Acquistare o stare in affitto? Un confronto pieno di insidie

    Periodicamente Tecnocasa mette a confronto ipotetici piani di acquisto con l’affitto. Questa volta ha valutato la convenienza tra l’acquisto e la locazione di un bilocale di 60 metri quadri in una zona semicentrale di Milano. È bene precisare, però, che la simulazione si basa sull’ipotesi che i tassi dei mutui non possano variare nel tempo, e così le tasse che gravano sugli immobili. Si tratta, quindi, di un calcolo molto teorico.

    Nell’esempio citato è considerato un immobile che costa 270.000 euro, acquistato con un mutuo a tasso fisso di 25 anni che finanzia il 68% del valore. La rata del mutuo è di 1058 euro. L’importo del mutuo comprende anche le spese legate all’acquisto dell’immobile: notaio, intermediazione immobiliare, imposte e bolli. Il proprietario, nel caso ipotizzato, pagherà i costi legati all’acquisto della casa e all’accensione del mutuo e avrà un beneficio fiscale grazie alla detrazione degli interessi passivi. Inoltre, dovrà pagare le spese di gestione dell’immobile (manutenzione straordinaria e assicurazione) e la Tasi. Per calcolare il valore futuro dell’immobile è stata considerata una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni (che però hanno visto nella prima parte il valore degli immobili schizzare alle stelle). Chi opta per la locazione, invece, potrebbe pagare un canone mensile iniziale di 850 euro. Il capitale a disposizione (di 100.000) potrebbe essere quindi investito in un Btp a 25 anni. Anche in questo caso è bene precisare che ci sono investimenti che rendono ben di più dei Btp che ora hanno i tassi ai minimi storici. casa-vuotaNel modello proposto, comunque, ecco la differenza tra i canoni di locazione e le rate di mutuo. Nel primo anno ci sarà una differenza positiva per il locatario (che spende 850 euro al mese contro una rata mensile di 1058 euro per il proprietario). La differenza sarà investita in un conto corrente bancario ordinario con tasso di remunerazione dello 0,27% lordo. Allo stesso tasso si investe l’eventuale differenza tra i costi di gestione dell’immobile, i costi della locazione e il beneficio fiscale per la detrazione degli interessi. Dopo 25 anni, nell’ipotesi di Tecnocasa, il proprietario avrà un guadagno di 104mila euro. Ovviamente, si tratta di un guadagno puramente teorico, visto che vivendo nella casa acquistata non ne beneficerà. Ma probabilmente gli eredi saranno più contenti.

     

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