Che cosa farà (forse) il nuovo governo per l’edilizia

Che cosa comporterà per l’edilizia l’attività del nuovo governo? La conferma del ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, potrebbe indicare che la linea del precedente esecutivo sarà confermata. Oltre al rinnovo e all’allungamento dei bonus fiscali, in alcuni casi allungati al 2021, che sono stati inseriti nella legge di Bilancio, Delrio aveva prefigurato una soluzione più organica al problema della riqualificazione urbana e degli edifici condominiali. La legge di Bilancio, infatti, anticipa ma non comprende tutte le iniziative necessarie per iniziare un nuovo ciclo virtuoso di riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare.

A questo si aggiungono le parole del neo presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Una ripresa dell’economia, ha detto Gentiloni alla Camera nel suo discorso programmatico (peraltro senza che una parte dei deputati fosse presente), bisognerà dare «un nuovo slancio alla green economy», aprendo spazi per le «eccellenze del mondo dell’impresa italiano».

Gentiloni è molto amico del presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, con cui gioca abitualmente a tennis. Forse su consiglio dell’amico, il presidente del Consiglio ha anche proposto di orientare al risparmio energetico e all’edilizia verde gli incentivi pesanti presenti nella legge di bilancio, come l’ecobonus. E questo è un dato positivo. Gentiloni ha anche parlato di Nuova strategia energetica, da determinarsi entro aprile. E resta da completare, da parte del governo, l’attuazione del provvedimento collegato ambientale (cioè la legge 221/2105) in cui è compreso, tra l’altro un fondo di garanzia per le opere idriche e una più ampia iniziativa per le bonifiche dell’amianto.

Sarebbe un peccato, per il mondo dell’edilizia, che questo programma svanisse nelle more di nuove elezioni senza che fosse attuato.

Paolo Gentiloni
Paolo Gentiloni

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