Allarme Crediop: grandi opere a rischio

Crediop, banca per il credito a medio e lungo termine finalizzato alla realizzazione di grandi opere, punta il dito sul fiscal compact e su Basilea 3: sono loro i «colpevoli» dei mancati finanziamenti alle infrastrutture. L’allarme è stato lanciato a Roma nel corso del 14° Incontro Finanziario delle Opere Pubbliche organizzato da Dexia Crediop. Tra pochi mesi, infatti, importanti cambiamenti potrebbero rendere più complicato e difficile il ricorso alle consuete forme di finanziamento, nonostante i fabbisogni infrastrutturali del Paese siano rimasti importanti. Dexia Crediop ha sottolineato come a partire dal 2014 Basilea 3 avrà l’effetto di rendere più costoso il credito, soprattutto per le durate più lunghe, tipiche del finanziamento delle infrastrutture. Contemporaneamente, entreranno in vigore gli obblighi europei assunti con il Fiscal Compact, che andrà anch’esso a colpire il settore. «Questi due cambiamenti sono stati concepiti per ridurre i rischi sistemici. Tuttavia hanno effetti collaterali sul finanziamento delle infrastrutture che vanno conosciuti, anticipati e affrontati» ha commentato Fabrizio Pagani, direttore project & public finance di Dexia Crediop. Come rilanciare, dunque, il settore delle infrastrutture? Dexia Crediop ha presentato alcuni spunti di riflessione. Visto gli effetti che il Patto di stabilità interno ha avuto sulla spesa per investimenti, andrebbero riviste tali regole allo scopo di centrare l’obiettivo di bilancio ridistribuendo progressivamente, la spesa dalla parte corrente alla parte in conto capitale. Una possibile revisione delle regole in materia di debito degli Enti territoriali potrebbe puntare a ridurre maggiormente il debito là dove esso è alto e insostenibile, consentendo invece un parziale ricorso al debito agli Enti che presentino conti in ordine. In ultimo, nell’ambito delle regole di Basilea 3, potrebbe essere introdotta una distinzione (oggi non esistente) tra un finanziamento non garantito ed un’operazione assistita da garanzie collaterali, come su un’infrastruttura, rendendo quindi meno costoso (perché più garantito) il relativo finanziamento. 

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