Procacci: qui la rivendita è di casa

«Isolamento e cappotto, cartongesso e colori sono i settori di mercato maggiormente richiesti per quanto riguarda l’edilizia; porte e finestre con il recupero dell’incentivo del 65% sono, invece, i più richiesti per quanto riguarda le finiture. La cucina e il bagno rientrano tra gli ambienti per i quali il cliente è più propenso a spendere soldi», sostiene Luigi Procacci, amministratore delegato della Procacci di Mocaiana, frazione del comune di Gubbio (Perugia), che negli ultimi anni ha ampliato la propria offerta, seguendo le tendenze del mercato. «Sempre per quel che concerne le finiture sono molto richiesti il legno e il finto legno, quindi pavimenti in legno o in gres porcellanato, mentre il professionista è attratto dalle resine e dalla carta da parati, sempre più in voga», continua.

 Se un tempo, infatti, la Procacci si rivolgeva principalmente alle imprese, adesso è cresciuta l’attenzione verso il privato e i professionisti, con un occhio di riguardo all’arredamento della casa. Finiture e arredobagno per l’azienda non sono mondi nuovi ma trattati da oltre vent’anni, eppure le evoluzioni stanno andando avanti. Dall’aver aderito al progetto habiMat di BigMat, che ha apportato cambiamenti di visibilità, target di riferimento e fornitori, all’aver diversificato gli spazi espositivi.

 «Tre anni fa abbiamo rilevato un negozio a 15 chilometri di distanza dalla nostra sede centrale e da circa un anno e mezzo vi abbiamo inserito una zona dedicata all’arredamento. L’obiettivo in realtà è quello di diversificare completamente i nostri due punti vendita, trasportando la sezione arredamento nella sede centrale, dotata di 3mila metri quadrati di shoowroom, e specializzando l’altra sede in ferramenta, noleggio attrezzature, cartongesso, pitture. Avremmo così uno spazio per i privati e i professionisti, e uno spazio, a ridosso del centro storico, con prodotti differenti per arrivare un giorno a offrire al cliente un pacchetto completo per la casa». I venditori lavorano sia nei cantieri, che negli studi tecnici e negli showroom.

La scelta aziendale, inoltre, è quella di non avere persone che si occupino di tutto: «Abbiamo deciso di specializzare l’azienda in settori, affidandoli ai relativi venditori, perché trattando molti prodotti non è possibile sapere tutto», spiega l’ìimprenditore, «quindi abbiamo preferito puntare a una maggiore specializzazione, anche se il cliente potrebbe trovarsi a parlare con più interlocutori». Il segreto per una buona esposizione? «Innanzitutto evitare di far dormire troppo i prodotti in sala mostre e poi noi, per esempio, per pavimenti e finiture riserviamo uno spazio per ogni fornitore, che viene curato e rinnovato insieme, in base alle sue e alle nostre esigenze. Abbiamo anche altre accortezze, per esempio la zona box bagno è divisa in due parti: una ambientata per il privato e una più di tendenza, con oggetti di valore e design, per il professionista che deve progettare il bagno».

Altri punti di forza sono i servizi: disegni e progettazione in 3D, ma anche posa in opera di porte e infissi e, quando richiesto, il servizio chiavi in mano. È da poco stato istituito Max Service, un servizio dedicato ai tetti ma destinato a estendersi a ogni sezione della casa. Importante la presenza della Procacci sul territorio e se l’attività pubblicitaria in passato era affidata a televisioni locali ed eventi sportivi per i quali l’azienda è stata sponsor, «oggi stiamo puntando anche sull’aspetto culturale, attraverso la promozione di libri, manifestazioni, corsi di filosofia. Insomma, siamo consapevoli dei  cambiamenti del mercato e la sfida è quella di capire come sarà nei prossimi anni», conclude Procacci.

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