttore marketing di Gruppo Made – si inquadra nel programma di implementazione delle competenze, diretta sia ai punti vendita aderenti che alla loro clientela professionale. La competenza è una delle leve che i punti vendita Made si stanno impegnando ad incrementare per soddisfare le aspettattive dei soggetti di quello che noi chiamiamo il “mercato che c’è” ovvero un mercato nel quale il servizio al cliente finale – sempre più privato – richiede oltre a un prezzo competitivo un servizio pienamente soddisfacente; se possibile sorprendente.”

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