Ecco le novità della Riforma degli appalti

    Il governo ha approvato il tanto atteso decreto legislativo che sancisce la riforma degli appalti. Molte le novità. In sintesi, la prima cosa che balza agli occhi è una accentuata semplificazione delle regole. Il testo dell’attuale codice più regolamento che regola gli appalti passa da 660 a 217 articoli. Inoltre, sono previsi ampi poteri all’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone (Anac). Sarà quest’ultima a definire le linee guida per indicare come applicare le norme ad amministrazioni pubbliche, imprese e professionisti. Non solo: la stessa Autorità potrà eliminare le stazioni appaltanti che non saranno certificate, in base a rating reputazionali. Tra i punti qualificanti c’è anche lo stop alle gare al massimo ribasso, «con la scelta coniuga prezzo e qualità», secondo il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio. Per la prima volta, ha spiegato l’esponente di governo, è «normato per legge tutto il tema delle concessioni» e il «rischio operativo è in carico al privato». Lo Stato, secondo le  nuove norme, non è più obbligato a riequilibrare gl investimenti. Il codice attuativo della riforma degli appalti segue  l’approvazione della delega da parte del Parlamento.

    Graziano Delrio
    Graziano Delrio

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