Le isole minori puntano all’autosufficienza energetica con le rinnovabili

Dalle isole Egadi alle Eolie, dalle isole di Napoli all’arcipelago dell’isola d’Elba: le isole minori stanno diventando un laboratorio di autosufficienza energetica grazie ai progetti del Coordinamento Free (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica). Comuni poco popolati d’inverno, che nella bella stagione fanno affari ma hanno anche problemi di approvvigionamento di risorse idriche ed energetiche, devono affrontare lo smaltimento dei rifiuti, la mobilità e l’inquinamento simili per dimensione ai centri più grandi. Secondo i dati dell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori), sono 36 le isole che da maggio a settembre arrivano ad ospitare milioni di turisti. Due i modelli da replicare: l’isola danese di Samso, e il suo parco eolico di 34 MW, l’isola El Hierro alle Canarie, dotata di un parco eolico con cinque impianti collegato a un sistema di pompaggio con un bacino posto in cima a una montagna. Non solo energia elettrica da fonti rinnovabili, ma iniziative per ridurre traffico e inquinamento con la mobilità elettrica, bike e car sharing. «Per caratteristiche geografiche, ambientali ed economiche, le isole minori possono diventare un vero e proprio modello di sviluppo per arrivare all’autosufficienza energetica e al superamento dell’uso dei combustibili fossili», ha dichiarato Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente, ministero già impegnato negli anni in progetti sulle rinnovabili con il bando “Isole Minori”, per promuovere efficienza energetica e mobilità sostenibile.Ustica

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