Confedilizia attacca: basta Imu e Tas

Confedilizia all’attacco (come sempre) sul fisco: l’associazione dei proprietari chiede permute più facili e una diversa impostazione sulla fiscalità immobiliare a livello locale. Le richieste sono state presentate a Roma dal presidente Corrado Sforza Fogliani, che chiede di rilanciare il settore senza penalizzare con nuovi costi lo Stato. Il rebus si risolve, secondo Confedilizia, con l’introduzione di agevolazioni fiscali per le permute immobiliari. Secondo l’associazione sarebbe «una modalità di trasferimento e scambio di immobili che consentirebbe di sbloccare un considerevole numero di immobili che giacciono invenduti, permetterebbe una riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, impedirebbe ulteriore spreco di territorio per nuove costruzioni, alimenterebbe un’attività edilizia che da molti anni è in grave difficoltà, ripristinando parte dei posti di lavoro perduti e producendo anche gettito per l’Erario». Inoltre, Confedilizia chiede di diminuire il «gravame fiscale locale attraverso il trasferimento a comitati spontanei di cittadini dell’organizzazione di servizi e della manutenzione di strade e piazze, in cambio di una detassazione relativa all’Imu, alla Tasi o ad altri tributi locali». Infine, Sforza Fogliani vuole attribuire ai Comuni la facoltà di permettere ai proprietari l’affrancamento di un immobile o terreno edificabile dall’Imu e dalla Tasi tramite il pagamento di un numero di annualità delle imposte che ciascun ente può determinare. Il bene affrancato dall’Imu e dalla Tasi con un versamento acquisirebbe un più rilevante valore di mercato. 

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