Ritardo nei pagamenti: il Governo approva i limiti europei fissati a 30 giorni

Mai più ritardi nei pagamenti, che come i treni dovranno essere in orario, ovvero arrivare entro 30 giorni o, in casi particolari, al massimo entro 60 giorni. Il Consiglio dei Ministri ha avviato l’iter di recepimento della direttiva 2011/7/UE sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e tra Pubbliche Amministrazioni e imprese, approvando un decreto legislativo che anticipa di fatto il termine per il recepimento della direttiva (fissato al 16 marzo 2013 ) al primo gennaio 2013.

Secondo il Consilgio dei Ministri, questa decisione è stata presa «in considerazione dell’importanza della normativa nonché dell’opportunità peculiare di garantire, in questo momento, le imprese e più specificatamente le piccole e medie imprese». Il provvedimento approvato su proposta dei Ministri per gli Affari Europei e della Giustizia attua la delega conferita al Governo con l’articolo 10 della legge n. 180 del 2011 (Statuto delle imprese).

 

Si tratta di un passo importante in quanto le regole contenute nella direttiva garantiranno tempi rapidi di pagamento e dunque un sostegno alle imprese in questa difficile fase di mercato, in particolare nei rapporti tra PA e imprese. Ad oggi i debiti del settore pubblico sono stimati da Confindustria intorno a 100 miliardi di euro. Ovviamente si spera che la norma sia armonizzata con i vincoli di bilancio e del patto di stabilità, una delle vere ragioni per cui oggi la PA spesso è impossibilitata a pagare entro i termini i lavori alle imprese.

 

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