Whirlpool, fatturato a livelli di pre-crisi

Il fatturato elettrodomestici a incasso torna a livelli pre-crisi. Lo testimoniano i conti di Whirlpool Emea, che ha chiuso il primo semestre 2014 con un fatturato di 400 milioni di euro per gli elettrodomestici a incasso registrando così una crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «L’incasso rappresenta oggi il 35% del mercato dei grandi elettrodomestici a volume», commenta Marco Balliano, manager, food preparation e Built-in di Whirlpool Emea. «Anche per questo, è un segmento strategico per Whirlpool Emea soprattutto se cresciamo a velocità doppia rispetto al mercato, come confermano gli ultimi dati: nell’ultimo anno, infatti, il built-in è cresciuto del 4% contro, appunto, l’8% di Whirlpool». Tuttavia, si tratta di un’area dove continuare a investire grazie alla presenza di margini ancora inesplorati. Per questo, con il piano iniziato nel 2013, Whirlpool avrà investito 280 milioni di euro entro il 2016 per la creazione del primo polo di eccellenza dell’incasso in Europa a Cassinetta di Biandronno.

Con i numeri del primo semestre 2014 Whirlpool torna a livelli pre crisi per quanto riguarda le vendite di elettrodomestici built-in in Europa, Medio Oriente e Africa, ma molti cambiamenti sono avvenuti in questi anni nelle dinamiche di mercato. Le preferenze dei consumatori disposti a spendere si orientano quindi sui piani a cottura a induzione, sui forni a vapore e con funzioni di pulizia (pirolitici e hydroclean), sulle cappe d’arredo e sui forni a microonde a incasso. Da segnalare, fra le performance nei diversi canali di vendita, la crescita del retail, con le grandi catene sempre più strutturate per trattare anche gli elettrodomestici a incasso, e dove rimangono ampi spazi di miglioramento.

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