Il futuro del cappotto? Di cellulosa e profumato

Trovare un equilibrio tra efficienza energetica e la qualità dell’aria interna non è sempre facile: i benefici di alcuni materiali e tecnologie del settore delle costruzioni vanno messi in relazione con il loro impatto sulla salute umana. Per questo è stato avviato e finanziato dalla Unione Europea il progetto Brimee (Cost-effective and sustainable Bio-Renewable Indoor Materials with high potential for customisation and creative design in Energy Efficient buildings), con l’obiettivo di sviluppare materiali isolanti capaci di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, ridurre l’energia di esercizio e assorbire gli inquinanti degli ambienti interni.

L’innovazione si basa su una schiuma cellulosa nanocristallina (Ncc), rinforzata con resine naturali in modo da offrire maggior forza meccanica, un peso specifico ridotto e anche proprietà autoestinguenti, fondamentali per il settore edilizio. L’applicazione di enzimi e proteine sulla superficie della cellulosa hanno permesso ai ricercatori di aggiungere ulteriori funzionalità come il rilascio di profumi, l’impermeabilizzazione e proprietà antibatteriche. E poiché la Ncc si può estrarre con profitto dai rifiuti dell’industria della cellulosa e della carta ecco che la fonte di approvvigionamento è sostenibile e risponde ai criteri dell’economia circolare.

La schiuma cellulosa nanocristallina
La schiuma cellulosa nanocristallina

«Abbiamo trasformato un materiale espanso, nanostrutturato e completamente biologico, ossia la schiuma di nanocellulosa sviluppata con tecnologia brevettata da una start-up che fa parte del consorzio Brimee, in un prodotto adatto all’isolamento interno nell’ambiente costruito», spiega il coordinatore del progetto Andrea Maria Ferrari di D’Appolonia, la società di consulenza ingegneristica, partner insieme ad altre aziende italiane e straniere del Brimee. Dopo le prove in laboratorio, ora i pannelli sono stati installati in due edifici per testarne le performance nella vita reale.

La schiuma con aggiunta di resine
La schiuma con aggiunta di resine

Secondo i promotori del progetto i principali beneficiari del progetto probabilmente saranno le piccole e medie aziende coinvolte nella filiera di produzione dei pannelli isolanti, perché potranno sfruttare la produzione di un materiale innovativo che offre un isolamento affidabile insieme ad altri vantaggi associati al risparmio energetico. Il target di mercato invece saranno gli edifici da ristrutturare, anche se ovviamente si tratta di un prodotto utilizzabile in quelli nuovi. Brimee dovrà essere completato nel 2017 e le aziende coinvolte stanno lavorando per dimostrare la fattibilità industriale e la sostenibilità di un pannello isolante che non solo è efficace sotto il profilo termico e acustico, ma può anche essere installato senza alcun impatto negativo sulla qualità dell’aria degli ambienti interni. Insomma, un prodotto performante senza reazioni chimiche.wastepaperpallets

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