Condominio, l’Antitrust indaga su Confiac

Amministratori di condominio nel mirino dell’Antitrust. L’Authority, infatti, ha aperto un’istruttoria nei confronti delle associazioni che aderiscono alla Confiac (Confederazione Italiana delle associazioni condominiali) presieduta da Paola Caprasecca (nella foto) per verificare se le norme di un codice etico e deontologico e di un tariffario minimo per amministratori professionisti di condominio possano restringere in maniera consistente la concorrenza nel settore dei servizi inerenti l’amministrazione di immobili condominiali. Secondo l’Antitrust, infatti, «il varo di un tariffario analitico potrebbe integrare gli estremi della fissazione orizzontale dei prezzi e quindi determinare una restrizione sensibile della concorrenza tra gli operatori del settore visto che la Confederazione riunisce il 75% delle associazioni italiane di categoria cui aderiscono i professionisti amministratori di condominio». Non solo: per l’Authority, non sembra limitare l’effetto restrittivo della concorrenza la circostanza che, nel sito internet della Confiac, il tariffario sia presentato come «meramente orientativo». Per l’Antitrust, infine, il Codice  presenterebbe un ulteriore elemento idoneo a restringere le normali dinamiche concorrenziali. Infatti l’associato, destinatario di una richiesta di offerta per amministrare uno stabile, deve informare il collega in carica della sua intenzione di candidarsi se quest’ultimo sia aderente a Confiac. L’istruttoria, avviata sulla base della richiesta di autorizzazione del tariffario minimo per amministratori professionisti di condominio sottoposta all’Autorità dalla stessa Confiac, dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2014. 

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