Solo un italiano su quattro è soddisfatto di casa propria. Ma…

L’Osservatorio sulla casa 2017 racconta che gli italiani rimangono un popolo di proprietari stanziali, fortemente attaccati al mito (se così si può chiamare) della casa di proprietà, ma con grandi lacune per quanto riguarda le tematiche di eco-sostenibilità ed efficientamento. L’indagine Doxa nasce con l’obiettivo di monitorare gli stili abitativi per fotografare i trend e offrire agli operatori del settore le tendenze e le caratteristiche che deve avere l’abitazione del futuro, secondo le aspettative dei loro abitanti. La quarta edizione dello studio vede Leroy Merlin, ideatore dell’iniziativa, affiancato da Saint-Gobain, in un percorso che mira a coinvolgere sempre più player di spicco nel comparto dell’abitare.

Piantina di una casa
Piantina di una casa

Anna Comincini, Research Manager Doxa, ha presentato il lavoro, condotto su un campione di 1.500 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne (oltre 50 milioni di abitanti) e dei oltre 24 milioni di abitazioni presenti sul suolo italiano. Qual è il contesto abitativo? “Contrariamente a quello che può pensare un milanese, appena il 2% della popolazione vive in un monolocale (in media di 44 mq) e ben il 36% vive in un appartamento con 5 o più stanze; il 31% abita in quadrilocali, il 20% in trilocali e il 10% in bilocali. Per una grandezza media delle abitazioni che si aggira sui 98 metri quadrati. Entrando nel dettaglio, il luogo domestico più in crisi è la cucina: sì, perché gli italiani sono sempre più propensi a integrarla in ampio e conviviale locale unico, comprendente cucina e salotto. Ed è infatti la sala l’ambiente preferito (45%), davanti al giardino (per quel 43% di italiani che lo possiede), la cucina (21%), la sala da pranzo (12%) e la camera da letto (10%). Inoltre, è bene sottolineare come appena il 25% dia un voto soddisfacente alla propria abitazione, come il 65% viva in un appartamento e il 35% in una edificio singolo e che l’82% sia proprietario dell’immobile: siamo un popolo di proprietari stanziali, che sceglie una casa e lì (tendenzialmente) rimane per sempre”.

Scelta della casa e soddisfazione. Anna Comincini prosegue: “Un’altra cosa determinante è l’affezione che l’italiano medio ha per la casa, vero cuore pulsante del nostro popolo. Infatti, per il 94% è una priorità assoluta e lo è anche per i millennials, che non sono per nulla distaccati dall’idea del nido domestico”. Mito sfatato. Veniamo dunque ai 5 pilastri della casa ideale. 1) Una casa attenta alla salute è la priorità per il 40% del campione 2) Una casa comoda da vivere è una necessità per il 29% 3) Una casa che fa risparmiare è un bisogno per appena il 16% 4) Una casa rispettosa dell’ambiente è nelle esigenze di un risicatissimo 12% e, infine, 5) Una casa smart è l’obiettivo di un minuscolo 4%. E qui, purtroppo, l’Italia paga un gap culturale rispetto al resto d’Europa. Con la speranza che si riesca, nei prossimi anni, a colmare queste lacune, colorando di verde il pollice del nostro popolo.


Tutti i dati del 4° Osservatorio sulla casa saranno al centro di un approfondimento sul numero di YouTrade di giugno. Un altro motivo per non perdersi la rivista.

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