Anie in campo per il Codice appalti

Secondo Anie Confindustria è modificare regolamento sul Codice degli appalti pubblici. Lo ha affermato il direttore generale dell’associazione delle imprese del settore elettrotecnico ed elettronico, Maria Antonietta Portaluri nel corso dell’audizione alla Commissione lavori pubblici in Senato. Anie ha presentato una proposta di emendamento al DL 47/2014, sulla qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici. Anie, infatti, punta a difendere la specializzazione delle aziende nel settore elettrotecnico ed elettronico, messa in pericolo dal recepimento del parere del Consiglio di Stato, che ha abrogato alcuni articoli sull’esecuzione e attuazione del Codice dei contratti pubblici. «Queste due disposizioni rappresentano i due pilastri su cui si e’ sempre basato il sistema di qualificazione dei lavori pubblici», ha sostenuto Portaluri. «Appare necessario salvaguardare il principio, che permea tutto il sistema della contrattualistica pubblica, secondo cui chi esegue le prestazioni in oggetto di affidamento deve essere adeguatamente specializzato in tale attività, e quello che obbliga a costituire un raggruppamento temporaneo verticale di imprese in presenza di lavorazioni super-specialistiche. Dalla piena attuazione di tali principi dipende la tenuta di un vasto tessuto di imprese, in maggioranza di piccole e medie dimensioni, che nel corso degli anni hanno acquisito altissimi livelli di specializzazione». Secondo Anie, nell’attuale formulazione dell’articolo 12 del DL 47/2014 si evidenzia una grave criticità quando indica nei soli parametri della rilevante complessità tecnica e del notevole contenuto tecnologico i principi sulla base dei quali l’emanando decreto ministeriale dovrà stabilire quali delle lavorazioni contenute nell’Allegato A saranno a qualificazione obbligatoria. «Tali criteri coincidono, infatti, con quelli previsti dal Codice dei contratti pubblici (art. 37, comma 11) per individuare le lavorazioni a qualificazione obbligatoria di natura super-specialistica. A tali criteri andrebbero poi necessariamente aggiunti quelli relativi alla sicurezza strutturale e alla sicurezza impiantistica», ha aggiunto Portaluri.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui