Ecco i nuovi bonus casa 2018 allo studio di Delrio

    In arrivo un nuovo ecobonus, più «bonus» ancora per quanto riguarda la messa in sicurezza degli edifici dai rischi di terremoto. Per ora è un’idea, che il ministro alle Infrastrutture, Graziane Delrio, sta studiando come infilare nella legge di Bilancio che sarà presentata a fine ottobre. Ministro dell’Economia Pier Carlo Padona permettendo. Il bonus sisma approvato lo scorso anno, infatti, non ha dato i frutti sperati, nonostante lo sconto fiscale fino all’85% per i condomini, «Per i condomini si pensa a stabilizzare i bonus per cinque anni», ha anticipato Delrio in una audizione alla Camera. In ogni caso, il ministro ha confermato l’impegno del Governo di stabilizzare nella Legge di Bilancio 2018 ecobonus e sismabonus. «Negli ultimi due anni abbiamo notato un incremento nel volume di investimenti: su un totale pari a 287 miliardi, la quota pubblica è stata pari a 35 miliardi», ha precisato Delrio. «Negli investimenti pubblici non sono compresi quelli realizzati dalla Rete Ferroviaria Italiana, quelli previsti dai Contratti di Programma e quelli in corso». A proposito di edilizia: Delrio punta il dito su Comuni e Regioni se non sono stati spesi i soldi stanziati in bilancio: «Gli investimenti pubblici nel 2016 si sono ridotti di 1 miliardo e mezzo. Un calo riconducibile sostanzialmente a una depressione degli investimenti da parte degli enti comunali pari quasi a 3 miliardi».

    L’esponente del governo ha anche sottolineato come nel 2016 si siano registrati passi in avanti nel settore. Tornando ai bonus: «Si tratta di misure di incentivazione fiscale di natura anticiclica che sono state messe in campo per mantenere in vita il settore e favorire l’occupazione ma che allo stesso tempo hanno anche una forte valenza sociale. Perché se si considera che dal 1998, anno in cui le detrazioni fiscali sono state introdotte, al 2017 sono stati eseguiti 16 milioni di interventi, vuol dire che il 62% del numero di famiglie italiane ha utilizzato questo strumento», ha spiegato alla commissione Ambiente.

    Il rapporto condotto dal Servizio studi della Camera con il Cresme ha evidenziato come i bonus ristrutturazione ed efficientamento energetico abbiano ancora un impatto positivo: tra il 1998 e il 2017 le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a 264 miliardi di euro, di cui 229,4 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e 34,6 miliardi la riqualificazione energetica. «Il saldo positivo per lo Stato è di 8,8 miliardi di euro. Risultati che ci confermano che tali misure non solo debbano essere confermate, ma rese più stabili».

    Secondo il progetto del ministro, ancora tutto da discutere in sede di governo, il bonus casa dovrebbe diventare fisso. «Una delle proposte è unire il bonus sismico al bonus di riqualificazione energetica», ha ventilato il ministro. «Ma bisogna convincere le famiglie italiane a valorizzare il bene più prezioso, ovvero la propria casa». Un’altra idea sul tappeto è quella di bonus progressivo: sarebbe premiato chi fa di più. In discussione anche la possibilità di stabilizzare le misure per gli interventi di peso come quelli sui condomini, allargare l’ecobonus e il sismabonus all’edilizia popolare, estendere al bonus sismico la possibilità di cessione del credito, per gli incapienti, alle banche.

    Ai progetti del governo si aggiungono le proposte della commissione Ambiente della Camera, guidata da Ermete Realacci. Eccole: allargare al verde urbano le incentivazioni previste dal credito d’imposta; estendere l’ecobonus all’eliminazione dell’amianto largamente presente in abitazioni e capannoni industriali; utilizzare il credito d’imposta anche per favorire le certificazioni statiche degli edifici, premessa per dare corpo al fascicolo di fabbricato; allargare la varie forme di incentivazioni anche all’edilizia pubblica e alle imprese; semplificare e rendere più efficaci le misure anche attraverso la cedibilità del credito.

    Il ministro Graziano Delrio
    Il ministro Graziano Delrio

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