Contratto nazionale dell’edilizia: rinnovo entro novembre?

O il rinnovo o lo sciopero generale: delle due, l’una. Nella speranza, ovviamente, che con l’autunno arrivi la certezza contrattuale per i lavoratori di uno dei settori maggiormente trainanti dell’economia italiana. “Se entro novembre non verranno rinnovati i contratti dell’edilizia, sarà proclamata una mobilitazione generale dei lavoratori del settore”. Rivolto a Ance, Coop, Artigiani e Pmi, l’ultimatum è stato lanciato dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, che hanno inoltre dato il via anche a una campagna straordinaria di assemblee unitarie, nei cantieri e a livello territoriale, nei mesi di settembre ed ottobre.

Nella nota congiunta, i segretari delle tre sigle, Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi, scrivono: “A un anno dalla scadenza del contratto nazionale dei lavoratori edili, c’è l’urgenza di dare una risposta salariale al milione e mezzo di addetti del settore. In questo periodo abbiamo assistito solo ad incontri interlocutori, dove ha prevalso il tatticismo delle imprese ed atteggiamenti dilatori”. E ancora: “Il rinnovo del contratto deve consolidare una ripresa di qualità, premiando i lavoratori e le imprese edili più serie, al servizio dei grandi investimenti infrastrutturali, della lotta al dissesto idrogeologico, degli interventi sul fronte dell’antisismico e per la riqualificazione delle aree urbane”

Tra i punti qualificanti della piattaforma unitaria presentata alle controparti, la creazione di un sistema sanitario integrativo volto a garantire parità di trattamento e tutele reali, oltre che il rafforzamento del sistema previdenziale complementare e del fondo per accompagnare i lavoratori più anziani alla loro meritata pensione, favorendo così anche un ricambio generazionale funzionale alla stessa qualificazione del settore, in particolare guardando alla rigenerazione e alla messa in sicurezza del patrimonio esistente.

cantiere44

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