L’ospedale che cura l’aria e sembra un alveare

    Le Nazioni Unite l’avevano definita nel 1992 la città più inquinata del pianeta. Da allora Città del Messico ha ridotto in maniera significativa le emissioni di gas nocivi, con diverse misure. Una di queste è affidata all’architettura. Si tratta della facciata dell’Ospedale Manuel Gea Gonzalez, progettata dallo studio di Berlino Elegant Embellishments con prosolve370e, un modulo architettonico tridimensionale che non è solo decorativo, ma funzionale.

    La facciata dell’Ospedale Manuel Gea Gonzalez a Città de Messico
    La facciata dell’Ospedale Manuel Gea Gonzalez a Città de Messico

    Composto da un quasicristallo (una particolare forma di solido nel quale gli atomi sono disposti in una struttura deterministica ma non ripetitiva come avviene per i normali cristalli) dalla forma molto simile a un alveare, è stato posato in sequenza sulla facciata esterna fino a coprire un estensione di 2500 metri quadrati. Ciascun modulo prosolve370e è rivestito di biossido di titanio (TiO2), un composto chimico che si attiva con la luce, ossia è fotocatalitico, e neutralizza gli ossidi di azoto in aria esterna (NOx), l’anidride solforosa (So2) e i composti organici volatili (Cov) convertendoli prima in acido nitrico e poi nell’innocuo nitrato di calcio.Elegant_Embellishments

    Il design del reticolato quasicristallo della facciata ha un’estetica unica, un’organica griglia matematica che si basa solo su due forme diverse per definire una tassellatura, ossia le ripetizione di forme geometriche, biomimetica. Infatti, si richiama ai frattali nella natura e funziona automaticamente: grazie alla sua capacità di pulire l’aria che entra nell’edificio e quella circostante, riduce ogni giorno un volume di gas inquinanti pari e quelli emessi da mille automobili. Non solo, la forma della pelle della facciata funziona anche come filtro della luce naturale. Altri moduli, di dimensioni minori, sono installati sono installati in altri punto della capitale, anche se sembra sia piuttosto difficile convincere i proprietari delle case. Lo studio berlinese sta anche lavorando su un nuovo materiale, a base di bio-rifiuti agricoli, a impronta carbonica negativa, partendo dal principio che un materiale bruciato senza ossigeno si trasforma in biossido di carbonio.Elegant_embellishments2

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