MaxMeyer rilancia il marchio nel nome della tradizione

Diego Marcucci, laureato in Economia e Commercio, è il nuovo marketing manager di MaxMeyer retail. È responsabile del segmento soluzioni professionali del Gruppo Cromology, con i marchi MaxMeyer, Settef, Cepro e Viero, oltre che del marketing della rete di distribuzione integrata Colori di Tollens. Il manager rilancia il marchio con una campagna incentrata sull’hashtag #nonsbagliarecolore. MaxMeyer si riappropria anche del pay off Il Colorificio Italiano e adotta una strategia dedicata al rafforzamento del legame con il mondo della progettazione, rivendita e applicazione professionale. 

Diego Marcucci
Diego Marcucci

Domanda. Lei è stato nominato marketing manager per il segmento retail del marchio MaxMeyer. Da che posizione parte il brand e dove intende condurlo? 

Risposta. MaxMeyer è il marchio in assoluto più conosciuto in Italia nell’ambito dei prodotti vernicianti e decorativi. Le nostre più recenti indagini di mercato misurano una notorietà spontanea del brand molto elevata, pari al 70%. Il nostro Gruppo, Cromology, attivo nel settore con diversi marchi, è il leader assoluto di mercato con il 7% di quota, superiamo il 20% di quota se prendiamo come riferimento il volume d’affari censito da Assovernici, l’associazione italiana di produttori di vernici. MaxMeyer detiene a sua volta una posizione di leadership. Nonostante questo abbiamo sentito l’esigenza di mettere ancora più a fuoco la nostra presenza nel segmento da noi chiamato retail, ossia quello che comprende l’insieme di prodotti e servizi destinati ad un utilizzatore professionale quale l’interior designer, l’architetto, l’applicatore e la rivendita professionale. #nonsbagliarecolore è per noi l’inizio di un nuovo percorso con cui rivendichiamo e intendiamo sviluppare la nostra posizione. MaxMeyer offre la più vasta gamma di soluzioni e colori, anche a bassissimo impatto ambientale, per decorare e rendere più belle le case degli italiani in collaborazione con i professionisti di architettura ed edilizia. Proprio pensando agli italiani e alle origini del brand abbiamo deciso di riappropriarci anche del nostro pay off, Il Colorificio Italiano, che da oggi torna a fare parte integrante del nostro marchio. Il Colorificio Italiano racconta la storia di un brand che dal 1895 si occupa con passione e dedizione alla produzione di colori e vernici e che oggi afferma la volontà di proseguire con ancora più forza. 

D. Ciò significa che i prodotti MaxMeyer del segmento retail non possono essere acquistati o utilizzati da un privato? 

R. Assolutamente no. I prodotti MaxMeyer sono nelle case di tutti gli italiani. I prodotti di questo segmento seguono però il canale della distribuzione professionale: Centri Colore qualificati e distributori specializzati, frequentati di norma dai professionisti ma ai quali può accedere qualsiasi tipo di consumatore. Si tratta di prodotti dalla qualità e resa elevata, particolarmente apprezzati da chi si occupa di colore per professione e desidera fornire ai propri clienti un livello di servizio eccellente, senza incorrere in problemi. I prodotti di questo segmento non sono pensati per una distribuzione attraverso la grande distribuzione per il canale Diy (Do it Yourself o fai-da-te) ma piuttosto, oltre che per il professionale, per il cosiddetto Difm (Do it for Me). Noi sappiamo che oggi i committenti, anche singoli privati, si informano moltissimo quando si tratta di scegliere soluzioni che entreranno nelle loro case. Gli italiani mostrano una passione per il bello e un crescente interesse per i prodotti a basso impatto ambientale e sulla salute, come quelli di MaxMeyer. Quindi anche i privati possono essere protagonisti della scelta ed eseguire i lavori in autonomia oppure, situazione molto frequente, incaricare progettisti e applicatori a sviluppare ed eseguire per loro conto un progetto colore con le soluzioni MaxMeyer professionali: in questo consiste il Difm (fallo per me). 

D. Oltre ai prodotti, quali altri servizi offrite ai professionisti? 

R. Progettisti, applicatori e rivenditori potranno accedere ad un programma di formazione dedicato presso la nostra scuola di formazione CromoCampus (www.cromocampus.it) dove potranno conoscere meglio tutte le linee di prodotto (fissativi, idropitture, smalti linee speciali come il ciclo antimuffa e Resolving Plus) ed apprendere come applicare i decorativi MaxMeyer per ottenere effetti estetici unici. Inoltre abbiamo sviluppato un piano formativo online in collaborazione con il Laboratorio Colore del Politecnico di Milano: sei diversi docenti illustreranno ai partecipanti come progettare il colore in interni, concentrandosi su diversi aspetti come quelli estetici, psicologici e di fruibilità. L’iscrizione ai webinar è gratuita e può essere effettuata tramite il sito www.cromocampus.it, sezione webinar. 

D. Come nasce la campagna #nonsbagliarecolore? 

R. Il brief che abbiamo dato alla nostra agenzia, Origgi Consulting – Strategie di Convers(az)ione, era quello di sviluppare un concept di comunicazione essenziale, che mettesse in risalto la leadership del brand MaxMeyer sia in termini di mercato che di qualità. Quindi la risposta a questa domanda è molto semplice: volevamo lanciare un solo messaggio, chi sceglie MaxMeyer non sbaglia colore!. La campagna si sviluppa con visual insoliti, che mostrano oggetti di uso comune o facenti parte della nostra memoria e normalmente contraddistinti da un colore tipico, ma con il colore sbagliato. Si tratterà di un progetto di comunicazione che coinvolgerà più media e siamo certi che risveglierà le anime degli italiani nel fare la scelta giusta.

Una delle immagini della campagna di comunicazione di MaxMeyer
Una delle immagini della campagna di comunicazione di MaxMeyer

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