Da Bei, Cdp e Stato italiano 5 miliardi per la ricostruzione in Umbria

Soldi da restituire (con calma) per ricostruire le zone terremotate. Dallo Stato, o più precisamente dalla Cassa depositi e prestiti e dalla Bei (Banca europea per gli investimenti), arrivano 5 miliardi. Serviranno alla ricostruzione. Tra questi finanziamenti c’è anche 1 miliardo messo in campo dal ministero per L’Economia ed erogato attraverso la Bei (a qualcosa serve l’Europa, pare).   

Il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Dario Scannapieco e l’Ad della Cassa depositi e prestiti, Fabio Gallia, hanno sottoscritto il contratto di finanziamento che consentirà di rendere subito disponibili i fondi per la ricostruzione privata. I fondi saranno utilizzati a coprire i costi per il recupero e la messa in sicurezza delle abitazioni danneggiate, delle imprese e delle strutture produttive (come magazzini, capannoni, beni strumentali, scorte e simili). Nel dettaglio, quattro miliardi sono stati deliberati da Cdp a favore del settore privato (famiglie e imprese), di cui uno è fornito dalla Bei.Quest’ultima ha deliberato un finanziamento per l’ulteriore cifra di 1 miliardo da destinare direttamente al ministero dell’Economia per la ricostruzione degli edifici pubblici (scuole, ospedali, tribunali, uffici amministrativi e simili) che sarà perfezionato a breve.

Il finanziamento da Bei a Cdp si basa sul meccanismo del credito d’imposta, già sperimentato con successo nel caso del sisma Emilia del 2012. Ha un duplice vantaggio: da una parte rende immediatamente disponibili le risorse da parte delle banche, dall’altra permette un risparmio per i conti pubblici quantificabile in quasi 200 milioni

Terremoto in Umbria
Terremoto in Umbria

di euro su base di 25 anni. Il risparmio per i conti dello Stato è determinato dalle condizioni di maggior favore in termini di tassi della raccolta Bei.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome qui