Le 5 regole dell’Enea per l’impianto di riscaldamento

Si riaccendono ufficialmente gli impianti di riscaldamento in quasi tutti i Comuni italiani. Enea per l’occasione ha messo a punto una guida con cinque regole per rispettare le nuove norme sui limiti di temperatura, la sicurezza e il libretto di caldaia, evitando il caro-bollette senza rinunciare ad una buona temperatura domestica.

Regola 1 Attenzione al termometro, ovvero alla temperatura dei termosifoni. In ogni caso non deve superare i 20 gradi nelle case e i 18 negli immobili industriali e artigianali. sono tuttavia previsti due gradi di tolleranza.

Regola 2 Attenzione alle fasce orarie entro cui è consentito accendere i termosifoni: nello specifico (fascia C) è per 10 ore totali giornaliere, dalle 5 del mattino alle 23 di notte, con la possibilita’ di suddividerle su due turni.

Regola 3 Attenzione al nuovo libretto di impianto, in vigore dallo scorso 15 ottobre. Si tratta di una sorta di carta di identità dell’impianto che lo segue in tutta la sua vita, dalla messa in funzione alla sua eventuale rottamazione finale, riportando tutti i controlli e le sostituzioni di componenti effettuate. Il nuovo documento sostituisce i modelli precedenti, ma deve necessariamente avere in allegato anche il vecchio (o i vecchi) libretti.

Regola 4 Interventi di manutenzione e controllo: devono obbligatoriamente essere svolti da manutentori abilitati, con scadenze indicate per scritto dall’installatore nel caso di nuovi impianti, mentre per quelli già esistenti dal manutentore stesso.

Regola 5 Ricordate di inviare il Rapporto di efficienza energetica dell’impianto agli enti locali preposti per le verifiche del rispetto dell’efficienza energetica. Per gli impianti di riscaldamento invernale con potenza compresa tra 10 e 100 kW, tra cui rientrano tutti quelli domestici e quelli dei piccoli condomini, il Rapporto di efficienza energetica dovrà essere inviato all’ente locale di riferimento ogni due anni se si tratta di impianti termici alimentati a combustibile solido o liquido; ogni quattro anni se si tratta di impianti a gas metano o Gpl. Se la potenza della caldaia è maggiore di 100 kW i tempi si dimezzano.calorifero

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